mishnāh Termine ebraico («ripetizione, studio, insegnamento») che designa sia la dottrina tradizionale giudaica post-biblica e il suo studio sia la formulazione di una singola norma giuridica e le raccolte [...] di tali norme.
M. è anche la raccolta per eccellenza, che ha per autore Giuda il Santo ...
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tannaiti Dottori ebrei dell’epoca della Mishnāh, dal principio del 1° sec. d.C. all’inizio del 3°. Svolsero e trasmisero oralmente la dottrina tradizionale ebraica, quale era venuta costituendosi dopo [...] l’esilio babilonese. Esplicarono la loro attività principalmente a Gerusalemme e dopo il 70 a Iamnia; più tardi si trasferirono dalla Giudea nella Galilea, dove alla fine si fissarono in Tiberiade. Portavano ...
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Uno dei trattati della Mishnāh (IV ordine, fine). A differenza di tutti gli altri trattati mishnici, i quali hanno un contenuto legale (rituale o giuridico), il trattato Ābōt ha un contenuto etico. È una [...] commenti (oltre cinquanta), e le traduzioni in tutte le lingue.
Il trattato Ābōt si trova in tutti i mss. della Mishnāh e del Maḥzōr (Ciclo della liturgia sinagogale). Edizione principe (col comm. di Maimonide): Soncino 1484; poi in tutte le edizioni ...
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(aramaico Ạmōrē) Nome dato ai dottori talmudici dell’epoca posteriore alla redazione della Mishnāh, che ebbero scuole in Palestina dal 3° sec. al 5° (Tiberiade, Seffori e Cesarea) e in Babilonia dal 3° [...] Nĕhardĕ‛ā, Surā, Pumbĕdītā, Māhuzā). Ne sono noti circa 2000, distinti in 7 generazioni. Si proponevano di spiegare la Mishnāh, di determinarne le fonti, di risolverne le contraddizioni interne e di stabilire le norme per i casi nuovi non contemplati ...
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Dottore ebreo (sec. 2º d. C.), tannaita, il cui nome è citato spesso nella Mishnāh. Gli sono stati attribuiti scritti apocalittici e mistici, tra i quali l'opera cabalistica Zōhar. ...
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tanya Termine tecnico del Talmūd che introduce la citazione di un insegnamento tannaitico non compreso nella Mishnāh.
Nome di due opere rabbiniche: il T. rabbati («grande t.»), opera giuridica del romano [...] Yeḥiel di Yequtiel ‛Anaw, della fine del 13° sec., e il T., o Liqqūtī Anarin, opera mistica e morale di Schneur Zalman di Liadi, del 1797 ...
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Tōsephtā Raccolta di norme giuridiche e dottrinali ebraiche dei tannaiti (➔). Nata almeno inizialmente come un complemento alla mishnāh, nella sua redazione definitiva contiene anche materiale successivo. ...
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Pirq ē Āb ōt Nella letteratura giudaica, uno dei trattati («massime dei Padri») del 4° ordine della Mishnāh, che si distingue da tutti gli altri dell’opera, di tipo legale, per il suo contenuto etico. [...] Raccolta di massime morali, religiose e sociali, condensa l’insegnamento morale dei principali rabbini (i «Padri») per un periodo di circa 5 secoli fino alla fine del 2° sec. d.C ...
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Talmūd Titolo («studio») di due opere analoghe, che hanno per oggetto lo studio della dottrina tradizionale giudaica post-biblica (Mishnāh). Più importante è il T. babilonese (T. bablī o Talmūdā dĕ-Bābel [...] orale degli Amorei, babilonesi e palestinesi, che dal 3° al 5° sec. d.C. si applicarono allo studio della Mishnāh e delle tradizioni tannaitiche che in questa non erano state raccolte, commentandone e illustrandone le norme. La parte essenziale e più ...
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Dottore ebreo, scolaro di Yĕhūdāh ha-Nāsī. Compose sotto il titolo di Tōseftā una raccolta di hălākōt, analoga alla Mishnāh del suo maestro. La sua opera però non fu riconosciuta come canonica. ...
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mishnah
mishnāh ‹mišnàah› s. f., ebr. (propr. «ripetizione, studio, insegnamento»; anche adattato in ital. in misnà). – Termine che designa: la dottrina tradizionale giudaica post-biblica, quale si venne svolgendo nei primi secoli dell’èra...
amoraico
amoràico agg. (pl. m. -ci). – Degli Amorèi, i dottori talmudici babilonesi e palestinesi, che dal 3° al 5° secolo d. C. si dedicarono allo studio della tradizione giuridica giudaica postbiblica (cioè della mishnāh): l’insegnamento...