linguaggio di programmazione
linguaggio di programmazione particolare linguaggio impiegato per esprimere dati e istruzioni che possano essere letti, interpretati ed eseguiti da un automa esecutore, in [...] e il controllo della grammatica e della sintassi sono a carico di un programma detto → compilatore, il linguaggio prende il nome di linguaggiocompilato. Esempi di linguaggicompilati sono il FORTRAN e il → C. Una volta eseguita la traduzione in ...
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INFORMAZIONE, SCIENZA DELLA
Roman Tirler
Pierluigi Ridolfi
Stefano Ceri e Alfonso Fuggetta
Tecnologie della comunicazione di Roman Tirler
Sommario: 1. Introduzione. 2. Tecniche di comunicazione dati: [...] su di un sito web.
Java deve la sua natura dinamica al fatto di essere un linguaggio interpretato e non un linguaggiocompilato; un programma in esecuzione può quindi essere immediatamente modificato, senza dover essere ricompilato e fatto ripartire ...
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programma
programma sequenza ordinata di → istruzioni da impartire a un automa esecutore e, in particolare, all’elaboratore elettronico, affinché risolva un problema specifico; la sua realizzazione comporta [...] programma sorgente e scrive in output, in codice macchina, il programma oggetto. Un linguaggio di programmazione di questo tipo è detto linguaggiocompilato. Se nel programma sorgente qualche istruzione non è scritta seguendo le regole sintattiche o ...
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Pascal
Pascal linguaggio di programmazione di alto livello formulato all’inizio degli anni Settanta a Zurigo dall’informatico svizzero N. Wirth e che prende il nome dal matematico e filosofo francese [...] si basa sulle procedure per la semplificazione degli algoritmi;
• linguaggiocompilato, perché deve essere tradotto in codice macchina prima di poter essere eseguito;
• linguaggio strutturato, perché usa i tre schemi di controllo (della sequenza ...
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BASIC
BASIC acronimo (Beginner’s All-purpose Symbolic Instruction Code, codice di istruzioni simboliche multiscopo per principianti) con cui si indica uno dei più noti linguaggi di programmazione di [...] , nel tempo si è poi evoluto, ricevendo sostanziali migliorie e trasformandosi in un linguaggiocompilato, che deve quindi preventivamente essere tradotto dal compilatore in linguaggio macchina per poter essere eseguito. È altresì divenuto un ...
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C (linguaggio di programmazione)
C (linguaggio di programmazione) linguaggio di programmazione procedurale sviluppato da D. Ritchie e B. Kernighan presso i Bell Laboratories AT&T all’inizio degli [...] anni Settanta del xx secolo. Diretto successore di un altro linguaggio chiamato B, il C è un linguaggiocompilato e strutturato contenente un insieme di funzioni e procedure interne la cui operatività dipende molto dall’architettura dell’elaboratore ...
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Linguaggio di programmazione interpretato e orientato agli oggetti, sviluppato dalla Sun Microsystems nei primi anni 1990. Il codice sorgente di un programma scritto in J. non viene compilato in linguaggio [...] macchina (dipendente dalla piattaforma) ma in un linguaggio intermedio, il byte code J., (indipendente dalla piattaforma) che per essere eseguito richiede solo l’uso di un interprete, la JVM (sigla dell’ingl. Java virtual machine). ...
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Locuzione latina del linguaggio bibliografico («[queste] cose errate ... correggi») usata per l’elenco degli errori riscontrati in un libro, a stampa ultimata; si colloca di solito dopo l’indice.
Apparve [...] la prima volta nel Moralia di s. Gregorio (Basilea, 1468).
Il più ampio, di 112 pagine, è quello della Summa theologica di s. Tommaso (Tarragona, 1578) compilato da F. García. ...
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stemma In araldica, il complesso di tutte quelle figure, pezze, smalti, partizioni, ornamenti esteriori raffigurati secondo determinate regole, che servono a contrassegnare persone o enti. Lo s. è anche [...] del dinamismo araldico e, poiché lo s. è un linguaggio figurato che rappresenta attraverso i suoi simboli uno status giuridico il nome di Gelre o di Wappenbock, con oltre 1800 s., compilato fra il 1340 e il 1370 dall’araldo Heynen detto Gelre e ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
compilatore
compilatóre s. m. [dal lat. tardo compilator -oris]. – 1. (f. -trice) Chi compila: il c. del vocabolario; un c. di manuali scolastici; è solo un c., di scrittore privo di originalità. 2. In informatica (per traduz. dell’ingl. compiler),...