Scienza del linguaggio. Secondo F. de Saussure i compiti primari della l. sono: a) descrivere il maggior numero possibile di lingue storico-naturali e famiglie di lingue sia nella loro funzionalità in [...] l. per eccellenza, ha visto mutare il suo campo d’indagine, che si è esteso a un arco di lingue e famiglie linguistiche superiore a quello di una volta. I metodi della ricostruzione in senso stretto elaborati per l’indoeuropeo hanno mantenuto la loro ...
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Scuola di linguisti fondata da K. Brugmann e H. Osthoff e chiamata n. (junggrammatische Richtung) a partire dal 1878, accettando la denominazione ironica creata da F. Zarncke con intento polemico. Il principio [...] dell’ineccepibilità delle leggi fonetiche, canone fondamentale della scuola, è espresso da Brugmann e Osthoff nella prefazione alle loro ricerche morfologiche (Morphologische Untersuchungen, 1878): «Ogni ...
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tecnoletto Termine usato da alcuni linguisti per indicare il complesso delle parole ed espressioni proprie dei singoli linguaggi tecnici e settoriali, che hanno quindi circolazione soprattutto nell’ambiente [...] di chi coltiva le discipline o esercita le attività cui tali linguaggi appartengono ...
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POLARITÀ
Vittore Pisani
. Linguistica. - Alcuni linguisti chiamano polarità il costituirsi di categorie semantiche in quanto un morfema assume, per una qualsiasi ragione, un determinato significato. [...] Per es., il suffisso -īnus, che in latino serve solo a formare aggettivi, diventa in italiano (-íno) formante specifico di diminutivi, forse per un valore simbolico affettivo che talora si appartiene alla ...
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SOSTRATO (o substrato)
Benvenuto Terracini
Con questo termine alcuni linguisti designano le tracce della lingua originaria mantenute da un gruppo etnico nell'adottare un'altra lingua di maggior prestigio. [...] di un fattore storico "esterno" come il s. appariva per lo meno superflua.
Ma con l'ulteriore svolgersi del metodo (v. linguistica, in App. II, 11, p. 210) la teoria poté - e potrà - essere meglio sviluppata ed assorbita per l'importanza decisiva che ...
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SINO-TIBETANE, LINGUE
Carlo Tagliavini
. Col nome di sino-tibetane alcuni linguisti e orientalisti, specialmente francesi, indicano la famiglia linguistica indo-cinese (v. indocinesi, lingue, XIX, pagine [...] essere maggiormente nota in Italia e in Germania e di offrire un bel parallelo a indo-europeo. I linguisti e sinologi che preferiscono la denominazione sino-tibetano lo fanno specialmente perché indocinese, potrebbe, secondo loro, ingenerare equivoci ...
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I grammatici e talora i linguisti chiamano aferesi il dileguo della sillaba iniziale (per lo più formata da una semplice vocale), dileguo che si avverte confrontando forme di una fase più antica e di una [...] più recente della medesima lingua (p. es. il latino e l'italiano), ovvero confrontando due allotropi. Così adamante-, labellu- sono diventati diamante, avello; arena e rena, Evangelo e Vangelo si equivalgono ...
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romanze, lìngue Famiglia linguistica indoeuropea, originatasi in ampie aree europee (denominate Romània dai linguisti) dallo strato latino impiantato durante la dominazione romana. Le l.r. (dette anche [...] neolatine) si possono suddividere su base geografica in cinque gruppi: iberoromanzo (dialetti portoghesi, spagnoli, catalani); galloromanzo (dialetti francesi, occitanici, franco-provenzali); romanzo alpino ...
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INDOEUROPEI
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
Gioacchino SERA
. L'espressione "popoli indoeuropei" deve essere intesa come un'abbreviazione di "popoli che parlano lingue indoeuropee", poiché, mentre la derivazione [...] preferito in Italia e in Francia, apparve nel 1813 in uno scritto del medico e fisico inglese Thomas Young. Tra i linguisti il primo ad accoglierlo fu, a quanto pare, F. Bopp. "Indogermanico" si usa generalmente in Germania e in Olanda, spesso anche ...
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crèole, lìngue Lingue nate dall'ibridazione fra un idioma autoctono e uno importato da commercianti o colonizzatori. La linguistica ha mutuato dall’antropologia il significato originario di creolo per [...] , attualmente esse vengono tenute in grande considerazione sia sotto il profilo scientifico sia sotto quello sociopolitico. I linguisti vedono infatti in esse un’importante fonte di informazione per ciò che concerne le strategie comunicative. Da ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...