Nanchino (cinese Nanjing) Città della Cina (2.966.047 ab. nel 2003; 4.575.000 ab. nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana), di cui è stata, in alcune fasi storiche, la capitale; capoluogo [...] mondiale il Tribunale militare internazionale per l’Estremo Oriente e il Tribunale per i crimini di guerra di Nanchino hanno condannato alla pena capitale alcuni generali giapponesi, non essendo però incriminati l'imperatore Hirohito e i membri ...
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Locuzione con cui si fa riferimento ai crimini di guerra compiuti dalle truppe nipponiche tra il dicembre 1937 e il gennaio 1938 nella città di Nanchino - all’epoca capitale della Cina -, durante la seconda [...] tra i 20.000 e gli 80.000 (da cui si fa riferimento al’eccidio anche con la definizione di Stupro di Nanchino) e uccidendo – nonostante l’istituzione nella città di una zona di sicurezza demilitarizzata a presenza occidentale - almeno 300.000 civili ...
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Missionario belga (Gand 1877 - Nanchino 1940). In Cina dal 1901, spese tutta la vita in terra di missione propugnando la necessità di entrare nell'anima popolare senza deformarla con l'europeizzazione. [...] Per questo, presa la nazionalità cinese (era noto con il nome di Lei Ming Yuan), promosse conferenze, giornali (l'Ichepao, dal 1915, seguito da altre pubblicazioni periodiche), istituti monastici locali ...
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Missionario (Douai 1577 - Nanchino 1628), gesuita (1594). Inviato in Cina (1606), nel 1612 dovette tornare in Europa per raccogliere sussidî per le missioni e soprattutto per risolvere a Roma i problemi [...] concernenti l'evangelizzazione di quel paese, ottenendo da Paolo V (1615) privilegi e autonomie per la cristianità cinese (tra cui la possibilità di celebrare la liturgia in cinese, che però non fu utilizzata). ...
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Scrittore cinese (Nanchino 1906 - Pechino 1985). Narratore, ha pubblicato i suoi primi racconti a partire dal 1928; vi descrive con forza satirica tipi e aspetti della vecchia Cina in decadenza, ottenendo [...] i risultati più brillanti nei racconti brevi. I romanzi (Guitu riji "Diario dall'inferno", 1931; Yi nian "Un anno", 1933; Zai chengshi li "Nella città", 1937) trovano i loro momenti migliori nella descrizione ...
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Jiankang
Antico nome di Nanchino. Fu così chiamata durante il periodo in cui fu capitale di varie dinastie cinesi: Jin orientali (317-420), Song (420-479), Qi meridionali (479-502), Liang (501-557) e [...] Chen (557-589). In epoca moderna fu sede del governo nazionalista di Jiang Jieshi, durante il «decennio di Nanchino» (1928-37). ...
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Scrittore cinese (Quanjiao, Anhui, 1701 - Nanchino 1754); autore del romanzo Rulin waishi ("Storia non ufficiale del mondo dei letterati", 1a ed. conosciuta 1803), in cui con brillante piglio narrativo [...] e lucida vena satirica sono illustrate le amare esperienze, in parte autobiografiche, dei letterati-funzionarî durante la dinastia mancese Qing ...
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Scrittore cinese (Qiantang, od. Hangzhou, 1716 - Nanchino 1798). Letterato e critico, raccolse una scelta di brevi, insolite narrazioni in Zi buyu ("Il Maestro [Confucio] non ne parla"; trad. it. parziale [...] Quel che il Maestro non disse, 1996) e le sue riflessioni sulla poesia nel Suiyuan shihua ("Conversazioni poetiche del giardino di Sui") ...
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Hong Xiuquan
Rivoluzionario cinese (Hua Xian, Guangdong, 1813-Nanchino 1864). Contadino, frequentò la missione battista di Canton e interpretò la Bibbia come messaggio di redenzione sociale. Si mise [...] Nel 1851 si proclamò Tianwang («re celeste»), fondando la dinastia Taiping («grande pace») e ponendo la sua capitale a Nanchino, dove resistette oltre dieci anni. Il movimento, a sfondo sociale e nazionalistico, fu domato, dopo sanguinose lotte, dall ...
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nanchino
s. m. (o nanchina s. f.) [dal nome della città cinese di Nanchino (donde veniva importato)]. – Tipo di tessuto di cotone di colore chiaro venuto di gran moda, per i pantaloni estivi, nel sec. 18°.