Elemento chimico caratterizzato da alto potere riflettente, opacità alla luce, buona conduttività termica ed elettrica (quest’ultima decrescente al crescere della temperatura), duttilità spesso elevata, [...] uso liturgico e domestico.
La lavorazione diretta, a freddo, dei m. può essere condotta per martellamento o per sbalzo della lamina metallica. Lo sbalzo è eseguito battendo con un piccolo martello sul rovescio di lamine di m., come il bronzo, o di m ...
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. Col nome di metalli antifrizione si distingue nella tecnica una serie di leghe binarie e ternarie, qualche volta quaternarie, nelle quali predominano lo stagno ed il piombo: gli altri costituenti sono, [...] piccole quantità di piombo; 2) leghe a base di piombo con percentuali più o meno grandi di stagno; 3) leghe di piombo e metalli alcalini terrosi.
Leghe a base di stagno. - Sono, come si è detto, le migliori, ma anche le più costose in conseguenza del ...
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Metalli del primo gruppo del sistema periodico (litio, sodio, potassio, rubidio e cesio); elettropositivi, reagiscono facilmente e violentemente con l’acqua sviluppando idrogeno e dando idrossidi basici. [...] Non si trovano liberi in natura ma sotto forma di composti; la reattività cresce gradualmente passando dagli elementi a minore a quelli a maggiore massa atomica ...
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. I metalli, i loro ossidi, i loro idrati, taluni sali insolubili possono essere divisi in particelle tanto fini da restare in sospensione in acqua o altro liquido per un tempo lungo e in certe condizioni [...] totale dei granuli contenuti in 1 mmc. d'or0 colloidale può essere di 625 metri quadrati. Poiché il peso del metallo contenuto in questo millimetro cubo è di 5 centomilionesimi di grammo, si vede come la superficie totale dei granuli sia enorme ...
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METALLI preziosi
Marco FANNO
Filippo PESTALOZZA
Sono questi, per indicare soltanto i più importanti, l'oro, l'argento e il platino. Ma nella presente voce, in cui dobbiamo occuparci di essi esclusivamente [...] , tra il 60 e il 73% della produzione totale e per l'oro, tra il 40 e il 27%. Il rapporto tra il valore dei due metalli, pure variando, subisce mutamenti relativamente poco rilevanti. Esso è di 1 a 10,75 nel 1500; sale a 1 a 14,50 nel 1650; e si ...
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metalli leggeri
metalli leggèri locuz. sost. m. pl. – Denominazione di alcuni metalli e leghe metalliche di interesse tecnologico aventi densità molto inferiore rispetto a quella delle leghe ferrose [...] caratteristiche si ripercuote sulle potenzialità di impiego e sulle tecnologie di trasformazione. Nessun altro materiale metallico possiede la medesima flessibilità tecnologica delle leghe di alluminio, che possono essere laminate, estruse, forgiate ...
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I metalli leggeri
Franco Bonollo
Gian Paolo Cammarota
L’appellativo leggero, riferito a un metallo o a una lega, è vincolato a un valore di densità ben inferiore rispetto a quello delle leghe ferrose [...] e dell’ingegneria nel 21° secolo.
Il magnesio e le sue leghe
Il magnesio (Mg) è il più leggero dei materiali metallici strutturali ed è l’ottavo elemento più abbondante sulla crosta terrestre (ne costituisce circa il 2,5%). La sua elevata reattività ...
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Elementi bivalenti calcio, magnesio, stronzio, bario (e radio), che sono rubricati come appartenenti al secondo gruppo del sistema periodico perché i loro ossidi presentano reazione alcalina e perché non si alterano con il calore (proprietà delle ‘terre’ secondo gli antichi chimici) ...
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Anglonormanna, Arte. Metalli lavorati
M. Campbell
METALLI LAVORATI
L'arte della lavorazione dei metalli nel periodo della dominazione normanna dell'Inghilterra non conobbe grandi mutamenti tecnici [...] . Lo smalto veniva poi posto in queste cavità, spesso con diversi colori in un unico campo.
Ben pochi oggetti in metallo del periodo romanico sono sopravvissuti alle vicissitudini della Riforma inglese nel sec. 16° e allo zelo dei puritani nel 17 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Miniere e metalli a Roma
Antonio Clericuzio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’estrazione e lavorazione dei metalli è la principale attività [...] partire dal I secolo a.C. la maggior quantità di metalli del mondo romano proviene dalla penisola iberica, in particolare dalle Capua. Nel nord il più importante centro di lavorazione dei metalli è Aquileia, dove si lavorano il ferro del Norico, l ...
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metallico
metàllico agg. [dal lat. metallĭcus, gr. μεταλλικός] (pl. m. -ci). – 1. Di metallo, del metallo; fatto di metallo o costituito di più metalli: materiali m. (detti anche prodotti metallurgici), distinti in ferrosi (ghisa, acciai)...
metallista
agg. e s. m. e f. [der. di metallo1] (pl. m. -i). – Relativo al metallo; è termine esclusivo del linguaggio econ., nella locuz. teoria m., sinon. di teoria metallica della moneta (v. metallico), e, come sost., per indicare i sostenitori...