Novelle e racconti
Emanuela Bufacchi
Il piacere della brevità
Narrazione breve in prosa, di argomento vario, la novella ha origini antiche e difficilmente identificabili. Nel corso dei secoli ha condensato [...] livello grazie al verismo e soprattutto a Giovanni Verga, che con le Novellerusticane metterà in scena la vita cupa di umili personaggi di campagna, e poi con Luigi Pirandello, che nelle Novelle per un anno descriverà la vita, con il suo disordine e ...
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Scrittore (Catania 1840 - ivi 1922). Autore di novelle e romanzi, il cui stile e linguaggio hanno rinnovato profondamente la narrativa italiana, V. è considerato il più autorevole esponente del verismo. [...] filosofia della vita de I Malavoglia, ma preannuncia alcune psicologie femminili e la vena pittoresca del Mastro don Gesualdo; poi le Novellerusticane (1883; ed. defin. 1920), dove, in racconti non di rado un po' secchi o slegati, si continuano o si ...
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Scrittore tedesco (Nordstetten 1812 - Cannes 1882). Di povera famiglia ebrea, aderì da giovane al radical-liberalismo e scontò due mesi di fortezza. Discussi in un saggio i rapporti tra ebraismo e letteratura [...] (1837) una rievocazione dei costumi del mondo ebraico del Seicento. Migliori sono le Schwarz¨walder Dorfgeschichten (4 voll., 1843-1854; 10 voll., 1884), divenute presto famose; vivaci e polemiche le sue "novellerusticane" di intonazione dialettale. ...
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VERGA, Giovanni
Attilio Momigliano
Novelliere e romanziere, nato il 31 agosto 1840 a Catania, ivi morto il 27 gennaio 1922. A Catania ebbe come maestro un verseggiatore byroniano e montiano, Antonino [...] e ottobre 1921, giugno e ottobre 1922; G. A. Borgese, Tempo di edificare, Milano 1923; A. Navarria, Le due edizioni delle Novellerusticane, I primi romanzi di G. V., in L'educazione nazionale, 1921, nn. 13-14, 1922, n. 2; id., I Malavoglia, in ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] in cui si nobilita la rudezza primitiva delle anime poste in scena (I Malavoglia, Mastro Don Gesualdo, Novellerusticane, ecc.).
Il verismo artistico, mentre era parte del largo movimento positivista europeo, corrispondeva al bisogno, mal soddisfatto ...
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Giornalista, romanziere e poeta danese (Farsø, Himmerland, 1873 - Copenaghen 1950). Una delle maggiori personalità letterarie della Danimarca del 20° secolo, premio Nobel per la letteratura nel 1944, con [...] destino di Cristiano II, il re che col ferro e col sangue tentò di soggiogare la Svezia; poi nelle già citate novellerusticane Himmerlandshistorier, cui fece seguito il racconto Jørgine (1926), e finalmente nel ciclo di romanzi Den lange rejse, che ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] di quel nostrano "verismo" che comincerà a dare in letteratura i suoi frutti maggiori negli anni ottanta, con le Novellerusticane e i Malavoglia di G. Verga, e che - tipica forma italiana dell'ormai dominante naturalismo - prende giusto nel corso ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso dell’Ottocento la narrativa breve ha le forme della fiaba, della novella [...] fatto da sé", è esposta nella prefazione a L’amante di Gramigna, ma presiede a tutte le novelle di Vita dei campi (1880). Con le Novellerusticane (1882), per le quali Maupassant si offre di prefare l’edizione francese, Verga si sposta dalle tragedie ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Siciliano come gli altri due rappresentanti del cosiddetto verismo italiano, Luigi [...] della mentalità, dei miti, della cultura, dei suoi protagonisti.
Uno scenario sempre più cupo
Le raccolte di novelle che seguono, le Novellerusticane e Per le vie (edite entrambe nel 1883), non si discostano in linea di massima dall’impostazione di ...
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CALANDRA, Edoardo
Alessandra Briganti
Nacque a Torino da Claudio e da Malvina Ferrero l'11 sett. 1852 e, persa la madre, col fratello Davide venne educato dal padre, un avvocato appassionato di studi [...] nacque la sua attività di illustratore di opere letterarie: il Casanova gli affidò le illustrazioni del Filo di Giacosa, delle Novellerusticane di Verga e, nel 1884, di Fiabe e leggende di Praga. Questa attività, intermedia tra pittura e letteratura ...
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roba
ròba s. f. [dal germ. *rauba «preda» (v. rubare) e «veste»]. – 1. a. In genere, qualsiasi cosa materiale che si possiede (è parola dell’uso fam. e, spesso, di tono pop.): questa è r. mia; è molto geloso della sua r.; non prestare mai...
rusticano
agg. [dal lat. rusticanus, der. di rustĭcus «rustico»]. – Proprio delle persone di campagna e dei piccoli centri: maniere r., modi r.; tradizioni r.; semplicità, schiettezza rusticana. In partic., cavalleria r., senso dell’onore...