Movimento filosofico-religioso (1° sec. a.C.-2° d.C.), fiorito in Alessandria, che si ricollega ecletticamente non solo e non tanto all’antico pitagorismo quanto alle scuole platonica, aristotelica e stoica. [...] o meno determinate dell’antico pitagorismo opere che in realtà contengono concezioni proprie solo del neopitagorismo. Caratteri generali del pensiero neopitagorico, che ha un’intonazione accentuatamente religiosa, sono il radicale dualismo di mondo e ...
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NUMERI
H. Lange
Si considera n. ognuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ogni oggetto preso in considerazione, servono a indicare la [...] della tradizione dell'esegesi biblica spicca Filone di Alessandria (ca. 30 a.C.-ca. 45 d.C.), che conciliò il neopitagorismo con l'esegesi dell'Antico Testamento, così come fecero i Padri greci Clemente Alessandrino e Origene, e i loro successori ...
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Grammatico latino di Taranto (n. sec. 1º a. C. - m. 1º d. C.); cambiò il suo cognomen greco Pasicle in Pansa; scrisse un commento al poemetto Zmyrna di Cinna e fu famoso maestro di grammatica; in filosofia [...] fu seguace dei neopitagorici Sestî. ...
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Filosofo della scuola neoplatonica di Alessandria, dove insegnò dal 420 circa d. C. in poi. Il sistema di I., rifiutando le complicate gerarchie d'ipostasi plotiniane e postplotiniane, torna a una sintesi [...] ricorda quella operata dal cosiddetto medio platonismo, salvo elementi di probabile influsso cristiano. Ci restano: il commentario ai neopitagorici Versi aurei, ed estratti da un trattato Περὶ προνοίας καὶ εἱμαρμένης ("Sulla provvidenza e sul fato"). ...
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TEONE di Smirne
Guido Calogero
Matematico e filosofo greco, vissuto al tempo dell'imperatore Adriano. È uno dei rappresentanti del cosiddetto medio platonismo. La sua opera principale, e superstite [...] al Timeo platonico composto dal peripatetico Adrasto (a sua volta dipendente dall'analoga opera di Posidonio) e di una fonte neopitagorica. Parti di un'opera di T. sulla musica sono state segnalate in un codice escurialense da Ch. E. Ruelle, Rapport ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il Corpus Hermeticum
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con il nome di Corpus Hermeticum si indica una raccolta di scritti [...] quindi, la raccolta all’interno di una tradizione divina e antica; gli scritti, vari ed eterogenei, uniscono motivi platonici, neopitagorici e stoici, biblici, egiziani e gnostici.
Origine
I Greci avevano attribuito il nome di Hermes o Ermete (per i ...
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Pitagora
Pier Daniele Napolitani
Sciamano o scienziato? Taumaturgo o filosofo?
La figura del greco Pitagora – vissuto nel 6° secolo a.C. – è avvolta dalle nebbie della leggenda. Fu uno dei primi rappresentanti [...] di Pitagora
Fra storia e leggenda
Nel delineare la figura di Pitagora il problema principale sono i pitagorici e, soprattutto, i neopitagorici. Nel 2° e 3° secolo d.C. si sviluppò infatti una scuola filosofica che si rifaceva alle dottrine del ...
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È l'autore del più esteso fra i romanzi greci conservati, le Etiopiche, o meglio Storia etiopica (Αἰϑιοπικά). Il nome e la patria sono noti perché la menzione n'è inserita nelle ultime parole del libro. [...] l'opera sembra da porsi fra il 225 e il 250 d. C. Concordano con tale datazione i caratteri stilistici, gl'influssi neopitagorici e altri elementi risultanti da analisi interna. Lo storico della chiesa Socrate (V, 22, 51), nel ricordare un E. che fu ...
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Filosofo platonico eclettico, vissuto, sembra, nella seconda metà del sec. I a. C.
Oltre ad alcuni commentarî (tra cui specialmente ricordati sono quelli sul Timeo platonico e quello, assai polemico, sulle [...] nella terminologia etica (come nell'adozione del concetto di τέλος), accogliendo, in particolari problemi di metafsica, anche motivi neopitagorici.
Bibl.: G. Röper, in Philologus, VII (1852), p. 534 segg.; H. Diels, Doxographi Graeci, Berlino 1879, p ...
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Filosofo della scuola pitagorica, nato qualche decennio dopo la morte di Pitagora, verso il 470, e vissuto sino alla fine del sec. V o al principio del IV a. C. Sfuggì insieme con Liside alle persecuzioni [...] cintura di fuoco purissimo, o etere o anima o Dio. Una tale concezi0ne dell'universo fu poi largamente sviluppata dai neopitagorici, nell'età ellenistica e romana. E perciò molti critici hanno ritenuto che le opere di Filolao siano falsificazione di ...
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neopitagorico
neopitagòrico agg. e s. m. [comp. di neo- e pitagorico] (pl. m. -ci). – Relativo al neopitagorismo: scuola n., movimento n., teorie neopitagoriche. Esponente o seguace del neopitagorismo: un filosofo n., o, come sost., un n.,...
neopitagorismo s. m. [comp. di neo- e pitagorismo]. – Orientamento filosofico-religioso (1° sec. a. C
3° sec. d. C.), che si ricollega ecletticamente sia all’antico pitagorismo (con una vasta letteratura apocrifa, tra cui le Lettere e i Versi...