Incisore (S. Andrea in Argène, Bologna, 1480 - Bologna prima del 1534). Formatosi nell'ambiente umanistico bolognese, nella bottega del Francia passò dal niello all'incisione su rame. I suoi orizzonti si ampliarono e la sua tecnica si perfezionò a Venezia (1506), dove tra l'altro tradusse a bulino le xilografie della Vita della Vergine di A. Dürer, e a Firenze (1508), dove studiò il cartone michelangiolesco ...
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Incisore (sec. 16º), operoso oltre che a Venezia anche a Roma (1516-27; 1530-36) e a Mantova (1527-30). Scolaro di MarcantonioRaimondi, incise a bulino, con abilità e finezza, composizioni di Michelangelo, [...] di Raffaello, di Giulio Romano, di Baccio Bandinelli, del Rosso Fiorentino ...
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Incisore (Mantova 1520 - ivi 1582). Studiò disegno con Giulio Romano e incisione con Giambattista Mantovano, dal quale derivò lo schema incisorio di MarcantonioRaimondi. Salvo un breve soggiorno ad Anversa [...] nel 1550, svolse la sua attività principalmente a Mantova. La sua maniera si distingue per l'accurato, sottilissimo tratteggio, per l'intenso chiaroscuro e la raffinata applicazione, sulla lastra, delle ...
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INCISIONE
Carlo Alberto PETRUCCI
Mary PITTALUGA
. Arte di disegnare sopra una superficie dura, scavandola. L'incisione può essere fine a sé stessa (cammeo, pietre dure); servire per decorazione, [...] nasceva l'incisore antipittorico per eccellenza, colui che doveva porre quest'arte sulla via del plasticismo classicista: MarcantonioRaimondi (1480-circa 1534). Egli frequentò dapprima la bottega del Francia, di cui incise disegni attenendosi a ...
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. Antonio, scultore, nato a Modena quasi sicuramente nel 1499 e ivi morto nel 1565. A soli 25 anni, nel 1524, egli compiva il gruppo, con otto statue, della Pietà di S. Agostino di Modena, considerato [...] : arte che nemmeno può essere avvicinata a quella, tutta di forme raffaellesche, d'Innocenzo da Imola o di MarcantonioRaimondi, che pur furono confrontati al B. Attraverso le forme raffaellesche, evidenti particolarmente nelle belle Madonne, e in ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] meglio della placchetta alla diffusione delle scoperte di statue antiche, delle immagini dell'arte nuova: MarcantonioRaimondi si attenne con scrupolosa fedeltà al modello, dedicando soprattutto la sua opera alle composizioni raffaellesche, mentre ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] , fa perdere alla produzione locale l'impronta propria per inserirsi nel movimento generale settecentesco. L'arte dell'incisione che MarcantonioRaimondi (1475-1534) perfezionò e diffuse ebbe cultori prima e dopo di lui.
Degna di menzione la famosa ...
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RAFFAELLO Sanzio
Adolfo Venturi
Nacque in Urbino il 6 aprile 1483 da Giovanni Santi e da Magia di Battista Ciarla; rimase orfano di madre il 7 ottobre 1491. Tre anni dopo, il 1° agosto 1494, Giovanni [...] iniziati da lui, finiti da altri, i disegni stessi, suggeriti da lui, erano condotti a termine da scolari. MarcantonioRaimondi serbò nelle stampe ricordo di tre composizioni raffaellesche non tradotte in pittura: la Predicazione di Gesù sulla soglia ...
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Incisore, nato a Ravenna poco prima del 1493, morto a Roma nel 1527. A Roma fece parte di quel gruppo di incisori, specialmente emiliani, divulgatori di Raffaello, e fu seguace o scolaro di Marcantonio [...] Raimondi. Riprodusse composizione di Raffaello, del Baldinucci, di Giulio Romano, di Francesco Salviati; raramente lavorò d' e sicurezza del tratto, rimase al disotto di lui e di Marcantonio per la minore duttilità, i contorni un po' accentuati, l ...
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FRANCO, Battista, detto Semolei
Carlo Gamba
Pittore e incisore. Nacque a Venezia circa il 1498; vi morì nel 1561. A 20 anni andò a Roma dove studiò le opere di Michelangelo e ne trasse incisioni, così [...] come da Raffaello, da Giulio Romano e in seguito dalle proprie invenzioni, seguendo la tradizione di MarcantonioRaimondi. Divenne di conseguenza buon disegnatore manierista e fine ornatista, ma debole colorista. Quando nel 1536 Carlo V entrò in Roma ...
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