carco (sost.)
Emilio Pasquini
Al pari dell'aggettivo omofono e del verbo corrispondente, non trova impiego in prosa e neppure alternativa nella forma intera.
In senso proprio, " peso ", " soma ", " fardello [...] ": If XII 30 [le pietre del burrato del settimo cerchio] spesso moviensi / sotto i miei piedi per lo novo carco (il corpo di D., " insolito peso " per un luogo popolato di ombre); XIX 130 [Virgilio] soavemente ...
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Acronimo di Harakat al-muqawamat al-islamiyya («movimento della resistenza islamica») e omofono di «zelo, ardore», è il nome di un’organizzazione estremista palestinese, fondata a Gaza nel 1987 con l’obiettivo [...] di liberare la Palestina dall’occupazione israeliana. Affiliata al programma politico e ideologico dei Fratelli musulmani egiziani, H. è andata ampliando il suo radicamento nella società incitando le piazze ...
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PACHIES (Paχies)
A. Bisi
Forma genitivale dell'etrusco meridionale, tratta da un nominativo omofono che corrisponde al greco Βάκχειος o Βάκχιος: è un epiteto di Dioniso, l'etrusco Fufluns.
Una formula [...] dedicatoria, ovvero laudatoria (Gamurrini), del tipo Fuflunsul paχies velclϑi, appare su tre vasi etruschi: una coppa da Vulci a figure rosse, rappresentante un satiro e una capra, del Museo Archeologico ...
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onorare [partic. pass. anche onrato]
Sebastiano Aglianò
È in rima solo nella III singol. del pres. indicativo; ma in Detto nell'omofono imperativo della II singol. e in Fiore all'infinito. Nelle opere [...] latine, oltre al corrispondente ‛ honorare ' (Ep II 5), il poeta adopera anche honorificare (V 30), certo con intenzione di maggiore solennità, mentre conclude l'appassionata esaltazione del potere imperiale ...
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amica
Emilio Pasquini
Questo sostantivo è di uso assai ristretto in D., anche perché il suo margine viene continuamente insidiato da una possibilità di collusione con l'aggettivo omofono, specie in [...] funzione predicativa (ma l'ambiguità trova un correttivo nella constatazione che, ai fini semantici o stilistici, poco valga la pena di distinguere); può avere in primo luogo un significato anche moralmente ...
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spera
Maurizio Dardano
Il vocabolo, che deriva dal greco σφαῖρα, attraverso il latino sphaera (latino medievale spera), appare sempre in D. con tale ultima forma. Nella Commedia s. è usato più volte [...] in rima, mentre l'omofono dal verbo ‛ sperare ' non appare mai in questa posizione.
I vari significati del latino sphaera (" palla ", " sfera ", cioè figura geometrica solida racchiusa da una superficie curva, che è il luogo dei punti equidistanti da ...
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I ➔ numerali cardinali sono quasi tutti aggettivi, plurali e invariabili, compreso zero: sei bicchieri, ventiquattro ore, zero gradi. L’unico cardinale singolare è uno, che segue le regole morfosintattiche [...] dell’➔articolo indeterminativo omofono e ammette il femminile una: uno zaino, un libro, un amico, una penna, un’amica; il plurale uni è usato solo come correlativo di altri: gli uni e gli altri.
I primi dieci ordinali sono: uno, due, tre, quattro, ...
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Canto alternato tra il solista e l’assemblea (o il coro), una delle più antiche formule del canto liturgico con testo latino. Nello stile polifonico, il canto dei solisti, a più voci, è piuttosto elaborato [...] contrappuntisticamente, mentre quello del coro è omofono o di una polifonia semplicissima. Nella liturgia latina si ha il r. sia nell’ufficio divino sia nella messa. Nell’ufficio divino il r. è in diretto rapporto con la lettura e costituisce la ...
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Forma medievale di discanto, distinta dal mottetto in quanto sillabica e con tenor di libera invenzione (e non desunto dal repertorio liturgico gregoriano); abbastanza omogenea tra le sue varie (da 2 a [...] 4) voci. Di origine religiosa, il c. era inizialmente un canto processionale omofono destinato ad accompagnare il sacerdote all’altare. ...
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magagna
Sebastiano Aglianò
Deverbale da ‛ magagnare '. Ricorre solo nella Commedia e sempre in rima (la stessa disposizione a collocarsi in rima si riscontra invariabilmente in tutti gli altri esempi [...] citati, o altrimenti noti, non solo di questa voce, ma anche del suo omofono [III singol. pres. ind.]: cfr. Febus-el-forte, ediz. Limentani, II 44 6, V 30 4, ecc.).
È usato dagli altri scrittori in prevalenza con significato di " ferita " o " difetto ...
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omofono
omòfono agg. [dal gr. ὁμόϕωνος, comp. di ὁμο- «omo-» e ϕωνή «suono»]. – Genericam., che ha suono uguale. Con sign. specifici: 1. In linguistica: a. Di segni grafici (lettere, gruppi di lettere, ideogrammi) diversi che rappresentano...
responsorio
responsòrio s. m. [dal lat. tardo responsorium, der. di respondēre «rispondere», in quanto il coro «risponde» al solista]. – Canto alternato tra il solista e l’assemblea (o il coro): è una delle più antiche formule del canto liturgico...