Oratore attico (n. dopo il 440 a. C. - m. poco dopo il 380 a. C.). Fu anteposto a Demostene dalle correnti estreme dell'atticismo come rappresentante del cosiddetto stile attico per la semplicità, purezza [...] tiranni fu attratta dalle ricchezze dei figli di Cefalo: il fratello maggiore, Polemarco, dovette bere la cicuta, mentre Lisia si salvò fuggendo a Megara, ma perdette tutto il patrimonio. Al momento della restaurazione della democrazia il capo di ...
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Generale (m. 162 a. C.) di Antioco IV Epifane e tutore del figlio di lui, il novenne Antioco V Eupatore, dopo la morte dell'Epifane (163). L. si adoperò a soffocare la rivolta degli Ebrei, sconfiggendo Giuda Maccabeo a Beth Zekāryā (163) e conquistando poi quasi tutta Gerusalemme: fu però costretto alla pace perché assalito da pretendenti al trono di Siria, e soprattutto da Demetrio I il quale, sostenuto ...
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Scultore (circa 200-150 a. C.), figlio di Pirrandro, da Chio, di cui si sono trovate due firme a Lindo (Rodi). È probabilmente da identificare con un omonimo, autore, secondo Plinio, di una quadriga con Apollo e Artemide, che Augusto pose in onore del padre Ottavio su un arco sul Palatino ...
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LISIA (Λυσίας, Lysīas)
A. Giuliano
Oratore attico, nato con ogni probabilità ad Atene, da padre siracusano, attorno al 440 a. C. Oppositore della politica dei trenta tiranni che aveva determinato la [...] morte del fratello Polemarco e l'esilio a Megara con la perdita del patrimonio per l'oratore, partecipò con Trasibulo alla restaurazione democratica. Ottenuta la cittadinanza ateniese, ne fu ben presto ...
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Fratello maggiore dell'oratore Lisia (prima metà sec. 5º a. C.); siracusano di origine, visse in Atene ove partecipò ai colloquî filosofici con Socrate. Si recò poi a Turi, nella Magna Grecia (429), per [...] ritornare in Atene dopo la sconfitta degli Ateniesi in Sicilia. Fu messo a morte (404) dai Trenta Tiranni, che confiscarono le ricchezze sue e dei fratelli ...
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RENATO, Camillo
Luca Addante
RENATO, Camillo (Paolo Ricci, Lisia Fileno). – Siciliano, a quanto pare «de Palermo» (C. Renato, Opere documenti testimonianze, a cura di A. Rotondò, 1968, pp. 89, 167, [...] anni seguiti al processo veneziano, mentre riapparve a Bologna fra il 1538 e il 1539, assumendo il nome accademico Lisia Fileno ed entrando in contatto con gli ambienti nobiliari e intellettuali cittadini. Dotti, patrizi, ma anche studenti «rerum ...
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Ricco fabbricante d'armi di Siracusa, figlio di Lisania e padre dell'oratore Lisia, che, stabilitosi in Atene per invito di Pericle, vi dimorò trent'anni; morì prima dei Trenta Tiranni (404 a. C.). Il [...] dialogo platonico Della Repubblica si svolge nella sua casa, al Pireo; è lui che, nel primo libro, tesse le lodi della vecchiezza ...
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Filologo ed epigrafista tedesco (Norimberga 1804 - Berlino 1851). Si occupò spec. di Eschilo e di Lisia; scrisse un trattato di epigrafia greca, Elementa epigraphices Graecae (1840), e collaborò al 3º [...] vol. del Corpus Inscriptionum Graecarum ...
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Fedro (Fad¿¿¿; Phaedrus)
Fedro
(Φαῖδρος; Phaedrus) Dialogo di Platone in cui Socrate confuta il paradosso di Lisia secondo il quale bisogna cedere a colui che non è innamorato. L’amore in quanto passione [...] da ciò che è bello e buono, dalla perfezione dell’iperuranio; l’amore può farle rinascere. Diversamente dalla retorica di Lisia, che ha di mira la verosimiglianza e l’opinione della moltitudine, la dialettica è ricerca della verità; la scrittura ...
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Pseudonimo di un pensatore protestante italiano del Cinquecento (forse il minorita Paolo Ricci, noto anche come Lisia Fileno; secondo altri sarebbe lo stesso che si cela sotto il nome di Giorgio Siculo); [...] nel 1542 è in Valtellina, nel 1545 a Chiavenna. Antitrinitario, sviluppando una critica radicale della tradizione teologica medievale, respinge la dottrina sacramentale cattolica e fa del battesimo, riservato ...
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LIS
s. f. [sigla di Lingua Italiana dei Segni]. – Lingua adottata dai sordi per comunicare attraverso il canale sensoriale della vista o anche, dai ciechi, attraverso il tatto: consiste nell’esprimere parole, concetti, azioni mediante una...
lisare
liṡare v. tr. [der. di lisi]. – In biologia, con riferimento a cellule, tessuti o formazioni patologiche (per es., aderenze), provocarne la lisi con mezzi o meccanismi diversi, chimici, fisici o biologici (enzimi, anticorpi, batteriofagi,...