Lunéville Cittadina della Francia nord-orientale (19.881 ab. nel 2006), nel dipartimento di Meurthe-et-Moselle, sul fiume Meurthe. Capoluogo di contea già forse nel 10° sec., fu importante piazzaforte [...] nel Medioevo. Passata nel 1638 dalla casa ducale di Lorena alla corona di Francia, venne smantellata da Luigi XIV e ricostruita da Leopoldo II e Stanislao Leszczyński. Nel 18° sec. fu residenza dei duchi ...
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Orientalista francese (Lunéville 1855 - Algeri 1924), prof. ad Algeri, specialista di dialettologia berbera, di folclore e di novellistica comparata (Contes arabes, 1883; Grammaire et dictionnaire Touareg, [...] : Essai sur la littérature des Berbères (1920); Chella. Une nécropole mérinide, (1923), ecc. Anche l'altro figlio André (Lunéville 1895 - Parigi 1956) si è distinto come berberista (Atlas des parlers berbères, 1936 e segg.; Elements de grammaire ...
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Musicista francese (Parigi 1662 - Lunéville 1741). Studiò con G. B. Lulli. Fu musicista di camera di Luigi XIV, poi, costretto a fuggire in Spagna per il matrimonio segreto con la figlia di un alto notabile, [...] maestro di cappella alla corte di Madrid; nel 1707 divenne intendente musicale del duca di Lorena a Lunéville. Compose musica specialmente teatrale, fra cui emergono soprattutto le opere Didon (1693), Circé (1694), Théagène et Chariclée (1695), Vénus ...
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Fisico francese (Lunéville 1845 - Nancy 1905), prof. all'univ. di Nancy dal 1877. Ha compiuto ricerche di elettrostatica, sul potere rotatorio, sulla fosforescenza, ecc.; realizzò (1886), con R. Blondlot, [...] un tipo di elettrometro assoluto ...
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Capo vandeano (Lunéville 1751 circa - Angers 1796); semplice soldato, si batté (1793) nelle file degli insorti di Vandea; dopo essersi distinto in varî scontri, alla morte di H. La Rochejacquelein lo sostituì [...] nel comando (1794); fatto prigioniero dall'armata repubblicana, fu fucilato ...
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Teologo gesuita (Lunéville 1679 - Pont-à-Mousson 1743), autore della Theologia universa speculativa et dogmatica (1723), antigiansenistica ma indulgente al gallicanismo, e della Theologia moralis universa [...] (1726); entrambe le opere ebbero gran diffusione in Francia e in Italia ...
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Figlia (Parigi 1706 - Lunéville 1749) del barone Tonnelier de Breteuil, ebbe vasta cultura in specie scientifica. Scrisse: Institutions de physique (1740) e altri trattati; tradusse in francese i Principia [...] mathematica di Newton (1756). Amica di Voltaire, con lui visse nel castello di Cirey dal 1734 in poi ...
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Pittore (Lunéville 1725 - Stoccarda 1784). Sotto l'influenza di R. Mengs, studiò gli antichi, Correggio e Raffaello. Pittore di corte, eseguì gran numero di pitture decorative nella Residenza di Stoccarda, [...] nei castelli di Ludwigs burg, Monrepos, Solitude, ecc., oltre a quadri sacri e ad alcuni buoni ritratti ...
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Musicista (Lunéville 1720 - Firenze 1788). Maestro di cappella del duomo di Livorno, poi (dal 1763) alla corte granducale di Firenze, compose molta musica sacra e d'occasione; è ricordato oggi soprattutto [...] per i lavori strumentali: sonate a tre (2 violini - talvolta 2 flauti - e basso), duetti per violini e per violino e violoncello, sonate per violino e cembalo e per cembalo solo, un concerto per oboe ...
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Medaglista (Lunéville 1635 - Parigi 1698); da giovane lavorò con G. Mola nella zecca di Roma e fu in contatto con Bernini e Pietro da Cortona. Nel 1675 tornò in Francia, nel 1680 fu eletto membro dell'Académie. [...] Le medaglie del periodo romano, più pittoriche e animate, sono migliori di quelle, classicheggianti, del periodo francese ...
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