Filosofo (Wrington, Somersetshire, 1632 - Oates, Essex, 1704), uno dei promotori dell'Illuminismo inglese ed europeo, il primo teorico del regime politico liberale, l'iniziatore dell'indirizzo critico della gnoseologia moderna. Di famiglia puritana, nel 1652 entrava al Christ Church di Oxford, dove, conseguiti i gradi di baccelliere e maestro di arti, continuò a soggiornare pur avendo rinunciato alla ...
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LOCKE, Matthew
Edward Dent
Compositore di musica, nato a Exeter nel 1630, morto nell'agosto del 1677. Fu nel coro della cattedrale di Exeter dal 1638 al '41 insieme con C. Gibbons (figlio di Orlando). [...] Compose musiche per il "mask" Cupid and Death; nel 1656 collaborò alla musica della prima opera britannica, The Siege of Rhodes, e prese parte anche alla rappresentazione come cantante. All'incoronazione ...
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Locke, John
J. Locke
1632
Nasce a Wrington, nei pressi di Bristol, in una famiglia puritana
1658
Termina i suoi studi a Oxford, dove insegna per qualche anno
1667
Conosce Lord Ashley, conte di Shaftesbury, [...] e ne diventa il segretario, seguendone le vicende politiche
1674-79
È in Francia, dove studia il pensiero di Descartes e Gassendi
1683-89
Si rifugia per motivi politici in Olanda, al seguito del conte ...
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Musicista inglese (Exeter 1632 circa - Londra 1677), organista di corte, compose musica sacra, teatrale, vocale-strumentale e scrisse opere didattiche e teoriche. ...
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Tredicesimo presidente degli USA (Locke, New York, 1800 - Buffalo 1874). Seguace di H. Clay, eletto nel 1828 alla legislatura di New York e dal 1832 al 1842 deputato al congresso. Nel 1847 fu eletto controllore [...] per lo stato di New York; nel 1848, candidato whig, divenne vicepresidente, e alla morte (9 luglio 1850) del presidente Z. Taylor gli successe nella carica. Appoggiò e contribuì a far approvare le soluzioni ...
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Filosofo inglese, seguace di Locke, nato a Plymouth intorno al 1638, morto intorno al 1694. La sua opera principale, dedicata a Locke (Essay upon reason and the nature of spirits, Londra 1694) svolge una [...] metafisica spiritualistica con fondamento gnoseologico. Secondo il B., ogni oggetto immediato del pensiero è un ens cogitationis, a cui perciò non si può attribuire un'esistenza indipendente dalla funzione ...
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Teologo (Richmond, Yorkshire, 1705 - ivi 1787). A Cambridge lesse Locke e subì fortemente l'influsso di dottrine latitudinarie: nel 1751 attaccò aspramente il vescovo J. Butler, accusandolo di protestantesimo. [...] Nella sua opera più nota, The Confessional (pubbl. anonima nel 1766), discusse l'utilità e le conseguenze dei credi dogmatici nelle Chiese protestanti, sostenendo che il compito dei pastori consistesse ...
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PRIMARIE, QUALITÀ
Guido CALOGERO
. Espressione del linguaggio filosofico, messa in uso dal Locke. Tra le "qualità" delle cose, e cioè tra le singole determinazioni onde esse si presentano caratterizzate [...] col Galilei, che attraverso la critica aristotelica della tesi democritea torna senz'altro a quest'ultima. Dopo il Locke, la distinzione delle due specie di "qualità" è criticata in particolar modo dal Berkeley, che, dimostrando l'inseparabilità ...
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Filosofia
In generale, conoscenza diretta, personalmente acquisita, di una sfera particolare della realtà.
J. Locke e l’empirismo distinguono l’ e. esterna, o percezione dei fatti a noi esterni (sensazioni), [...] e l’ e. interna, o percezione dei moti interni alla coscienza (riflessione). E. esterna ed e. interna costituiscono il presupposto di quell’ulteriore riflessione intellettuale che ne elabora i dati.
I. ...
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Letterato francese (Uzès 1668 - Parigi 1747). Di famiglia protestante, lasciò la Francia; dal 1697 in Inghilterra, vi conobbe il Locke. Autore, tra l'altro, di una Histoire de Louis de Bourbon, prince [...] de Condé (1693); tradusse in francese opere di Newton e di Locke; tra le altre, l'Essay concerning human Understanding (1700), riveduta dallo stesso Locke. ...
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lock
‹lòk› s. ingl. [propr. «blocco, chiusura», der. di (to) lock «chiudere, bloccare»], usato in ital. al masch. – In informatica, operazione automatica di bloccaggio di zone di memoria o di dischi interi (in quest’ultimo caso il comando...
lockiano
‹lokià-› (o lochiano) agg. – Che si riferisce al filosofo ingl. John Locke (1632-1704), al suo pensiero e alla sua opera: l’empirismo l.; le idee semplici e le idee complesse del pensiero lockiano.