(gr. Μενοικεύς) Mitico figlio di Creonte. Si sacrificò volontario, adempiendo a un oracolo, sulle mura di Tebe per la salvezza della patria. ...
Leggi Tutto
(gr. Ιοκάστη) Mitica eroina dell’antica Grecia, figlia di Meneceo e sorella di Creonte, sposa di Laio re di Tebe (nella tradizione omerica è detta Epicasta); da lui ebbe un figlio, Edipo, del quale poi [...] divenne inconsapevolmente la moglie; fu madre di Eteocle, Polinice, Antigone, Ismene ...
Leggi Tutto
(gr. Κρέων) Nella mitologia greca, re di Tebe prima e dopo Edipo, figlio di Meneceo e fratello di Giocasta. Nei tragici greci (soprattutto nell’Antigone di Sofocle) appare come un tiranno senza scrupoli. [...] Nobili invece le figure dei due figli: Meneceo si vota alla morte per la salvezza di Tebe; Emone si uccide sul cadavere di Antigone. ...
Leggi Tutto
Filosofo greco (Samo 341 - Atene 270 a. C.). Fondatore di una delle più importanti scuole filosofiche dell'età ellenistica, detta il "Giardino" (perché aveva sede in un giardino attiguo alla sua casa). [...] di circa 9 libri (erano in tutto 37) del Περὶ ϕύσεως, tre lettere che ne riassumono la dottrina (a Erodoto, Meneceo e Pitocle), le Kύριαι δόξαι ("Massime capitali"), tarda raccolta di massime, uno gnomologio e frammenti di varia ampiezza. Nel suo ...
Leggi Tutto
COSTOLI, Aristodemo
Carol Bradley
Nacque a Firenze il 6 sett. 1803 da Francesco e dalla volterrana Anna Masoni.
Il padre Francesco, figlio di Gaetano, fiorentino, pittore in scagliola, fu impiegato [...] è difficile precisarne le vie. Il mercante di Londra Angiolo Gatti dovette dargli, oltre a quella, già citata, per il Meneceo, altre commissioni, così come ad altri scultori, tanto che il C. propose, a riconoscimento di ciò, che l'Accademia nominasse ...
Leggi Tutto
FILOSTRATO (Φιλόστρατος)
P. E. Arias
Quattro sono i retori conosciuti sotto questo nome (Suda, s. v. Φιλόστρατος). Il primo è il più antico, nato nel 150 d. C., autore per alcuni dell'opera Νέρων che [...] dei quadri esposti in un portico dell'edificio. L'autore descrive scene di argomento mitologico (lo Scamandro incendiato, Meneceo, Eroti, Memnone, Anfione, Fetonte, Semele, Arianna, Pasifae, Ippodamia, Menadi, i Tirreni e l'agguato a Dioniso, Satiri ...
Leggi Tutto
saggezza
Capacità di seguire la ragione nel comportamento e nei giudizi; equilibrata prudenza nel distinguere il bene e il male, nel valutare le situazioni e nel decidere, nel parlare e nell’agire. A [...] la concezione della s. affermatasi nelle filosofie ellenistiche, che ne rivendicano la superiorità sulla stessa filosofia (Epicuro, Lettera a Meneceo, 132: «La s. è il massimo bene ed il principio di tutte queste cose. Per questo motivo la s ...
Leggi Tutto
morte
Dal punto di vista biologico, la m. si può considerare come l’estinzione dell’individualità corporea, non tanto dei singoli elementi che la compongono, quanto delle necessarie correlazioni tra [...] come osservava Epicuro, «quando ci siamo noi, la morte non c’è; e quando c’è la morte, noi non ci siamo» (Lettera a Meneceo, 125). Essa è «un nulla per noi, e non ci tocca per nulla» (Lucrezio, De rerum natura, III), o come afferma Wittgenstein: «La ...
Leggi Tutto
La fisionomia storica dell'opera di Aristotele si è nell'ultimo quindicennio venuta notevolmente modificando, grazie ai risultati degli studî diretti a ricostruire il processo della sua formazione spirituale. [...] una risposta, che un mediocre isocrateo volle dare al Protreptico aristotelico; mentre, dall'altro, gli argomenti della Lettera a Meneceo di Epicuro s'interpretano nel modo migliore (Bignone) quando si veda in tale scritto il nuovo protreptico che il ...
Leggi Tutto