Araldica
Le p. sono divisioni dello scudo mediante una o più linee orizzontali, verticali, diagonali o per mezzo di linee convergenti, al fine di creare campi diversi per accogliere stemmi o figure a seguito [...] di alleanze matrimoniali, successioni ereditarie, concessioni e pretensioni di domini, o maggiorascati ecc. (armi di alleanza, di possesso, di concessione, di pretensione). Alcune p. si possono riferire sia al campo che alle figure. Per blasonare le ...
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In araldica, alterazione di un’arma gentilizia per distinguere i vari rami di una famiglia o le linee bastarde. L’uso risale al 12° sec., quando i cavalieri appartenenti a una stessa famiglia, per farsi [...] , lo sostituì con un bastone scorciato d’argento. Le b. furono usate fino al Novecento, in seguito, aboliti i maggiorascati, si sono conservate solo nelle famiglie sovrane.
Gli araldisti considerano migliori le b. che alterano il meno possibile lo ...
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Nell’ordinamento feudale, dall’uso originario della mano recisa del vassallo defunto inviata al dominus per comunicargli il venir meno del servizio feudale, termine usato in vari significati, tutti comunque [...] pubblica e con l’imposizione di tributi e oneri alle popolazioni soggette. Infine, la m. costituita con fedecommessi, maggiorascati ecc., ebbe origine dal desiderio di conservare i beni nella famiglia, con l’espediente di obbligare il primo chiamato ...
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THUN, Cristoforo Simone
Marcello Bonazza
THUN (Thunn, Thonn, Tono, Thun-Hohenstein), Cristoforo Simone (Christoph Simon). – Appartenente alla linea Thun-Bragher, nacque il 12 settembre 1582, probabilmente [...] Choltice (Choltitz) e Dêčín (Tetschen), rispettivamente a ovest, est e nord di Praga, che avrebbero costituito i futuri maggiorascati Thun e – insieme ai due palazzi nella capitale – la sede del potere familiare in Boemia.
Tra le acquisizioni messe ...
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MARTINELLI, Vincenzio (Vincenzo)
Carla Sodini
Nacque a Montecatini il 1° maggio 1702. Il padre, Matteo di Vincenzio di Matteo, esercitava la professione legale e, per diversi anni – almeno fino al 1720 [...] l’importanza dell’educazione ai fini di una corretta vita civile e religiosa e la polemica contro i fedecommessi, i maggiorascati e i privilegi della nobiltà, tutti temi che negli scritti del M. ricorrono frequentemente.
Gli anni trascorsi a Napoli ...
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FARSETTI, Andrea
Maria Pia Paoli
Nacque a Massa di Lunigiana il 30 nov. 1655 da Cosimo e Margherita Capassini.
La famiglia era originaria di Luni: sulla fine della città e sugli spostamenti dei Farsetti [...] raggiunto una particolare competenza nella intricata materia dei fedecommessi e nella dottrina delle sostituzioni e dei maggiorascati; diversi volumi manoscritti di repertori legali e un volume di commento all'opera del vicentino Giacomo Marzario ...
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FERRIGNI (Ferrigni del Pisone), Giuseppe
Sandra Pileri
Nacque a Napoli il 27 luglio 1797 da Diego e Margherita Simeoli. Indirizzato dal padre, avvocato e magistrato, verso gli studi giuridici, e conseguita [...] alle sedute del Senato: in particolare intervenne nella discussione della legge per l'abolizione dei fidecommessi e dei maggiorascati nelle province lombarde e meridionali e sui progetti di legge per l'affrancamento dei canoni enfiteutici e per il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Gaetano Filangieri
Antonio Trampus
Nella cultura politica e giuridica italiana del 18° sec., la figura di Gaetano Filangieri, morto precocemente prima dello scoppio della Rivoluzione francese, emerge [...] legislazione sindacata) attaccò nella Scienza della legislazione l’impianto antifeudale, difendendo invece l’istituto dei maggiorascati e i privilegi della nobiltà. Molte attestazioni di stima giunsero invece a Filangieri da intellettuali stranieri ...
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DORIA, Giovan Francesco
Maristella Cavanna Ciappina
Duca di Massanova, nacque a Genova il 16 genn. 1703, unico maschio di Giuseppe Maria di Ignazio e di Giovannetta Pinelli, e venne ascritto alla nobiltà [...] al banchetto ai soli cugini carnali). E se pure accenna, tra le cause di decadenza, ai fedecommessi e ai maggiorascati, il D. non solo non avverte minimamente il problema di una sproporzionata distribuzione della ricchezza, ma neppure la possibilità ...
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LONGO, Alfonso
Carlo Capra
Nacque a Pescate, nelle vicinanze di Lecco, il 12 ott. 1738, dal marchese Antonio e da Caterina Ghislanzoni (fede di battesimo in Arch. di Stato di Milano, Autografi, 138, [...] al testo, la più lunga e importante riprende l'attacco giovanile contro la nobiltà ereditaria, i fedecommessi e i maggiorascati, ma con una nuova enfasi sui proprietari terrieri come naturali collaboratori dei sovrani.
Nel 1773 il L. fu profondamente ...
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maggiorasco
(ant. maiorasco) s. m. [dallo spagn. mayorazgo, che è il lat. mediev. maioraticum] (pl. -chi). – Istituto giuridico di origine spagnola, diffuso soprattutto nel 16° sec. e abolito da tempo nel diritto italiano, per cui un patrimonio,...
minorasco
s. m. [der. di minore, sul modello di maggiorasco] (pl. -chi). – Nel linguaggio giur., istituto (opposto al maggiorasco) raramente applicato in Italia, per cui è chiamato alla successione dei beni di famiglia il figlio minore.