arbìtrio, lìbero Espressione usata per indicare la libertà dell'uomo, i cui atti non sono determinati da forze superiori (di tipo soprannaturale o naturale), ma derivano da sue autonome scelte. Nata sul [...] è in connessione con i problemi della grazia, della predestinazione e dell’origine del male. S. Agostino distingue il libero a. dalla libertà perfetta, che l’uomo avrebbe perduto in seguito al peccato originale, identificandolo come quel posse non ...
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LIBERTA
Mario De Caro
LIBERTÀ. – La discussione sul liberoarbitrio. I processi decisionali, la psicologia cognitiva e le neuroscienze. La discussione sulla libertà in politica. Bibliografia
Il grande [...] è una mera illusione (Gazzaniga 2011).
Molte sono le scienze i cui risultati vengono utilizzati nel contesto delle discussioni sul liberoarbitrio. Della fisica si è già detto: in questo caso la questione è se l’ambito macroscopico, e in particolare ...
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arbitrio
Sofia Vanni Rovighi
. È assunto sempre in D. nel significato di libero a., o libero voler (Pg XVI 76), anche quando non è preceduto dall'aggettivo, come in Pg VIII 113 Se la lucerna che ti [...] non è il moto del cielo; infatti se il cielo, ossia gli astri, muovessero tutto necessariamente, sarebbe distrutto negli uomini il liberoarbitrio (v. 71). Ma non è così: il cielo inizia i primi moti dell'animo (cfr. APPETITO) che sono legati alla ...
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libero
Bruno Bernabei
Aggettivo di alta frequenza; tranne poche eccezioni, vale sempre a qualificare termini propri dell'ambito spirituale (amore, anima, arbitrio, volere, ecc.), significando libertà [...] caratterizzare il discernimento del bene morale. Tale significato è in Rime CXI 10 Però nel cerchio de la sua palestra / liberarbitrio già mai non fu franco, / sì che consiglio invan vi si balestra (si afferma, secondo una dottrina superata nella ...
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Umanista (Roma 1407 - ivi 1457). Di famiglia piacentina, studiò a Roma, dove il padre era avvocato concistoriale. Nel 1429 lasciò Roma per Pavia: qui insegnò eloquenza sino al 1431; due anni dopo, lo scandalo [...] ispira l'assidua polemica antiascetica e la celebrazione del piacere sino alla divina voluptas. Nello scritto posteriore De liberoarbitrio (1439), è in primo piano la polemica contro la ragione dialettica e sofistica, per celebrare il primato della ...
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Umanista (Rotterdam 1466 o 1469 - Basilea 1536); tradusse il nome Geert Geertsz nell'altro umanistico, con cui è universalmente noto, di Desiderius Erasmus. Orfano di padre e di madre, entrò a 12 anni [...] rispose (Spongia adversus aspergines Hutteni) con insolita asprezza; poi col De liberoarbitrio (1524) mosse ad attaccare Lutero; alla risposta di questo (De servo arbitrio, 1524) oppose un violento Hyperaspistes (1525); la polemica continuerà a ...
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Filosofo (Mantova 1462 - Bologna 1525). Dalla vasta opera di P. emerge una delle figure più notevoli della cultura rinascimentale e soprattutto dell'aristotelismo cinquecentesco: in lui da un lato i problemi [...] più originale di P. è il De fato, in cui è affrontato il problema dei rapporti tra provvidenza, fato e liberoarbitrio: nella discussione sulle varie dottrine si presenta a P. come più coerente la posizione stoica che nega ogni contingenza e la ...
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Penalista, oratore e uomo politico italiano (S. Benedetto Po 1856 - Roma 1929). Appartenente all'estrema sinistra e militante nel partito socialista (a capo della corrente cosiddetta integralista), ne [...] P. Ellero nell'univ. di Bologna, dove si laureò (1877) con una tesi su L'imputabilità umana e la negazione del liberoarbitrio; il suo anno di perfezionamento presso l'univ. di Parigi (1879) fruttò gli Studi su la criminalità in Francia dal 1825 al ...
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Opera del teologo C. Giansenio (1585-1638), il cui titolo integrale è Augustinus seu Doctrina sancti Augustini de humanae naturae sanitate, aegritudine, medicina, adversus Pelagianos et Massilienses. [...] della grazia per perseverare nel bene; Giansenio vi combatte quindi la dottrina dello stato di "natura pura". Il terzo tomo tratta della grazia e del liberoarbitrio nello stato di "natura riparata", della predestinazione e della riprovazione. ...
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Riformatore religioso (Noyon 1509 - Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e promotore del capitolo, studiò (1523) a Parigi ove si legò d'amicizia con i figli di G. Cop e col cugino P. Robert, [...] ed essere umili, confidando nella sua bontà. La natura umana è infatti, secondo C., totalmente viziata dal peccato originale, e il liberoarbitrio (C. vuol evitare di attribuire a Dio l'origine del male) non è più in grado, da solo, di dirigersi al ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...
arbitrio
arbìtrio s. m. [dal lat. arbitrium, der. di arbĭter «arbitro»]. – 1. Capacità di scelta nell’operare e nel giudicare: fare, agire, comportarsi, regolarsi secondo il proprio a.; rimisero tutto all’a. del direttore; in filosofia, libero...