Console nel 503 a. C., avrebbe trionfato sui Sabini. La sua fama è legata all'apologo col quale, secondo la leggenda, avrebbe convinto la plebe, che oppressa dai debiti s'era ritirata per protesta sul Monte Sacro o sull'Aventino, a rientrare in città (494 a. C.). Le membra che s'erano ribellate contro lo stomaco con danno di tutto il corpo rappresentavano, nell'apologo, i plebei in lotta con i patrizî, ...
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Il nome di Egitto, con cui già i Greci e i Romani designarono la regione del Basso Nilo, e che è divenuta la denominazione comune del paese, è tratto da quello dell'antica città di Menfi, reso in babilonese [...] una. È la lite tra corpo e testa intorno alla loro importanza, che richiama il famoso apologo di MenenioAgrippa.
Parte importantissima nell'educazione egiziana è stata la letteratura sapienziale, la quale conteneva gli ammaestramenti (śbq̂'je) che ...
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Questo tipo di racconto fantasticodidascalico, rispondente al bisogno umano di racchiudere entro una cornice narrativa, ove esseri razionali e irrazionali si muovono su un medesimo piano, una verità morale [...] molto tempo prima, all'inizio della repubblica, l'apologo famoso delle membra e dello stomaco era uscito dalla bocca di MenenioAgrippa. Il quale, dice Livio (II, 32), parlò prisco illo dicendi et horrido modo, iniziando così: tempore quo in homine ...
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FEA, Carlo
Ronald T. Ridley
Figlio di Giuseppe e di Margherita Guarini, nacque a Pigna, allora nella contea di Nizza (oggi in prov. di Imperia), il 4 giugno 1753 (la data esatta è in d'Ossat, che pubblica [...] concepito come un complesso unico (opinione sulla quale si tende ancora a concordare) e il suo autore era stato MenenioAgrippa (a partire dagli anni '90 dell'Ottocento, però, il Pantheon, nella sua versione attuale, è stato riconosciuto come opera ...
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Livio, Tito
Mario Mazza
Storico latino, nato a Padova nel 59 a.C. e morto nel 17 d.C. Dei suoi 142 libri Ab urbe condita, soltanto 35 (I-X, XXI-XL, XL-XLV con lacune) «da la malignità de’ tempi non [...] sopprimere i consoli, ma si sottrae al servizio delle armi rifugiandosi sul Monte Sacro. A risolvere la situazione provvede MenenioAgrippa, uomo facondo e caro alla plebe quod inde oriundus erat, con il famoso apologo della necessaria armonia tra le ...
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GUIDI, Alessandro
Luigi Matt
Nacque a Pavia il 14 giugno 1650 da Bernardo e Maddalena Figarolla. Fu battezzato il giorno stesso della nascita, con i nomi di Carlo Alessandro, ma per sua stessa volontà [...] 1695) sono otto discorsi che si fingono pronunciati da personaggi illustri, antichi e moderni (Carlo Stuart, Rosmunda, Carlo V, MenenioAgrippa, Tommaso Moro, Temistocle), o a loro rivolti (è il caso dei pensieri diretti da una nobildonna a Francesco ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni di Salisbury e la concezione del potere nell'alto Medioevo
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Composto nella [...] – detta organicistica – che aveva già alle spalle una lunga tradizione (risalente almeno al celebre apologo di MenenioAgrippa narrato da Tito Livio) e che, proprio grazie allo scritto di Giovanni, avrebbe conosciuto una straordinaria fortuna ...
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Dal Medioevo al primo Rinascimento: l'architettura
Ennio Concina
Vincat Athenas maritimo
terrestri Lacedemonem imperio
fide Carthaginenses
concordia ordinum Romanos
religione in Deum omnes pene populos [...] Insomma, abbandonato il saio dei battuti, anche le Scuole intendono ostentare il linguaggio latino dell'apologo liviano di MenenioAgrippa.
Al di là delle semplici questioni funzionali, è stato osservato come tale ondata di rinnovamenti non abbia ...
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Divisione del lavoro
Michele Salvati
Introduzione
La vastissima area tematica che si riferisce alla divisione del lavoro contiene alcuni dei problemi fondanti delle due maggiori discipline scientifiche [...] poche citazioni precedenti, potrebbe osservare che la visione di Durkheim non è poi molto diversa dall'apologo di MenenioAgrippa; e non occorre essere malevoli per rimpiangere la robustezza e il realismo delle analisi marxiane sulla divisione del ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] resto reso del tutto chiaro dietro il sottile velo metaforico dell’intercenale Templum, una variante dell’apologo di MenenioAgrippa dove le proletarie pietre di fondazione del tempio, insorte per l’eccessivo carico dell’edificio sacro gravante sulle ...
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apologo
apòlogo s. m. [dal lat. apolŏgus, gr. ἀπόλογος «racconto»] (pl. -ghi). – Tipo di favola caratterizzato da uno spiccato senso allegorico e morale: l’a. dello stomaco e delle membra, quello con cui Menenio Agrippa avrebbe convinto i...
secessione
secessióne s. f. [dal lat. secessio -onis, der. di secedĕre «allontanarsi, separarsi», comp. di se- (pref. indicante separazione) e cedĕre «allontanarsi, andarsene»]. – 1. Separazione, distacco di una parte o di un gruppo dall’unità...