Musicista (Berlino 1791 - Parigi 1864). Ancora ragazzo mutò il suo originario nome di Jakob Liebmann Beer in quello sotto il quale è oggi conosciuto. Studiò il pianoforte con F. Lauska e M. Clementi, e si presentò quale concertista a Berlino nel 1800. Nella composizione fu allievo di A. Weber e G. J. Vogler. Esordì come compositore a Berlino con l'oratorio Dio e la natura (1811) e a Monaco con l'opera ...
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Opera lirica (postuma, 1865) in cinque atti del musicista J. Meyerbeer (1791-1864) su libretto di A.-E. Scribe (1791-1861), appartenente alla serie delle sue opere francesi. ...
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Astronomo (Berlino 1797 - ivi 1850), fratello di Michael e del compositore Jakob B. (Meyerbeer); gli si debbono importanti osservazioni della Luna (Mappa selenographica, 1834-36) e di Marte. ...
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Scrittore (Berlino 1800 - Monaco 1833), fratello di Wilhelm e del musicista Jakob B. (Meyerbeer), esordì giovanissimo con la tragedia Klytämnestra (1819). Seguì l'atto unico Paria (1826), ispirato a sensi [...] di liberale tolleranza e umanitarî, come il dramma Struensee (1829), musicato dal fratello. Meno felice è la tragedia d'argomento moderno Schwert und Hand (1831) ...
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Soprano (Firenze 1871 - Roma 1940), sorella di Eva. Esordì nel 1890 a Firenze nell'Africana di J. Meyerbeer, dando inizio a una fortunata carriera internazionale, che la portò a esibirsi dapprima in Europa [...] e poi soprattutto in Sudamerica e negli USA, dove acquistò vasta popolarità grazie al suo stile vocale altamente virtuosistico. Fu una delle più grandi interpreti del repertorio lirico-leggero ...
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Scrittore tedesco nato a Berlino nel 1800, morto a Monaco nel 1833. Fratello del musicista Meyerbeer, viene ricordato fra i poeti drammatici del primo 800, col gruppo di Grabbe e Büchner. Suscitò grandi [...] speranze, ma la morte precoce impedì lo sviluppo delle sue possibilità artistiche. Cominciò giovanissimo con una tragedia Klytämnestra (1819), cui seguirono Die Bräute von Arragonien. Si affermò con il ...
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Cantante (Firenze 1833 - ivi 1888). Fu tra i più acclamati tenori del tempo, in un repertorio basato sulle opere di J. Meyerbeer (aveva esordito nel 1866 con l'Africana), di S. Mercadante e specialmente [...] di G. Verdi (fu nei teatri italiani il primo Radames). Cantò però anche nel Lohengrin di R. Wagner e in opere di altri maestri ...
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ROMANI, Pietro
Saverio Lamacchia
– Nacque a Roma il 29 maggio 1791 da Gaetano e da Antonia Basile.
Come compositore d’opere esordì il 26 dicembre 1816 con Il qui pro quo, dramma buffo di Gaetano Gasbarri, [...] sillabici che oggi dicono declamati» (Casamorata, 1877, pp. 261 s.).
Morì a Firenze l’11 gennaio 1877. Dalla citata lettera a Meyerbeer del 28 dicembre 1852 si ha notizia di una figlia amante della musica e cultrice della lingua tedesca.
Fonti e Bibl ...
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Soprano (Amburgo 1831 - Londra 1877); esordì all'Opera di Amburgo (1849); cantò poi con successo a Francoforte, a Vienna, a Parigi, in America e soprattutto a Londra. Fu ottima interprete di Donizetti, [...] Weber e Meyerbeer. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con il termine grand-opéra si indica comunemente un genere operistico nato in Francia [...] .
Su questo meccanismo ben oliato Scribe costruisce i libretti di un centinaio di opere, tra le quali tutti i grands-opéras di Meyerbeer e le già citate La dame blanche, La muta di Portici, La juive e i Vespri siciliani.
La fortuna del grand-opéra ...
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opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...