In senso ampio, sistema imperniato sulla libertà del mercato, in cui lo Stato si limita a garantire con norme giuridiche la libertà economica e a provvedere soltanto ai bisogni della collettività che non [...] possono essere soddisfatti per iniziativa dei singoli (in tal senso è detto anche liberalismo o individualismo economico); in senso specifico, libertà del commercio internazionale o libero scambio, contrapposto a protezionismo.
Le origini
Furono i ...
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Movimento di pensiero e di azione politica che riconosce all’individuo un valore autonomo e tende a limitare l’azione statale in base a una costante distinzione di pubblico e di privato.
Le origini
Le [...] e il potere costrittivo dello Stato; ogni forma di economia controllata e di pianificazione, anche nei limiti e nelle di accettazione più o meno ampia delle dottrine politiche proprie del liberalismo. L’esigenza di un incontro tra il l. e il ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] dell’opposizione di estrema destra e dalle difficoltà economiche conseguenti alla crisi globale hanno portato alle dimissioni del governo Balkenende e all’indizione di nuove elezioni, vinte dal liberale M. Rutte, appartenente al VVD. Il primo ...
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Economista tedesco (Schwarmstedt, Hannover, 1899 - Ginevra 1966). Di orientamento liberale, legato alla scuola di Vienna, fu inizialmente assertore del liberalismoeconomico, successivamente ha elaborato una [...] additare, per uscire dalla crisi, una via essenzialmente liberale e liberista. Di tutte le sue opere è particolarmente Dopo la guerra collaborò con L. Erhard alla ricostruzione dell'economia tedesca e la sua Jenseits von Angebot und Nachfrage (1958) ...
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Economista francese (Saint-Malo 1712 - Cadice 1759); dopo aver esercitato per lunghi anni attività commerciale in Spagna, Paesi Bassi e Inghilterra, fu nominato nel 1751 intendente di commercio. Studiò [...] dei vecchi ordinamenti. A lui si fa risalire la massima laissez faire, laissez passer, che divenne l'insegna del liberalismoeconomico; seguace di alcune teorie dei fisiocratici, tuttavia, a differenza di questi, subordinò l'agricoltura all'industria ...
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Pseudonimo dell'economista Karl Georg Winkelblech (Ensheim, Magonza, 1810 - Kassel 1865). Propose un nuovo sistema economico-sociale, mirante all'eliminazione della miseria soprattutto attraverso la nazionalizzazione [...] , e combatté sia il comunismo, ritenuto insufficiente dal punto di vista produttivo, sia il liberalismoeconomico, considerato premessa al crescente sviluppo del capitalismo. Presentò ai congressi dei lavoratori di Amburgo e Francoforte (1848 ...
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Economista (Troyes 1810 - Saint-Leu-Taverny 1842); appartenne alla corrente che faceva capo al Sismondi, autore di numerosi articoli di economia politica sul Courrier français, ottenne notevole fama per [...] poi l'opera De la misère des classes laborieuses en France et en Angleterre (1841), serrata critica al liberalismoeconomico che esercitò notevole influenza sulla formazione delle tesi critiche del marxismo. Di lui si ricorda anche una Question d ...
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Economista italiano (Venezia 1846 - Firenze 1913). Direttore dell'Ist. superiore di scienze sociali di Firenze, diresse (1883) l'Economista, organo del liberalismoeconomico. ...
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Il Partito nazionale fascista. - L'organizzazione del P.N.F. - L'organizzazione del P. N. F. è determinata dallo statuto del Partito, che è approvato con decreto reale su proposta del capo del governo, [...] . Shaw, oltre che da numerosi uomini politici, l'inadeguatezza, e perciò la fine, del regime democratico-liberale e del liberalismoeconomico-politico è ormai proclamata chiaramente da uomini delle più diverse tendenze: da W. Churchill al laburista G ...
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Popolazione. - Secondo l'ultimo censimento effettuato nell'aprile del 1970, la popolazione cilena ammontava a 8.784.820 ab., ripartiti nelle 25 province in cui è suddiviso amministrativamente il territorio [...] 1970 all'agosto 1973) e poi da un ritorno accelerato a una forma particolare di liberalismo accompagnato da misure coercitive. Gl'indici per settori economici hanno registrato un regresso generale: facendo pari a 100 il 1965, l'agricoltura è discesa ...
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liberal-liberista
s. m. e f. e agg. Chi o che si riconosce nella cultura politica liberale e in una concezione economica di orientamento liberista. ◆ Nel merito, il Presidente [Carlo Azeglio Ciampi] ha privilegiato un profilo più liberal-democratico...
liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...