Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le migrazionibarbariche e la fine dell'impero romano d'Occidente
Massimo Pontesilli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le migrazionibarbariche [...] confinanti tra il II e il IV secolo, la grande migrazione parte nel 375 dalla regione danubiana, e nel giro di indisturbati in Gallia: unici a difendere il limes sono altri barbari foederati, i Franchi, perché Stilicone non può sguarnire di truppe ...
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Regione storica dell’Italia nord-orientale (dal nome latino di Cividale, Forum Iulii). Ampia circa 8000 km2, è limitata a O dal fiume Livenza e a E dal Timavo. Attualmente ricade per la massima parte nella [...] che divenne centro di civiltà per tutta la regione e, nella prima metà del 3° sec., sede episcopale. Con le migrazionibarbariche, a capo della regione friulana si pose Forum Iulii (Cividale), divenuto una fortezza chiave, ma ogni difesa fu spazzata ...
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Regione storica sul Mare del Nord, dallo IJssel meer fino a Hojer nello Jylland, abitata in antico dai Frisi o Frisoni. Si distinguono una Frisia occidentale fra l’IJssel meer e il Dollard, una Frisia [...] Costanzo I ricacciò una loro invasione. Sebbene pressati dai Franchi, riuscirono a mantenere le loro sedi durante le migrazionibarbariche. Nel 7° sec. si iniziò la loro conversione al cattolicesimo.
La legge dei Frisi appartiene al gruppo sassone ...
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(gr. Σκύϑαι) Popolazione originaria delle steppe settentrionali dell’Asia centrale, organizzata in tribù nomadi (allevatori), seminomadi e sedentarie, cui Erodoto dedica parte del IV libro delle Storie. [...] la guida di Sciluro e di suo figlio Palaco; poi si divisero in vari nuclei isolati sino all’età delle grandi migrazionibarbariche. Furono abili nell’arte della lavorazione dei metalli, in particolare dell’oro, in cui si riconoscono influenze greche ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] segnala con ogni evidenza l’arrivo in I. di più migrazioni (2°-1° millennio a.C.), non particolarmente ricche di anni, si conservò stabile anche per il seguito. Le incursioni barbariche e le fasi di predominanza politica dell’uno o dell’altro ...
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OLANDA
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jan-Pieter Marie LAURENS de VRIES
Pino FORTINI
Adriano H. LUIJDJENS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Carlo TAGLIAVINI
Gerard [...] dolce e l'entomofauna con specie però comuni alla fauna centro-europea.
Etnografia e folklore. - Dopo il periodo delle migrazionibarbariche si trovano nei Paesi Bassi tre tribù germaniche: i Frisoni, i Sassoni e i Franchi. Già gli autori classici ...
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LONGOBARDI
Augusto LIZIER
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
. I Longobardi - o Langobardi - secondo tradizioni e leggende narrate dal loro storico Paolo di Warnefrido forse anche su fonti gotiche e reminiscenze [...] dallo stato di civiltà primitiva. Le frequenti migrazioni, il perenne stato di guerra, come storici, VIII, p. 272 segg.); C. Balbo, Storia d'Italia sotto i barbari, Firenze 1856; F. Dahn, Storia delle origini dei popoli Germanici e Romanici (trad ...
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RENO
K. van der Ploeg
Fiume dell'Europa centro-occidentale di grande importanza storica, politica ed economica. Il R. nasce nelle Alpi svizzere, attraversa quindi diversi stati (Svizzera, Lichtenstein, [...] articolate strutture urbane di epoca romana riuscirono per lo più a conservarsi durante il precario periodo delle migrazionibarbariche, finché la relativa stabilità conseguita sotto i Merovingi non produsse una nuova fase di fioritura, inizialmente ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I traffici marittimi tra Evo antico e Medioevo
Maria Elisa Soldani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Negli ultimi secoli della tarda antichità [...] e dell’economia del mondo occidentale. Intorno alla fine del VI secolo e fino al IX, quando la situazione delle migrazionibarbariche si stabilizza e si placa anche la pirateria, le comunicazioni e l’economia del Nord conoscono una loro prima fase ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione alla storia dell'Alto Medioevo
Laura Barletta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Si pongono questioni non da poco nel ripercorrere [...] sono interessate da incontri via via più sporadici.
La stessa separazione fra Oriente e Occidente, conseguente alle migrazionibarbariche, alle spedizioni islamiche, alla separazione e al primato della Chiesa di Roma rispetto a quelle orientali, alla ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
migrare
v. intr. [dal lat. migrare] (aus. essere). – Lasciare il luogo di origine per stanziarsi, anche solo temporaneamente, altrove. È più generico di emigrare (di cui non ha i sign. specifici), e si dice sia di masse umane e di gruppi etnici...