Cognome di tre dogi veneziani, tra la fine dell'8º sec. e i primi del 9º: Maurizio (764-787), che verso la fine del suo dogato si associò il figlio Giovanni, di cui si sa che fu prigioniero di Desiderio [...] (773 circa); morto il padre, Giovanni si associò nel dogato (787-804) a sua volta il figlio Maurizio II. La breve dinastia finì travolta dalla vittoria del patriarca di Grado, Fortunato. ...
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Doge di Venezia (sec. 8º); nativo forse di Malamocco, l'isola che meglio conservava le tradizioni romane. Eletto doge (756), dopo il torbido periodo del reggimento dei magistri militum, riu scì dopo varie [...] vicende di lotta a liberarsi sia dalla pressione longobarda sia da quella bizantina. Deposto (764), gli successe MaurizioGalbaio. ...
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Il ducato e la "civitas Rivoalti": tra carolingi, bizantini e sassoni
Gherardo Ortalli
Il progetto carolingio e il ritorno bizantino (774-836)
Dopo i longobardi: le inquietudini interne al dogado
Gli [...] . E in occasione dell'intervento in Istria veniva tra l'altro catturato dai longobardi lo stesso figlio del doge Maurizio [Galbaio>, cioè Giovanni, che ancora alla vigilia della conquista carolingia era prigioniero presso il re longobardo (3 ...
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Le origini dell'identità lagunare
Massimiliano Pavan
Girolamo Arnaldi
Il patriarcato a Grado
Pare opportuno rifarsi a un'indicazione di Gian Piero Bognetti per iniziare la trattazione su quel periodo [...] ", come lo definiva l'arcivescovo di Grado in una lettera a papa Stefano III (768-772) del 770/772 (121), MaurizioGalbaio mostrò di avere l'autorevolezza necessaria per mantenersi al potere per più di trent'anni; ma la sua vera forza era ...
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Insegne del potere e titoli ducali
Giorgio Ravegnani
Investitura e insegne ducali
Scrive il cronista Boncompagno da Signa che verso il 1173 il doge di Venezia aveva alcune insegne regali (quedam regalia [...] , dall'altro dava l'avvio al costituirsi di dinastie più o meno durature. A Venezia la coreggenza fu introdotta da MaurizioGalbaio (764-787), che si associò il figlio, e venne conservata fino all'abolizione del 1032. Come a Bisanzio, portò un ...
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GIOVANNI
Andrea Bedina
Patriarca di Grado del quale non abbiamo notizie precedenti il 766, anno in cui (secondo il concorde parere di storici ed eruditi, dall'Ughelli al Gams, fino al più recente Kehr) [...] , pare, da una torre del castrum di Grado - proprio a seguito di una congiura ordita da Giovanni e MaurizioGalbaio. Le fonti più antiche (Chronica patriarcharum Gradensium, p. 394; Chronica de singulis patriarchis, p. 14; Origo civitatum, p ...
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GIOVANNI Galbaio
Andrea Bedina
Di G., doge di Venezia a partire dal 797, non si hanno che poche e incerte notizie, a cominciare dal "cognome" che, per la sua scarsa attendibilità, la storiografia ha [...] (p. 124) i sia pur concisi riferimenti all'unilaterale imposizione di Maurizio (II) quale coreggente stigmatizzano negativamente il comportamento di Giovanni Galbaio. Un'ulteriore prova dell'ostilità nei confronti sia dell'arbitrario operato di ...
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OBELERIO
Marco Pozza
– Nono doge di Venezia, nacque nella seconda metà dell’VIII secolo. Secondo una redazione di scarsissima attendibilità del Chronicon Altinate dei primi del Duecento era figlio di [...] , sostenitore di una politica favorevole a Roma e ad Aquisgrana, voluto dal doge Giovanni Galbaio (originario di Eraclea) ed eseguito dal figlio e coreggente di lui, Maurizio, nell’802. Contrariamente alle loro speranze, l’azione dei due dogi non fu ...
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