Soprannome del pittore Tommaso di Cristoforo Fini (Panicale in Valdelsa 1383 - Firenze 1440). Allievo e aiuto di Ghiberti alla prima porta del Battistero di Firenze (Vasari), s'iscrisse all'Arte dei medici [...] grado minore quelle del rilievo, temprandole in modo da non discordare col suo persistente carattere gotico. Realizzò Storie di s. Giovanni il Battistero, con scene della Vita di Maria la collegiata (1435, terminate da P. Schiavo e dal Vecchietta). ...
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Pittore (Firenze 1406 circa - Spoleto 1469). Personalità inquieta, divisa tra passioni e condizione di religioso, compì un percorso artistico improntato a una continua e felice sperimentazione delle grandi [...] fiorentino poté con continuità osservare all'opera Masaccio e MasolinodaPanicale, intenti, tra il 1424 e il 1428 circa, e sul colore il disegno è accentuato con tanta evidenza di linee da diventare il mezzo più vivace per esprimere il moto, che in ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] l.m., a Pavia ha già un livello superiore a quello della pianura, e da qui è arginato fino alla foce, dove la sopraelevazione raggiunge i 6 m. Secondo più complessa cultura, MasolinodaPanicale; fuori dalla Toscana, con Gentile da Fabriano, poi con ...
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Cèlio (lat. Caelius) Uno dei colli di Roma; il nome sarebbe derivato, secondo gli antichi, da Cele Vibenna, condottiero etrusco, che lo avrebbe occupato al tempo dei Tarquinî. Fece parte del Settimonzio, [...] inferiore); la basilica superiore è del sec. 12°, con splendido mosaico absidale dell'epoca e con affreschi di MasolinodaPanicale, probabilmente con qualche intervento di Masaccio. Sul C. si trovano anche le case dei Simmaci e dei Petronî ...
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Cardinale (Milano 1350 - Castiglione Olona 1443); di nobile famiglia milanese, fu lettore di diritto canonico a Pavia (1388-89), uditore del Sacro Palazzo (1392-1403), e infine vescovo di Piacenza (1404). [...] Deposto da Gregorio XII come aderente al concilio di Pisa (1409), fu invece creato cardinale dall'antipapa Giovanni XXIII. dell'umanesimo in seno al Sacro Collegio, commise a MasolinodaPanicale affreschi nella chiesa di S. Clemente a Roma e a ...
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Città capitale della Toscana, una delle più importanti città d'Italia, e per i ricordi storici, per i tesori artistici che racchiude, nonché per la vaghezza della sua posizione, una delle più celebrate [...] , squisito rappresentante del gotico fiorito. Ma col terzo decennio, dopo che Gentile da Fabriano (Adorazione dei Magi agli Uffizî, dell'anno 1423) e MasolinodaPanicale (affreschi del Carmine) hanno portato sulle rive dell'Arno un riflesso delle ...
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TOSCANA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Umberto CALZONI
Niccolò RODOLICO
Antonio PANELLA
Sergio CAMERANI
Nello TARCHIANI
Alfredo SCHIAFFINI
Giuseppe MALAGOLI
Vittorio SANTOLI
Alfredo BONACCORSI
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Regione [...] 9 provincie che la compongono, diremo che la regione si estende sul Tirreno da un punto a meno di 3 km. a levante della foce della Magra gotica internazionale con Gentile da Fabriano, che lavorò in Toscana, e con MasolinodaPanicale. Questi finì per ...
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UMBRIA (A. T., 24-25-26 bis)
Riccardo RICCARDI
Umberto CALZONI
Pietro ROMANELLI
Giorgio CANDELORO
Giulio BERTONI
Giovanni F. CECCHINI
Achille BERTINI-CALOSSO
Alceste BISI-GAUDENZI
Compartimento [...] , che appare poco probabile, del Beato Angelico a Foligno, dovremo ritenere che il primo a recarsi in Umbria sia stato MasolinodaPanicale, il quale nel 1432 lavora a fresco nel S. Fortunato di Todi. A lui succedono il Beato Angelico, Domenico ...
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TODI (A. T., 24-25-26)
Marina EMILIANI SALINARI
Carlo PIETRANGELI
Achille BERTINI-CALOSSO
Alceste BISI-GAUDENZI
Carlo PIETRANGELI
Giovanni COLASANTI
Antichissimo centro umbro nella provincia di [...] nella chiesa di S. Filippo Benizi. Ma la pittura quattrocentesca più preziosa è la Madonna col Bambino e angeli affrescata daMasolinodaPanicale nel 1432, dentro la chiesa di S. Fortunato. Opere di Niccolò Alunno si conservavano un tempo a Todi, ma ...
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SASSETTA
Emilio Cecchi
. Stefano di Giovanni, detto il S., pittore senese, nato nel 1392, morto nel 1451. È ricordato in numerosi contratti e documenti del 1428, 1430, 1440, 1442, ecc. Probabilmente [...] dal gotico.
Il Berenson, che fu tra i primi e più acuti studiosi del S., indica l'influenza di MasolinodaPanicale, di Paolo da Limburgo ed altri franco-fiamminghi, non che di miniatori franco-lombardi. Giovanni di Paolo avrebbe agito, secondo il ...
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