Uomo politico (Venezia 1518 - ivi 1595), fratello di Daniele. Si mise in luce in una ambasceria a Carlo IX (1561-64) e gli fu affidato (1568) il baliato di Costantinopoli, da dove, pur prigioniero durante la guerra turco-veneta, seppe abilmente preparare la pace del 1573; in quello stesso anno fu eletto procuratore di San Marco. Mirabili per acume politico le sue relazioni sull'Impero Ottomano (Ritratto ...
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PALMANOVA (A. T., 24-25-26)
Elio MIGLIORINI
Alberto RICCOBONI
Mario BRUNETTI
Cittadina della provincia di Udine, 18 km. da questa città e 26 m. s. m., sorta nell'ultimo decennio del sec. XVI a difesa [...] l'erezione della fortezza affidando l'esecuzione del piano a cinque senatori, col titolo di provveditori generali; MarcantonioBarbaro, Iacopo e Zaccaria Contarini, Marino Grimani, Leonardo Donà. Il disegno delle fortificazioni è dovuto, in massima ...
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CICALA, Scipione (Čigala-Zade Yūsuf Sinān)
Gino Benzoni
Secondo dei tre figli maschi di Visconte e Lucrezia, nacque a Messina nell'anno 1544 (questa, senz'altro, la data più probabile nell'oscillare [...] 'eccezionalità del proprio destino.
"Usci ...dal Seraglio con gran favore", annota il 2 ag. 1573 il bailo veneziano MarcantonioBarbaro, ed è "fatto capigì Con 200 aspri", cinquanta in più di quelli contemplati dalla carica. Divenuto, dunque, quapuǧi ...
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CALIARI, Paolo, detto il Veronese
Cecil Gould
Figlio di Gabriele, "spezapedra" come suo padre Piero, e di una Caterina, nacque a Verona nel 1528: in un doc. del 1529 infatti viene indicato come di un [...] .
Il C. continuò a lavorare anche fuori Venezia: per esempio, intorno al 1561 affrescò, per i fratelli Daniele e MarcantonioBarbaro, l'interno della loro villa di Maser. È difficile stabilire con esattezza la data di questa impresa: l'edificio era ...
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SCAMOZZI, Vincenzo
Gianmario Guidarelli
SCAMOZZI, Vincenzo. – Figlio di Giandomenico (1526-1582) e di Caterina Calderaro, nacque a Vicenza nel 1548.
Il padre vi era giunto nel 1533, proveniente da San [...] o a campata unica, la contesa tra i ‘giovani’ (capeggiati da Leonardo Donà e Alvise Zorzi) e i ‘vecchi’ (con MarcantonioBarbaro in testa) era di natura funzionale (legata al passaggio delle barche), strutturale (un sistema a piloni, piuttosto che a ...
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CICOGNA, Pasquale
Angelo Baiocchi
Nacque a Venezia il 27 maggio 1509, da Gabriele di Francesco e da Marina Manolesso fu Marco.
La sua famiglia faceva parte del gruppo entrato nel Maggior Consiglio nel [...] minima; in questa carica l'alternarsi sistematico di pochi nomi è addirittura clamoroso: col C. vengono regolarmente rieletti MarcantonioBarbaro, Francesco Duodo e Paolo Tiepolo, mentre altri nomi che compaiono una sola volta affiancati a lui, li ...
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Umanista e diplomatico veneziano (n. Venezia - m. ivi 1586). Tradusse in italiano le epistole di Cicerone a Marco Bruto (1556) e, nel 1558, stampò a Venezia, dopo averli tradotti, due dialoghi di Platone. [...] di Alvise Mocenigo, ambasciatore a Roma, dal 1558 al 1560, in tale anno fu nominato segretario del senato. Seguì poi MarcantonioBarbaro nella legazione a Carlo IX (1561), ebbe infine numerosi incarichi presso Giovanni d'Austria, a Milano e a Mantova ...
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PALLADIO, Andrea
Gustavo GIOVANNONI
Architetto, nato a Padova il 30 novembre 1508, morto a Vicenza il 19 agosto 1580. Nel P., dopo il Brunelleschi e il Bramante, si può veramente dire impersonato il [...] egli menziona quelli del conte Valerio Chiericati, del conte Iseppo De Porti, dei conti Marcantonio e Ottavio Thiene, dei conti Valmarana, del conte Montano Barbarano, del cavaliere Giulio Capra; fuori di Vicenza quelli di Floriano Antonini in Udine ...
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Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] innanzitutto una quantità di ritratti: il doge Alvise Mocenigo, ma anche Agostino Barbarigo, Paolo Tiepolo, MarcantonioBarbaro, Marcantonio Grimani e altri ancora (255). Vasari e Ridolfi menzionavano inoltre quattro figure allegoriche sopra la ...
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La società Veneziana
Giuseppe Trebbi
L'assenza di vistosi rivolgimenti sociali, il successo nel mantenere la quiete interna rappresentano uno dei principali elementi costitutivi del "mito" di Venezia. [...] troviamo intorno al 1575 al servizio di una delle famiglie del patriziato più pomposo e aulico, quella di MarcantonioBarbaro (256). Anche i "camerieri" dovevano godere i vantaggi di un rapporto privilegiato con il padrone, talora attestato da ...
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