luteranésimo Corpo delle dottrine predicate da M. Lutero e dai suoi seguaci. Fuori dai paesi di lingua tedesca, è detto l. l'insieme delle Chiese professanti tali dottrine. I loro aderenti, detti in Italia [...] vi è la confessione di fede detta Confessione augustana (1530). Accanto a essa hanno particolare valore per la fede dei luterani gli Articoli di Smalcalda di Lutero (1537) e la Formula di concordia (1577). Il l. distingue una dimensione trascendente ...
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(ted. Altlutheraner) Gruppi evangelici che nel corso del 19° sec. si organizzarono in ‘libere Chiese’: la più importante fu fondata nel 1830 dal pastore e professore di Breslavia J.G. Scheibel, per reazione [...] III e in polemica con l’indirizzo neoluterano. Il successore, Federico Guglielmo IV, concesse il libero culto ai V., che dal 1954 hanno assunto la denominazione ufficiale di Chiesa evangelica luterana. Vi aderiscono circa 30.000 fedeli, in Germania. ...
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Teologo evangelico (Stoccarda 1686 - Giessen 1760); di tendenza conciliativa fra luterani e calvinisti, fu deciso avversario di ogni riavvicinamento al cattolicesimo; poligrafo, scoperse testi patristici [...] inediti (Crisostomo, Ippolito, Lattanzio), ma alcuni, i cosiddetti frammenti d'Ireneo, sono sue falsificazioni ...
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Nel mondo protestante centroeuropeo, termine usato per indicare tutti i riformati, sia evangelico-luterani sia evangelico-riformati (calvinisti e zwingliani); più correntemente, nell’uso, questi ultimi [...] 6 Chiese; dal 1817); la Vereinigte evangelische lutherische Kirche Deutschlands (10 Chiese; dal 1949); il gruppo delle 3 Chiese luterane non comprese in quest’ultima; quello delle 2 Chiese riformate; e quello delle 2 Chiese unite. Organi della Chiesa ...
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Detto il "riformatore del Württemberg", uno dei più notevoli teologi luterani, assai apprezzato dallo stesso Lutero sia come organizzatore, sia come interprete delle Scritture. Fu affine a Lutero per le [...] , nei quali sostenne l'ubiquità del corpo di Cristo; scritti che gli costarono l'amicizia di Melantone senza accontentare i luterani della Sassonia meridionale; infine dei commentarî su quasi tutti i libri della Bibbia. Morì l'11 settembre 1570 e fu ...
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Riformatore (Passy 1490 - Parigi 1529), detto il Lutero della Francia; come detentore di scritti luterani fu imprigionato due volte (1523 e 1526) e l'una e l'altra liberato dalla reggente Luisa di Savoia [...] e dal re Francesco I, di cui era amico e consigliere; arrestato una terza volta, prima che il re decidesse sulla domanda di grazia, fu come eretico strangolato e bruciato; aveva tradotto diverse opere ...
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Figlio (Ansbach 1522 - Pforzheim 1557) del margravio Casimiro di Brandeburgo-Kulmbach, da ragazzo fu oggetto di influssi sia luterani che cattolici; abile guerriero, sostenne dapprima Carlo V, e fu fatto [...] prigioniero a Rochlitz (1547); poi si rivolse contro di lui, appoggiando la Francia e i principi luterani tedeschi, occupando e saccheggiando le terre dei vescovi di Bamberga, Würzburg, Worms, Magonza e Treviri (1552). Carlo V lo riguadagnò a sé, ma ...
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Teologo luterano (Osnabrück 1526 - Oldenburg 1595). Sacerdote nel 1550 (a Münster) e dapprima accanito avversario dei luterani, ne abbracciò poi la dottrina. Ebbe quindi diverse cariche ecclesiastiche [...] e organizzò a Oldenburg con N. Selnecker una Chiesa rigidamente luterana. H. scrisse circa un centinaio di opere, per lo più teologiche e sulla storia della Vestfalia, da Antiqua Westphalia alla Historia ecclesiastica renati Evangelii per inferiorem ...
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Vescovo dell'Unione dei Fratelli Boemi (1500-1572), fu favorevole all'unione dei Fratelli con i luterani della Germania e all'unità di tutte le Chiese riformate. Dopo la rivoluzione del 1547 contro il [...] re Ferdinando, da lui promossa, fu torturato e chiuso per 17 anni nel castello di Křivoklát. In prigione aveva scritto l'opera sua maggiore, Sumovník (Summa theologiae), nella quale tentò di tracciare ...
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Patriarca negli anni 1570-79, 1580-84, 1589-95. Tra il 1576 e il 1581 respinse il tentativo dei teologi luterani di trovare un accordo tra Bisanzio e Wittenberg, e nel 1589, durante un suo viaggio in Russia, [...] diede il suo consenso alla erezione del patriarcato di Mosca ...
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evangelico
evangèlico agg. [dal lat. tardo evangelĭcus, gr. εὐαγγελικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Del Vangelo, o desunto dal Vangelo: la dottrina e.; racconto e.; parabole evangeliche. b. Prescritto dal Vangelo, conforme allo spirito di esso...
ubiquitario
ubiquitàrio s. m. (f. -a) e agg. [der. del lat. ubīque «in ogni luogo»; cfr. ubiquità]. – 1. Chi aderiva all’orientamento prevalente nella Chiesa luterana e sosteneva, in polemica con i calvinisti e con i luterani dissenzienti,...