Nell’antica Grecia, colui che redigeva le leggi (gr. νόμος), per lo più membro di un collegio investito di questo compito. N. sono attestati soprattutto in epigrafi di età ellenistica.
Nomoteta era l’autore [...] delle commissioni, di numero vario secondo l’epoca e la città, incaricate della revisione della legislazione vigente. Ad Atene i nomoteti erano scelti dall’assemblea popolare fra i membri dell’eliea; nel 403-402 a.C., dopo l’abbattimento dei Trenta ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Teorie dell'origine del linguaggio
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il problema di ricostruire le origini di una determinata [...] articolabile nei seguenti aspetti: (i) la creazione del linguaggio da parte dei primi uomini che hanno posto i nomi (i nomoteti); (ii) la questione se i nomi siano stati posti per natura o per convenzione; (iii) l’evoluzione diacronica delle forme ...
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ordini e leggi
Raffaele Ruggiero
Il problema della costituzione è un nodo fondamentale nella riflessione politica machiavelliana. Il ‘principe nuovo’ di M. è un principe-legislatore, capace di innovare [...] fiorentina dopo la morte di Giorgio Scali (→) e fino agli anni Venti del Quattrocento. In tale quadro spicca la figura del nomoteta:
Quando pure avviene (che avviene rade volte) che, per buona fortuna della città, surga in quella un savio, buono e ...
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1. Re di Sparta, della dinastia degli Agiadi, figlio di Dorisso. Secondo Apollodoro, regnò quando viveva Omero, tra il 920 e l'877 a. C. Pausania attribuisce ai suoi tempi la legislazione di Licurgo.
Cfr. [...] l'ostinazione di un Acrotato, che si rifiutava di perdonare agli sbandati di Megalopoli; così assolse nella sua veste di nomoteta i fuggiaschi di Leuttra, perché condannare tutti era lo stesso che proclamare la viltà di tutti gli Spartani. Non si ...
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Romolo e i re di Roma
Mario Reale
Romolo rappresenta per M. il fondatore autoctono di Roma, sebbene, ovviamente, egli abbia presente l’importante tradizione troiana (ancora Sallustio, De bello Catilinae [...] di predestinato compimento (I ii 32-34).
Infine, troviamo nei Discorsi non più Romolo supremo e decisivo nomoteta, esemplare al tempo stesso dell’autorità fondatrice e della realtà repubblicana, né legislatore incompiuto, ma figura assente dalla ...
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nomoteta
nomotèta s. m. [dal gr. νομοϑέτης, comp. di νομο- «nomo-» e tema di τίϑημι «porre»] (pl. -i). – Nell’antica Grecia, autore o emanatore di leggi, legislatore (come, per es., Solone in Atene, Licurgo in Sparta, ecc.), oppure membro...
nomotetico
nomotètico agg. [dal gr. νομοϑετικός «relativo al legislatore, al fare leggi», der. di νομοϑετέω «fare leggi, stabilire con leggi»] (pl. m. -ci). – Termine filosofico equivalente a normativo, usato particolarm. da I. Kant per caratterizzare...