Mordret
Figlio di una sorella di Artù e, secondo certe redazioni, incestuosamente nato da Artù stesso; da questi lasciato a guardia del suo regno, tentò d'impadronirsene, spinto anche dalla passione [...] per Ginevra. Venuto a battaglia con Artù, rimase da lui ucciso, dopo averlo ferito a morte. La vicenda è narrata nella Mort Artu, e la conclusione di essa è icasticamente rievocata da D. in If XXXII 61-62: ...
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Artù
Daniela Branc
Re leggendario, da cui prende nome il ciclo bretone o, appunto, arturiano, della letteratura romanzesca dedicata alle avventure dei cavalieri della Tavola Rotonda. È nominato in If [...] XXXII 62, allorché D. ricorda Mordret, nipote o, secondo altri, figlio di A., a cui fu rotto il petto e l'ombra / con esso un colpo per la man d'Artù medesimo, che in tal modo gl'impedì di realizzare il proposito di ucciderlo per sostituirglisi nel ...
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Mascheroni, Sassolo
Pietro Mazzamuto
Nobile fiorentino della famiglia de' Toschi; dannato nella Caina fra i traditori dei parenti (If XXXII 63-66). Il poeta immagina di parlare con Camicione de' Pazzi, [...] il quale, nella rapida e tragica rassegna che fa dei suoi compagni di pena, menziona il M. tra coloro che, come Mordret e Vanni de' Cancellieri, avevano commesso una colpa inferiore a quella dei due Alberti; e lo menziona anche come personaggio ...
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Caina
Emilio Bigi
Nome della prima delle quattro zone, in cui è distinto il nono cerchio dell'Inferno dantesco (If V 107 [dove la variante Cain, attestata da alcuni codici, risulta evidentemente dalla [...] anteriore o contemporanea a quella di D.; e che, almeno in buona parte (certamente i due conti di Mangona, Mordret, Camicione de' Pazzi), furono mossi all'uccisione proditoria dei loro congiunti da ragioni politiche. Forse anche per questa ragione ...
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romanzi arturiani
Daniela Branca Delcorno
. I diversi romanzi narranti le vicende cavalleresche e amorose dei cavalieri della Tavola Rotonda presieduta da re Artù, furono probabilmente noti a D. nel [...] - E. Levi, Lo Steri di Palermo e le sue pitture, Milano, s.d.).
Al romanzo Mort Artu rinviano la perifrasi relativa a Mordret (If XXXII 61-62) e il ricordo della conversione a vita religiosa di Lancillotto, là dove - Cv IV XXVIII 7-8 - si sottolinea ...
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Pazzi, Camicione (Camiscion) de'
Giorgio Petrocchi
Uberto (o Alberto) Camicione de' P. di Valdarno (v.), ghibellini. Non abbiamo notizie dirette che lo riguardino; in un documento (cfr. Davidsohn, Forschungen [...] e che cozzano il capo l'un con l'altra (Alessandro e Napoleone degli Alberti), e indica altri dannati, Mordret, Focaccia, Sassolo Mascheroni, subito dopo dichiarando il proprio nome, affinché D. non abbia a farne specifica richiesta (E perché ...
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petto
Luigi Blasucci
Il termine ricorre abbastanza spesso nella Commedia, mentre presenta scarse occorrenze nelle altre opere, nel Fiore e nel Detto.
Nel suo significato fisico ha un impiego pressoché [...] (XXVIII 29); i due fratelli Alberti ‛ stringono ' i petti, sono cioè talmente vicini da avere 'l pel del capo... insieme misto (XXXII 43); Mordret è presentato come quelli a cui fu rotto il petto e l'ombra / con esso un colpo per la man d'Artù (v. 61 ...
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ombra
Federigo Tollemache
Domenico Consoli
Se prescindiamo dal caso speciale della canzone CI (Al poco giorno...), che esamineremo nel corso dell'articolo, il vocabolo ricorre assai raramente in rima [...] dalla parte di questo una spiegazione sulla natura dei corpi dei trapassati: cfr. III 26. Menzione particolare richiede If XXXII 61 non quelli [Mordret] a cui fu rotto il petto e l'ombra / con esso un colpo per la man d'Artù, dove o. si riferisce all ...
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rompere [ind. imperf. III plur. rompieno; pass. rem. III singol., in rima, rompeo]
Andrea Mariani
Nell'uso dantesco r. ha un ambito semantico molto vasto, come del resto il latino rumpo. Il verbo è [...] ad l.). Similmente, quelli a cui fu rotto il petto e l'ombra / con esso un colpo per la man d'Artù (XXXII 61) è Mordret, personaggio del romanzo di Lancillotto, e che fu da re Artù passato " per lo petto d'una lancia dall'uno lato all'altro, e... il ...
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raggio [plur. anche rai, in rima; razzo, in Rime LXV 5; raio soltanto in varianti, in Pd V 137 e X 83; cfr. Petrocchi, ad locum]
Antonietta Bufano
Una precisa definizione del termine è fornita dallo [...] già si cuopre de la costa, / sì che ' suoi raggi tu romper non fai (VI 57: si pensa all'immagine analoga, ma in senso inverso, di Mordret, a cui fu rotto il petto e l'ombra / ... per la man d'Artù, If XXXII 61-62); così ancora Pg V 5 e 26, XXVII 65 ...
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