(fr. Louvain; fiamm. Leuven) Città del Belgio centrale (92.704 ab. nel 2008), capoluogo della prov. del Brabante Fiammingo, sul fiume Dyle, 22 km a E di Bruxelles. Centro culturale e commerciale circondato da una ricca regione agricola, è sede di industrie meccaniche, chimiche, elettrotecniche, tessili, alimentari, del tabacco e del cuoio. Importante nodo ferroviario.
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Pittore (Aerschot 1728 - Lovanio 1811). Rimanendo fedele alla tradizione rubensiana, immune dal neoclassicismo, dipinse vaste composizioni vivamente decorative, notevoli per forza di colorito. Attivo a [...] Lovanio e nel Brabante, viaggiò (1772-73) in Europa, particolarmente in Italia. Dal 1800 fu presidente dell'Accademia di belle arti di Lovanio. Anche il fratello e allievo Jean Joseph (1726-1795) fu pittore. ...
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Filosofo (Lier 1911 - Lovanio 1974). Francescano, prof. all'univ. di Lovanio, ha legato il suo nome alla fenomenologia di E. Husserl, di cui è stato interprete e divulgatore. Tra il 1938 e il 1939 riuscì [...] a sottrarre i manoscritti di Husserl (circa 40.000 pagine) alla distruzione da parte nazista, trasferendoli a Lovanio, dove, fondati gli Archives Husserl, attese alla pubblicazione di inediti. ...
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Orientalista belga (Goyck 1836 - Lovanio 1906), prof. di esegesi a Malines; rettore a Lovanio (1886-98); pubblicò il Chronicon ecclesiasticum di Barebreo (3 voll., 1872-77). ...
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Astronomo (Lovanio 1846 - ivi 1911); in un suo osservatorio privato a Lovanio fece importanti osservazioni delle superfici planetarie, specialmente di Marte. Pubblicò (1873) gli Aerographische Fragmente [...] di J. H. Schroeter e (1875) la sua Aérographie ...
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Zoologo (Malines 1809 - Lovanio 1894), prof. di zoologia e paleontologia all'univ. di Lovanio, studiò soprattutto la fauna marina delle coste dei Paesi Bassi (Briozoi, Molluschi, Celenterati) e problemi [...] di parassitologia e di paleontologia ...
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Orientalista (Ohey, Belgio, 1827 - Lovanio 1907); prof. di esegesi biblica e lingue orientali a Lovanio (1875-1900), scrisse una Introduction aux Écritures Saintes (1867; 7a ed. 1901) e curò le edizioni [...] di opere della patristica orientale ...
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Teologo (Ackow 1585 - Lovanio 1638), da cui prende nome il giansenismo. Studiò a Utrecht e Lovanio, dove erano ancora vivaci le controversie suscitate da M. Baio, e subì l'influsso di Giacomo Janson (Iansonius), [...] 1604, per continuare gli studî alla Sorbona) e presso il quale visse a Parigi e a Baiona (1611-1614). Ritornò poi a Lovanio, ove conseguì il dottorato (1619) e resse la cattedra di Sacra Scrittura (1630). Nel 1635 divenne vescovo di Ypres. Aveva, con ...
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Chimico (Marche, Lussemburgo, 1834 - Lovanio 1913); prof. all'univ. cattolica di Lovanio, si occupò principalmente di chimica organica: fece ricerche sui glicoli e i loro derivati nitrati, sugli alcoli [...] polivalenti, sui derivati propargilici, ecc. A lui è dovuta la dimostrazione sperimentale dell'equivalenza delle quattro valenze dell'atomo del carbonio ...
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Teologo (Cork, Irlanda, 1613 - Lovanio 1668). Prof. (1639) nella facoltà teologica di Lovanio, fu tenace difensore delle dottrine di M. Baio, poi di C. Giansenio, e di A. Arnauld, e si oppose alla pubblicazione [...] in Belgio della bolla In eminenti di Urbano VIII che condannava l'Augustinus di Giansenio. Fu sostenitore, in morale, del tuziorismo assoluto ...
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giansenismo
s. m. [dal fr. jansénisme, der. di Jansenius, latinizz. della forma oland. del cognome Jansen]. – Movimento teologico fondato da C. Giansenio (1585-1638), vescovo di Lovanio, diffuso spec. in Francia nei secoli 17° e 18° e condannato...