(o Khalkha) Società mongola delle steppe del Gobi. Sono allevatori seminomadi di cavalli, cammelli, ovini e bovini, convertiti al buddhismo dal 13° secolo. ...
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Dinastia mongola che regnò nei secc. 13º-14º nella Persia e nella Mesopotamia, e anche su parte dell'Asia Minore e delle regioni caucasiche. Fu fondata da Hūlāgū, nipote di Gènghiz khān, e si intitolò [...] degli Īlkhān (sovrani provinciali) in formale riconoscimento dell'alta sovranità del Gran khān regnante in Mongolia e poi in Cina. Con la morte del sultano Abū Sa῾īd nel 1335, si estinse la linea diretta degli I., che continuarono a regnare con ...
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(russo Burjaty), Repubblica autonoma dei Situata nella Siberia orientale è una delle suddivisioni amministrative della Russia (351.300 km2 con 969.000 ab. nel 2005). Capitale e centro commerciale più importante [...] industrie meccaniche sono ubicate nella capitale. La popolazione è costituita da Russi e Buriati, gruppo di origine mongola e religione lamaistica (circa 400.000 individui), tradizionalmente dedito all’allevamento. I dialetti buriati formano uno dei ...
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. Popolazione mongola insediata in passato nel Turkestan orientale e di recente spintasi anche nelle provincie occidentali della Cina, dove ha adottato usi, costumi e lingua cinese, conservando però la [...] fede musulmana. Somaticamente vanno considerati come Turchi mongolizzati. Più forti e coraggiosi dei Cinesi, furono sempre ricercati come mercenarî nelle provincie orientali dell'Impero cinese, dove poi ...
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Jalairidi
Dinastia mongola musulmana che regnò in Iraq e nell’Iran occidentale dal 1336 al 1411, subentrando al dominio degli Ilkhan. I J. furono spodestati dall’avanzata dell’orda mongola di Tamerlano, [...] quindi, dopo aver ripreso possesso di una parte dei loro domini alla morte di questi, furono definitivamente annientati nello scontro con i Qara Qoyunlu ...
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Yuan
Dinastia mongola che regnò sulla Cina dal 1271 al 1368. La sua capitale fu Khanbaliq, l’odierna Pechino. L’iniziatore della dinastia degli Y. fu Qubilay Khan, nipote del grande condottiero mongolo [...] Genghiz Khan, che riunificò il grande Paese asiatico e cercò stabilire il suo potere sull’area inglobata nel «sistema del tributo» cinese ...
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zungari
Popolazione mongola occidentale (in mongolo classico je’un-yar, «mano sinistra»). Nel 15° sec. gli z. facevano parte, col nome di coros, della confederazione degli oirati. Dissoltasi la confederazione, [...] per un certo tempo l’egemonia in Asia centrale agli imperatori mancesi di Cina; ma sconfitti, dovettero abbandonare la Mongolia vera e propria alla sovranità dei Qing (1696). Con Cewang Arabtan (1697-1727), nipote di Galdan, ristabilirono la loro ...
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gorkha
(o gurkha) Popolazione tibeto-mongola di lingua neoindiana diffusa in Nepal e lungo le pendici dell’Himalaya. Secondo la leggenda, i discendenti del rajput Bappa avrebbero fondato in Nepal un [...] principato con capitale Gorkha, che nel 16° sec. passò sotto il controllo della dinastia Shah, la quale nel 1768-69 unificò il Nepal. Da allora il termine g. (o gorkhali) è divenuto sinonimo di nepalese; ...
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mongolico
mongòlico agg. (pl. m. -ci). – 1. Proprio della Mongòlia, vasta regione geografica dell’Asia centrale; che riguarda la Mongolia o i Mongoli: popolazioni m. (o mongole); storia, civiltà mongolica. In antropologia fisica, razza m....
mongolismo
s. m. [der. di mongolo]. – Denominazione, ormai disusata in campo scientifico e avvertita come offensiva, di un’anomalia congenita detta in termini specialistici trisomia 21 e più nota come sindrome di Down ‹dàun› (dal nome del...