(o massaliani) Membri (dall’aramaico mĕṣallin «i preganti») di un movimento ascetico cristiano dell’Asia Minore, sorto in Mesopotamia intorno alla metà del 4° sec. (detti anche euchiti o marcianisti). [...] Conducevano vita solitaria o in comunità e ritenevano la preghiera il mezzo per eccellenza, se non l’unico, per vincere il demonio che è in ogni uomo e per porsi in comunione con Dio. Condannati dal sinodo ...
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Vescovo di Iconio (n. Cesarea di Cappadocia 340-45 circa - m. dopo il 394); discepolo di Libanio, retore e avvocato a Costantinopoli, datosi poi a vita religiosa, fu eletto vescovo (373-74) su designazione [...] De spiritu Sancto. Assisté ai concilî di Costantinopoli del 381 (ecumenico) e 394, combattendo le eresie dei macedoniani e dei massaliani, che condannò anche nei concilî di Iconio (376) e di Side in Panfilia indetti a questo scopo e da lui presieduti ...
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ZIGABENO, Eutimio ('Ευϑύμιος ὁ Ζιγαβηνός [Ζυγαβηνός, Ζιγαδηνός])
Teologo bizantino diverso dall'Eutimio monaco nel monastero costantinopolitano del περὶβλεπτος (Jugie), fiorì nell'epoca di Alessio I Comneno [...] siano posti fra le sue opere: L'esposizione del simbolo niceno-costantinopolitano; Dialogo con un maomettano; La confutazione dei massaliani; il Discorso sulla cintura della Vergine.
Bibl.: Le opere sono riprodotte in Migne, P. G., CXXVIII-CXXX. Cfr ...
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. Setta cristiana apparsa fra gli Slavi della penisola balcanica sullo scorcio del sec. IX, il cui nome è fatto risalire alla voce bulgara bogu-mil "caro a Dio" (cfr. gr. ϑεόϕιλος); altri sostenne che [...] credenze e nella loro prassi gli spunti ereditati da sette dualistico-gnostiche più antiche (manichei, pauliciani, massaliani), ma anche qualche traccia della religione primitiva degli Slavi, improntata a un dualismo naturistico.
In conseguenza ...
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MACARIO l'Egiziano o il Grande
Uno dei più significativi rappresentanti del movimento monastico egiziano nel sec. IV. Fu prete e monaco in Nitria. I tratti con i quali Palladio (Historia Lausiaca, cap. [...] -410, la cui origine macariana è incontestata) come derivata da un ambiente fortemente influenzato dalle dottrine mistico-ascetiche dei massaliani (v.) e, almeno in parte, redatta prima della condanna di questi (verso il 390).
Bibl.: Oltre a quella ...
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Nato a Seminara (Reggio di Calabria) circa l'anno 1290, ordinato sacerdote nel monastero basiliano di S. Elia di Galatro, si recò in Oriente, dove risiedette a Costantinopoli e a Salonicco, acquistandosi [...] e il loro protagonista Gregorio Palama, mettendone in ridicolo le strane pratiche e teorie ascetiche, e qualificandoli massaliani e onfalopsichi (ὀμϕαλόψυχοι). Siccome la controversia aveva assunto vaste proporzioni e provocava turbolenze, fu indetto ...
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messaliani
(o massaliani) s. m. pl. [lat. Massaliani, gr. Μασσαλιανοί, dall’aramaico mĕṣallīn «i preganti»]. – Membri di un movimento ascetico cristiano dell’Asia Minore, sorto in Mesopotamia intorno alla metà del sec. 4° e sopravvissuto fino...