(o nauplius) Stadio larvale ametamerico comune alla maggior parte dei Crostacei e in modo particolare a quelli marini (Cirripedi, Decapodi, Copepodi ecc.). Hanno occhio impari in corrispondenza della placca sincipitale, 3 paia di appendici segmentate che corrispondono rispettivamente alle antennule, alle antenne e, il terzo paio, postorale, alle mandibole dell’adulto. Le 2 paia posteriori sono sempre ...
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(gr. Ναύπλιος) Argonauta. Padre di Palamede, di cui vendicò la morte facendo con falsi segnali naufragare sugli scogli dell’Eubea le navi greche di ritorno da Troia; identificato talvolta con un omonimo eroe, figlio di Posidone e della danaide Amimone ...
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(gr. Παλαμήδης) Personaggio della mitologia greca, figlio di Nauplio e di Climene, fratello di Eace e di Nausimedonte. All’inizio della guerra troiana partecipò alle ambascerie per chiedere la restituzione [...] di Elena. L’odio di Ulisse, di cui P. aveva smascherato la pazzia simulata per non andare alla guerra, fu causa della sua fine. Infatti Ulisse fece nascondere nella sua tenda una finta lettera di Priamo ...
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OIAX (Οἴαξ)
S. de Marinis
Timoniere (come dice il suo stesso nome), figlio di Nauplio e di Climene. Combattè a Troia insieme al fratello Palamede e quando questi fu ucciso ne mandò, come convenuto, la [...] notizia al padre in un modo particolare: gettò in mare dei timoni, uno dei quali almeno doveva essere trovato da Nauplio che era sempre in attesa su una nave.
La sua figura rientra poi nel ciclo di leggende relative alla casa di Agamennone. O. ...
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(gr. ᾿Αμυμώνη) Nella mitologia greca, nome di una delle Danaidi; insidiata da un satiro, fu salvata da Posidone che da lei poi ebbe il figlio Nauplio. Il mito fu trattato da Eschilo in un dramma satiresco [...] di cui restano frammenti ...
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PALAMEDE (Παλαμήδης, Palamedes)
C. Gonnelli
Eroe del ciclo troiano che però non è menzionato da Omero. È ricordato invece in molti altri autori dai ciclici in poi. Figlio di Nauplio e di Climene, o, [...] secondo altri, di Filira o di Esione, è dai più considerato proveniente da Argo, ma alcuni ricordano come sua patria l'Eubea.
È annoverato fra i discepoli di Chirone insieme ad Achille, Aiace ed Eracle. ...
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(gr. Τεύϑρας) Mitico re di Misia che, avendo ucciso un cinghiale sacro ad Artemide Ortosia, fu punito dalla dea con la perdita della ragione; fu poi perdonato per intercessione della madre. Accolse Auge [...] quando fu venduta da Nauplio e, secondo alcuni racconti, la sposò, adottando Telefo (➔), che gli successe. ...
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(gr. Τήλεϕος) Mitico figlio di Eracle e di Auge, figlia del re di Tegea, Aleo. Secondo una tradizione fu messo in un’arca con la madre e gettato in mare ma, salvatosi, fu allevato alla corte di Teutrante [...] re di Misia. Secondo un’altra versione T. nacque sul Partenio da Auge, che, data a Nauplio per essere annegata, fu invece venduta a mercanti e da questi portata in Misia a Teutrante. T., nutrito da una cerva, fu poi allevato come figlio da Corito, re ...
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Crostacei
Roberto Argano
I dominatori dell'ambiente acquatico
Gamberi, granchi, paguri, aragoste, porcellini di Sant'Antonio, lupicanti, canocchie, scampi, cicale di mare, soltanto questi sono i nomi [...] le pietre o sotto i vasi da fiore e che si appallottolano quando vengono scoperti, manca invece la fase di larva nauplio. Il fatto è che le femmine posseggono un vero e proprio marsupio sulla pancia. Dentro questo marsupio le uova rimangono protette ...
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Ordine di Crostacei Branchiopodi Fillopodi detti pulci d’acqua. Di forma tozza e tondeggiante, hanno corpo scarsamente segmentato con poche appendici, rivestito da un carapace sottile, trasparente. I [...] con una anfigonica (partenogenesi ciclica). Le uova partenogenetiche, dal guscio sottile, si sviluppano senza attraversare lo stadio di nauplio; quelle fecondate, rivestite d’un guscio spesso, sono rinchiuse in una particolare camera formata da una ...
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nauplio
nàuplio s. m. [lat. scient. nauplius, dal gr. Ναύπλιος, nome di un mitico eroe, argonauta e re dell’Eubea]. – In zoologia, tipico stadio larvale della maggior parte dei crostacei, spec. marini: è caratterizzato da un solo occhio impari...
naupliare
nauplïare agg. [der. di nauplio]. – Relativo al nauplio, che è proprio del nauplio; spec. nella locuz. occhio n., il tipico occhio impari del nauplio.