Doge di Venezia (m. 832 circa). Tribuno di Malamocco, fu eletto (804) da un gruppo di esuli residenti a Treviso, in quanto esponente della politica filo-carolingia. Nell'intento di consolidare il potere, si associò il fratello Beato. Mutò il suo atteggiamento, favorevole all'impero franco, quando Venezia si vide minacciata da una flotta bizantina, al comando del patrizio Niceta: fu allora costretto ...
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Fratello (fine sec. 8º - inizio sec. 9º) di Antenoreo. Associato al dogato, fu tratto in ostaggio a Bisanzio dal patrizio Niceta, che aveva costretto Venezia a recedere dal suo atteggiamento francofilo. Tornato in patria, fu deposto e confinato a Zara ...
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Il ducato e la "civitas Rivoalti": tra carolingi, bizantini e sassoni
Gherardo Ortalli
Il progetto carolingio e il ritorno bizantino (774-836)
Dopo i longobardi: le inquietudini interne al dogado
Gli [...] erano mancati. C'era stato uno scontro con il presidio franco di Comacchio, ma decisiva, tuttavia, era stata l'opera di Obelerio e Beato, con gli "impedimenti" creati all'opera di pace e le "insidie" che venivano macchinando. Così, di fronte alla ...
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Cittanova dell’Estuario Località della bassa pianura veneta, nella bonifica di Ongaro Inferiore. Sorge al posto dell’antica Eraclea fondata da un gruppo di profughi della città di Oderzo distrutta alla [...] del 7° sec. dai Longobardi. Residenza del primo governo autonomo veneziano (727), nell’805 fu devastata dal tribuno Obelerio, in odio alla fazione dei dogi Galbaio, oriundi di Eraclea. Ricostruita dal doge Agnello Partecipazio, assunse il nome di ...
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PARTICIACO, Agnello
Marco Pozza
PARTICIACO, Agnello (Partecipazio Angelo). – Nacque nella seconda metà dell’VIII secolo, probabilmente a Eraclea, antica capitale del ducato veneziano.
Il nome Agnello [...] le profonde spaccature esistenti all’interno della classe dirigente veneziana.
All’indomani della morte di Giustiniano, l’ex doge Obelerio, cacciato a suo tempo da Agnello, dopo quasi un ventennio di esilio, ritornò in patria forte del sostegno degli ...
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FORTUNATO
Daniela Rando
Patriarca di Grado, secondo con questo nome, successe al patriarca Giovanni, suo consanguineo, che era stato assassinato nell'802 circa per mandato del duca veneziano Giovanni [...] contro i due duchi - Giovanni e Maurizio suo figlio - collegandosi ad alcuni maggiorenti venetici, fra i quali il tribuno Obelerio di Malamocco. Per questo fu costretto ad abbandonare il Ducato e a portarsi alla corte carolingia. Qui, nell'agosto ...
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Famiglie e affermazione politica
Andrea Castagnetti
Premessa
La scarsità e la frammentarietà della documentazione (1) fino alla seconda metà del secolo X costituiscono un grave ostacolo a conoscere [...] più numerose. Fra i "Venefici maiores" che nell'anno 803 si rifugiano nel Regno Italico, "Italia", oltre ai due tribuni Obelerio e Felice e ad altri due menzionati con il solo nome, Dimitrio e Mariniano, si trova Foscaro Gregorio (57). Non abbiamo ...
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Veneziani fuori Venezia
Jadran Ferluga
Seguire le sorti dei Veneziani fuori Venezia, fuori della loro città e provincia, non è compito facile: poche sono le notizie che possediamo, e per di più sparse. [...] posizione politica nel governo di Venezia, per cui potevano recarsi personalmente in missione diplomatica, come per esempio nell'805 Obelerio e Beato alla corte di Carlo Magno, o più spesso inviavano, in qualità di ambasciatori, i propri figli ...
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Insegne del potere e titoli ducali
Giorgio Ravegnani
Investitura e insegne ducali
Scrive il cronista Boncompagno da Signa che verso il 1173 il doge di Venezia aveva alcune insegne regali (quedam regalia [...] siamo nel pieno della contesa fra Bizantini e Franchi per il possesso della laguna di Venezia. Il dux filo-franco Obelerio rovesciò il predecessore associandosi poi al trono il fratello Beato. Ma nell'807 arrivò a Venezia l'ammiraglio imperiale ...
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PINDEMONTE, Giovanni
Corrado Viola
PINDEMONTE, Giovanni. – Nacque a Verona il 4 dicembre 1751, nel ramo di S. Egidio, secondogenito (ma primogenito maschio) dei tre figli del marchese Luigi (1718-1765), [...] Orso Ipato, già stampato a parte per la prima veneziana (settembre 1797), nella quale lo stesso autore recitò come Obelerio; e quattro drammi fino ad allora inediti: Caritea regina di Spagna (1797-1799); Adelina e Roberto, già messa in ...
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