Regione della Francia orient., costituita da un altopiano calcareo comprendente gli alti bacini della Mosa e della Mosella. Molto popolata e attiva soprattutto nel settore siderurgico, grazie ai ricchi giacimenti di ferro (sfruttati dal 19° sec.), nelle industrie cotoniera, delle ceramiche e delle cristallerie ...
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LORENA
C. Rabel
(franc. Lorraine; ted. Lothringen; Austrasia, Lotharingia nei docc. medievali)
Regione storica della Francia orientale, compresa fra il Belgio e il Lussemburgo a N, il fiume Sarre a [...] . Specializzato nell'illustrazione di libri liturgici - per es. il diurnale e il breviario in due volumi di Renato II di Lorena, entrambi a Parigi (BN, lat. 10491; Ars., 601; Mus. du Petit Palais, Dutuit 42) -, questo artista incarna, all'alba del ...
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Famiglia che si ricollega a quella dei duchi d'Alsazia, e precisamente a Gerardo, che ebbe nel 1048 dall'imperatore Enrico III l'investitura del ducato dell'Alta Lorena. Nel 1431 l'imperatore Sigismondo [...] concesse l'investitura del ducato di L. alla figlia dell'ultimo discendente della casa alsaziana Carlo II, Isabella, la quale trasmise il possesso e il titolo al proprio marito, Renato d'Angiò. La casata ...
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LORENA, Ferdinando di
Antonio Panella
Granduca pretendente di Toscana (IV), figlio di Leopoldo II e di Maria Antonietta di Borbone, nacque a Firenze il 10 giugno 1835. A tredici anni seguì il padre [...] dinastia lorenese, il partito moderato propose al granduca l'abdicazione a favore del figlio; ma la proposta cadde. Così i Lorena abbandonarono la Toscana senza più tornarvi. Ferdinando seguì il padre a Vienna, donde si recò a Modena a prepararvi, d ...
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Carlo di Lorena
Enrico Pispisa
Duca della Bassa Lorena, figlio di Ludovico IV re di Francia della dinastia carolingia, visse tra il 950 c. e il 993.
Non riuscendo a ottenere, per le brighe del fratello [...] (977). Essendo C. inviso ai Francesi per il suo infeudamento all'imperatore e malvisto dai Tedeschi per le sue mire sull'alta Lorena, alla morte di Luigi V figlio di Lotario (987), il suo diritto al trono fu del tutto ignorato, e venne eletto in ...
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Granduca pretendente di Toscana (Firenze 1835 - Salisburgo 1908). Figlio di Leopoldo II e di Maria Antonietta di Borbone-Sicilia, seguì il padre nella sua fuga a Gaeta (1848) e ritornò con lui a Firenze (1849). Nel 1859 lo accompagnò a Vienna; partecipò poi alla battaglia di Solferino fra le truppe austriache e, dopo l'abdicazione di Leopoldo II, assunse (21 luglio 1859) il titolo di granduca di Toscana ...
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Figlio (Nancy 1708 - Innsbruck 1765) del duca Leopoldo di Lorena e di Elisabetta Carlotta di Orléans, succedette al padre nel 1729. Nominato (1730) governatore d'Ungheria, sposò (1736) la figlia di Carlo [...] VI, Maria Teresa. Nello stesso anno dovette rinunciare alla Lorena in favore di Stani slao Leszczyński, ma acquistò in compenso i diritti sulla Toscana, di cui divenne granduca (1737) alla morte dell'ultimo Medici. Salita Maria Teresa (1740) sul ...
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Secondogenito (Firenze 1769 - ivi 1824) di Pietro Leopoldo; il padre, divenuto imperatore, cedette a lui (1790) il granducato di Toscana. F. temperò o annullò molte delle riforme economiche ed ecclesiastiche leopoldine. Occupata la Toscana dai Francesi una prima volta nel 1799 e definitivamente nel 1800, F. ebbe in cambio nel 1802 il principato di Salisburgo da lui cambiato nel 1805 col ducato di Würzburg. ...
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Ramo cadetto della casa di Lorena, generatosi sulla fine del sec. 14º con Ferri, secondogenito del duca Giovanni I di Lorena (1346-90) e marito di Margherita, erede della contea di Vaudémont. La linea [...] proseguì con il figlio Antonio, padre di Ferri II, il cui figlio Renato II nel 1473 divenne duca di Lorena. Da allora il titolo di conte di Vaudémont è stato appannaggio dei cadetti di Lorena. ...
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lorenese
lorenése agg. e s. m. e f. – Relativo o appartenente alla Lorèna, regione storica della Francia orient.: l’altopiano l.; l’industria siderurgica l.; dialetto l. (o, come s. m., il l.), il dialetto francese parlato nella Lorena nord-occidentale...
croce
cróce s. f. [lat. crux crŭcis]. – 1. a. Strumento di pena in uso presso gli antichi, in partic. presso i Romani, costituito da un palo infisso nel suolo o, nella forma più tradizionale (ma non più antica), da due legni, uno orizzontale...