verde fisica Colore dello spettro della lucevisibile (con rosso, arancio, giallo azzurro, indaco, violetto), corrispondente alla regione di lunghezze d’onda comprese approssimativamente tra 5700 e 4800 [...] sodico o potassico e acido borico; è una polvere leggera, amorfa, dotata di un colore v. brillante molto stabile alla luce e all’aria, nonché inattaccabile dagli alcali e dagli acidi, impiegato come pigmento per colori ad acqua e a olio, nella ...
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Uno dei colori dello spettro della lucevisibile, precisamente quello corrispondente alla regione di lunghezze d’onda maggiori, approssimativamente comprese tra 7500 e 6450 Å; è anche uno dei tre colori [...] primari (insieme con il verde e il blu), dalla cui composizione (o sintesi) additiva vengono ottenuti (per es., nella televisione a colori) i colori restanti. chimica Coloranti r. Sostanze naturali o artificiali, ...
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Uno dei 7 colori dello spettro della lucevisibile con lunghezza d’onda da 4250 a 4000 Å circa. V. di genziana Colorante del trifenilmetano, di formula C25H30ClN3, esametilparafucsina; polvere amorfa, [...] grigia-verde o violetta, solubile in acqua e in alcol, usata come colorante per legno, seta, carta e in microscopia per colorare batteri e parti di cellule vegetali; ha anche azione disinfettante.
Per ...
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RAGGIANTE Sotto il nome di energia raggiante s'intende, a rigore, l'energia del complesso di radiazioni che si propagano mediante vibrazioni trasversali dell'etere cosmico e che hanno tutte le frequenze [...] pareti assorbenti, emettevano tutti come corpi neri. È ovvio che un corpo diventi visibile quando la quantità di luce che emette supera la soglia della visibilità, e questo minimo viene raggiunto tanto più presto quanto maggiore è il potere emissivo ...
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Strumento atto a dare immagini ingrandite di oggetti molto piccoli.
Cenni storici
La storia del m. semplice, ossia della lente d’ingrandimento, coincide con la storia delle lenti ottiche in generale; [...] radiazione nel campione in esame, differenze che danno luogo a un notevole contrasto, che non si ha nei m. usuali in lucevisibile.
Il m. metallografico è uno speciale tipo di m. visuale e fotografico che, data l’opacità dei metalli, è costruito in ...
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Denominazione generica dei costituenti ultimi della materia e della radiazione.
Definizione
Adottando l’atteggiamento pragmatico inaugurato da A.-L. Lavoisier nei confronti degli elementi chimici, si [...] alla lunghezza d’onda: E5hc/l, dove l è la lunghezza d’onda, c la velocità della luce e h la costante di Planck. Nella lucevisibile i fotoni hanno un’energia di circa 1 eV (elettronvolt, l’energia che un elettrone guadagna traversando una ...
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Il complesso delle tecniche in cui elettronica e ottica concorrono per la realizzazione di dispositivi di vario genere, e anche il complesso di alcune tecniche ottiche che operano secondo procedimenti [...] , per es., è tra quelli che più beneficiano delle nuove tecnologie. Usualmente, un sensore optoelettronico è costituito da un diodo emettitore di luce, visibile o infrarossa, e da un fotorivelatore. In funzione dell’applicazione, la trasmissione di ...
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Settore della fisica che sviluppa la ricerca relativa ai problemi della salute dell’uomo valendosi dei principi e dei metodi propri della fisica. Essa utilizza in vario modo le conoscenze acquisite sia [...] Jesoniek e Hermann von Tappeiner fecero un tentativo di trattamento antitumorale, marcando colture cellulari con agenti sensibili alla lucevisibile e poi irradiandole con quest’ultima. I risultati furono soddisfacenti, ma i tempi non erano, per così ...
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Energia che si propaga per onde (r. ondulatoria) o per corpuscoli (r. corpuscolare) e anche il fenomeno stesso dell’emissione, dell’irradiamento di tale energia (r. di una sorgente, r. di un’antenna, diagramma [...] Gli effetti prodotti dalle r. elettromagnetiche di lunghezza d’onda maggiore di circa 5∙10–7 m, cioè comprese tra la lucevisibile e i campi statici, se si prescinde da quelli puramente termici, non sono riconducibili a un unico meccanismo d’azione e ...
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visibilita
viṡibilità s. f. [dal lat. tardo visibilĭtas-atis]. – 1. a. Il fatto, la caratteristica di essere visibile; la condizione in cui si trova un oggetto che può essere percepito dall’occhio: la v. di una stella;: la v. di un’insegna,...
luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...