Leisen, Mitchell
Ermelinda Campani
Regista cinematografico statunitense, nato a Menominee (Michigan) il 6 ottobre 1898 e morto a Woodland Hills (California) il 28 ottobre 1972. Fu uno degli autori più [...] quanto attenti alla complessità e alle sfumature piscologiche dei personaggi, può considerarsi conclusa nella seconda metà degli anni Cinquanta.
Bibliografia
D. Chierichetti, Hollywood director: the career of MitchellLeisen, New York 1973. ...
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Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] addirittura al ruolo tradizionalmente passivo di sex object (come Ray Milland o Fred MacMurray nelle c. copertamente omosessuali di MitchellLeisen). Per lo più, la c. americana classica si basa comunque su conflitti legati al tema della coppia: ex ...
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Colore
Vieri Razzini
Il colore nel cinema
Prima ancora della nascita ufficiale del cinema, fin dalle primissime pellicole di Thomas A. Edison destinate ai cinetoscopi, si delineò l'esigenza di colorare [...] sogni e derive psicoanalitiche (in questo campo va almeno ricordato Lady in the dark, 1944, Le schiave della città, di MitchellLeisen, affascinante tentativo di evocare i colori del sogno). Da Meet me in St. Louis (1944; Incontriamoci a Saint Louis ...
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Moda
Sofia Gnoli
Il rapporto tra moda e cinema
Fin dai suoi albori il cinema è stato strettamente connesso con la m.: in un film, infatti, l'abbigliamento riveste un ruolo fondamentale, dal momento [...] (1935) di William A. Seiter, Mannequin (1937; La donna che voglio) di Frank Borzage, Artists and models abroad (1938) di MitchellLeisen; ha continuato nel dopoguerra con i già citati Le ragazze di piazza di Spagna e Funny face, con Designing woman ...
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Dietrich, Marlene (propr. Marie Magdalene)
Marzia G. Lea Pacella
Attrice teatrale e cinematografica tedesca, naturalizzata statunitense nel 1939, nata a Schöneberg il 27 dicembre 1901 e morta a Parigi [...] ) di René Clair e Manpower (1941; Fulminati) di Raoul Walsh, The lady is willing (1942; La signora acconsente) di MitchellLeisen e Kismet (1944) di William Dieterle, in cui la D., sottoposta a un trucco complicato e nocivo, recitò danzando con il ...
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Wilder, Billy (propr. Samuel)
Leonardo Gandini
Regista e sceneggiatore cinematografico austriaco, di famiglia ebrea, naturalizzato statunitense, nato a Sucha, nella Galizia austroungarica (od. Polonia) [...] dell'epoca classica: negli anni Trenta furono autori di alcune commedie dirette da Ernst Lubitsch, Howard Hawks e MitchellLeisen, mentre nel decennio successivo firmarono i copioni dei primi film di W. regista. Quest'ultimo, infatti, stanco delle ...
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Boyer, Charles
Monica Trecca
Attore cinematografico e teatrale francese, nato a Figeac (Lot) il 28 agosto 1899 e morto a Phoenix (Arizona) il 26 agosto 1978. Con Maurice Chevalier fu l'altro attore [...] il suo fascino pur di ottenere la cittadinanza statunitense in Hold back the dawn (1941; La porta d'oro) di MitchellLeisen. B., che contemporaneamente stava dedicando ogni energia a favorire le relazioni tra il suo Paese adottivo e quello d'origine ...
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March, Fredric
Simone Emiliani
Nome d'arte di Frederick Ernest McIntyre Bickel, attore cinematografico statunitense, nato a Racine (Wisconsin) il 31 agosto 1897 e morto a Los Angeles il 14 aprile 1975. [...] Morte che, scesa sulla terra, s'innamora di una ragazza in Death takes a holiday (1934; La morte in vacanza) di MitchellLeisen. Nel 1936 venne diretto da Hawks in The road to glory (Le vie della gloria), dove impersona un tenente che si innamora ...
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Anderson, Maxwell
Marzia G. Lea Pacella
Drammaturgo e sceneggiatore statunitense, nato ad Atlantic (Pennsylvania) il 15 dicembre 1888 e morto a Stamford (Connecticut) il 28 febbraio 1959. Testimone [...] stesso anno collaborò con G. Lehman alla sceneggiatura di Death takes a holiday (1934; La morte in vacanza) di MitchellLeisen, una fantasia romantica e fiabesca, tratta da una commedia di successo di Alberto Casella, ripresa poi nel 1998, da Bo ...
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Fontaine, Joan
Anton Giulio Mancino
Nome d'arte di Joan de Beauvoir de Havilland, attrice cinematografica e teatrale inglese, naturalizzata statunitense nel 1943, nata a Tokyo il 22 ottobre 1917. Avviatasi [...] William Dieterle, in coppia con Joseph Cotten, e Darling, how could you! (1951; La mia donna è un angelo) di MitchellLeisen; nel melodrammatico Something to live for (1952; Perdonami se ho peccato), in cui tornò a lavorare con Stevens; in Beyond a ...
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