In linguistica, con riferimento al sistema lessicale di una lingua determinata, sono dette o. parole di etimo e significato diversi, che hanno il medesimo suono (omofone) o la medesima grafia (omografe): [...] per es., le parole italiane miglio «misura» e miglio «graminacea», omofone e omografe.
L’omonimia è causa frequente d’innovazione nel linguaggio: quando, per effetto dell’evoluzione dei suoni, due parole diverse suonano allo stesso modo, possono ...
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QUI O QUI?
La grafia corretta di questo avverbio di ➔luogo è qui, senza accento. Tranne nei pochi casi in cui è necessario distinguerli da forme omofone (➔monosillabi accentati e non accentati), i monosillabi [...] vanno scritti senza l’accento grafico.
Storia
Fino alla fine dell’Ottocento e ai primi del Novecento era diffusa anche la forma accentata
Quì la bramata pace, ed il riposo / lieto godrai (G. Leopardi, ...
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QUA O QUA?
La grafia corretta di questo avverbio di ➔luogo è qua, senza accento. Tranne nei pochi casi in cui è necessario distinguerli da forme omofone (➔monosillabi accentati e non accentati), i monosillabi [...] vanno scritti senza l’accento grafico.
Storia
Fino alla fine dell’Ottocento e ai primi del Novecento era diffusa anche la forma accentata
Quà una batteria di parole amorose, là una batteria di sospiri ...
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Strumento a corde (in numero di sei), che vengono pizzicate con le dita. È costituito da tre parti: la testa, ove si fermano le corde per mezzo di cavicchi; un largo manico munito d'una tastiera segnata [...] note a vuoto non erano che 4 (do, fa, la, re, oppure re, sol, si, mi), perché, tranne una, le corde erano a coppie omofone. Una quinta corda venne aggiunta quale cantino nel sec. XV e s'ebbero nuove accordature, tra le quali quella di do, sol, do, mi ...
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rima
Ignazio Baldelli
1. Nel De vulg. Eloq., D. rimanda la trattazione sistematica sulla r. al quarto libro dell'opera, non più portata a termine. Tuttavia alcune cose afferma nella parte che tratta [...] si notino la derivativa aduna: ad una ad una, vv. 20-24, le due r. consecutive fattore, fattura, vv. 5 e 6; le quasi omofone disleghi: dispieghi, vv. 31-33, le ricche creatura: natura: fattura, vv. 2-6; umani: mani, vv. 37-39; e ancora, nello stesso ...
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voto (agg.)
Alessandro Niccoli
Aggettivo che qualifica ciò " che non contiene nulla ", " che non ha nulla dentro di sé "; ricorre prevalentemente in funzione attributiva e, in poesia, quasi sempre in [...] ha compimento ", in Pd III 57 fuor negletti / li nostri voti, e vòti in alcun canto. Lo stesso accostamento fra le due parole omofone è in rima equivoca, in Detto 397 D'orgoglio vuol sie voto, / ched egli ha fatto voto / di non amarti guar' dì; qui ...
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D'origine fiorentina, nacque verosimilmente sul principio del sec. XVI, ma è compreso fra i maestri di scuola romana predecessori di Pierluigi da Palestrina. Pubblicò nel 1547 il suo Primo Libro di Madrigali [...] le popolazioni umbre. Le Laudi di A., delle quali apparvero due libri a cominciare dal 1563, o sono composizioni omofone assai semplici, adatte al canto di chi partecipava alle adunanze dell'Oratorio di S. Gerolamo della Carità, alle feste campestri ...
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Sono omografi tutti i foni, i fonemi o le parole diversi rappresentati nella scrittura da uno stesso segno grafico. L’omografia (dal gr. omós «uguale» e gráphō «scrivo») è una sorta di omonimia tra due [...] kolto] «coltivato»)
g. porci ([ˈpɔrʧi] plur. di porco) ~ porci ([ˈporʧi] da porre).
Non sempre due parole omografe sono anche omofone: i nomi riso («pianta erbacea di origine orientale») e riso («atto del ridere») e il verbo saliva (da salire) e il ...
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GABRIELI, Andrea
Luigi Ronga
Musicista, di antica famiglia patrizia, nato a Venezia nel 1510, ivi morto nel 1586. Fu detto "da Canareggio" dal sestiere omonimo in cui probabilmente si trovava la casa [...] talvolta una maggiore semplicità di elaborazione contrappuntistica. Temi brevi e netti aderiscono strettamente al testo con procedimenti omofoni di declamazione sillabica e con effetti di ritmi vivaci, altrove sembra invece accennarsi un ritorno alla ...
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Nome, di origine coloniale, delle tribù negre stabilite nell'Africa sud-orientale, tra il fiume Kei, le creste dei Monti dei Draghi e del Rand Berg e la costa dell'Oceano Indiano. Dato da prima agli Ama-Xosa [...] , anche un accento musicale che assume considerevole importanza per distinguere delle voci che, senza tale accento, sarebbero omofone. Molto caratteristico il fatto che il cafro, quantunque sia una lingua prettamente bantu, abbia i cosiddetti suoni ...
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omofonia
omofonìa s. f. [dal gr. ὁμοϕωνία «uguaglianza di suono», comp. di ὁμο- «omo-» e ϕωνή «suono»]. – Il fatto di essere omofono, di avere cioè suono uguale: c’è o. tra «la morale» e «l’amorale». In partic., in musicologia, stato di una...
omofonico
omofònico agg. [der. di omofonia] (pl. m. -ci), non com. – Relativo all’omofonia: segmenti o. del discorso parlato; anche, sinon. di omofono, nel sign. musicale.