Movimento di pensiero sviluppatosi dalla metà del 2° sec. d.C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°). È caratterizzato dalla tendenza a rinnovare le concezioni del platonismo [...] erudita ed esegetica a quella speculativa e conciliando tale atteggiamento filosofico con la loro prevalente fede cristiana. Tra questi neoplatonici, attivi fra la metà del 3° e il principio del 6° sec., che con le loro opere latine contribuirono ...
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Filosofo neoplatonico (sec. 4º d. C.) nativo della Ionia; fu scolaro di Edesio e maestro di Giuliano l'Apostata, sul quale esercitò grande influsso, specialmente quale cultore delle arti teurgiche. Dopo [...] la morte di Giuliano, finì giustiziato nel 372 ...
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SALLUSTIO neoplatonico
Guido Calogero
Pensatore greco, fiorito intorno al 360 d. C., appartenente alla scuola neoplatonica cosiddetta di Pergamo. È superstite di lui un'operetta Sugli dei e sul mondo, [...] in Rendiconti dei Lincei, cl. sc. mor., s. 5ª, I (1892), pp. 643-64; id., Le dottrine morali e religiose di S. filosofo neoplatonico, ibid., pp. 712-27; F. Cumont, S. le philosophe, in Revue de Philol., XVI (1892), pp. 49-56; G. Muccio, Studi per un ...
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MASSIMO Neoplatonico
Guido Calogero
Filosofo neoplatonico del secolo IV d. C., maestro dell'imperatore Giuliano l'Apostata. Nato sul principio del secolo nella Ionia (probabilmente a Smirne o a Efeso), [...] fu scolaro di Edesio, che a Pergamo aveva fatto rinascere la tradizione della scuola neoplatonica di Siria. Venuto a contatto con Giuliano, esercitò su lui, intento alla restaurazione dell'antica religione e filosofia, un decisivo influsso. Morto ...
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Massimo Neoplatonico
Filosofo neoplatonico (sec. 4° d.C.). Nativo della lonia, fu allievo di Edesio e maestro di Giuliano l’Apostata, sul quale esercitò grande influsso, specialmente quale cultore delle [...] arti teurgiche. Dopo la morte di Giuliano, finì giustiziato nel 372. Tra le sue opere viene ricordato da Simplicio un commentario alle Categorie aristoteliche, che appare quasi in tutto dipendente da Alessandro ...
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Sallustio neoplatonico
Filosofo (4° sec. d.C.). Seguace della scuola neoplatonica di Pergamo, resta di lui l’operetta De diis et mundo, ispirata alle dottrine di Plotino, Porfirio e Giamblico e scritta [...] probabilmente per appoggiare Giuliano l’Apostata nella sua lotta contro il cristianesimo. Vi si rintracciano infatti spunti polemici contro la nuova religione e i motivi centrali della visione filosofico-religiosa ...
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Filosofo della scuola neoplatonica di Pergamo (sec. 4º d. C.). Resta di lui l'operetta De diis et mundo, ispirata alle dottrine di Plotino e di Porfirio e scritta probabilmente per appoggiare Giuliano [...] l'Apostata nella sua lotta contro il cristianesimo ...
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Filosofo della scuola neoplatonica di Alessandria, dove insegnò dal 420 circa d. C. in poi. Il sistema di I., rifiutando le complicate gerarchie d'ipostasi plotiniane e postplotiniane, torna a una sintesi [...] di elementi platonici, peripatetici e stoici, che ricorda quella operata dal cosiddetto medio platonismo, salvo elementi di probabile influsso cristiano. Ci restano: il commentario ai neopitagorici Versi ...
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Filosofo neoplatonico (sec. 5º d. C.), discepolo di Ierocle di Alessandria. Secondo Damascio, come il suo maestro subì l'influsso di Epitteto. ...
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neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.
neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...