Teologo (sec. 12º), della cui vita non si hanno notizie (egli stesso volle coprire il suo nome col silenzio); monaco a Ratisbona, poi a Canterbury (ove subì l'influenza delle idee di Anselmo d'Aosta); non ha rapporti con Autun al quale alcuni hanno voluto riferire l'Augustodunensis che accompagna il suo nome (Honorius Augustodunensis). Numerosi i suoi scritti, per lo più di compilazione, sugli argomenti ...
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MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] teologi che continuavano le tendenze di Otloh di S. Emmerano, quali Ruperto di Deutz, Gerhoh di Reichersberg, OnorioAugustodunense (e neppur tutti rimasero insensibili ai deprecati influssi francesi), ma esse trovarono facile accesso tra gli spiriti ...
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Anima
J. Le Goff
J. Baschet
INQUADRAMENTO GENERALE
di J. Le Goff
I problemi filologici, teologici, filosofici e storici posti dall'a. sono di straordinaria complessità. Ci si limita qui a indicare [...] il solo caso conosciuto di traduzione in termini visivi del concetto platonico di anima mundi: nella Clavis physicae di OnorioAugustodunense (a cura di P. Lucentini, Roma 1974) la forza che conferisce la vita all'universo è simboleggiata da una ...
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APOCALISSE
P. K. Klein
L'A. è un genere letterario giudaico-protocristiano che ha per contenuto la rivelazione (in gr. ἀποϰάλυψιϚ) di eventi passati, presenti e futuri: in particolare la predizione [...] di Ap. 12 sono interpretati in senso ecclesiologico in conformità a quanto si legge nello Speculum ecclesiae di OnorioAugustodunense. Altre illustrazioni dell'A. di carattere eminentemente esegetico presenti nell'Hortus deliciarum si riferiscono all ...
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ENCICLOPEDIA
S. Carboni
Il termine moderno e., sconosciuto in epoca medievale e usato in italiano per la prima volta da Galileo Galilei (1564-1642), indica un'opera scritta nella quale la conoscenza [...] (sec. 3°-4°) e Pietro Comestore (m. nel 1179), dagli scritti teologici di Anselmo d'Aosta (1033/1034-1109), di OnorioAugustodunense (sec. 12°), di Pietro Lombardo, dello pseudo-Clemente, di Ruperto di Deutz (m. nel 1135 ca.), dai Panormia, una ...
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TETTO
A. Peroni
Copertura di un edificio in quanto protezione superiore esterna dalle intemperie. Nelle forme più complesse il t. può comunemente essere inteso come autonomo elemento strutturale, equivalente [...] come i predicatori contro le eresie e i soldati della Chiesa; PL, CCXIII, col. 22), in realtà riecheggiando la Gemma animae di OnorioAugustodunense (1080 ca.-1137 ca.; PL CLXXII, col. 586).
Bibl.: s.v. Arc, in Viollet-le-Duc, I, 1854, pp. 45-87; s ...
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PELLEGRINAGGIO
A.C. Quintavalle
La pratica devozionale del p., consistente nel recarsi, da soli o in gruppo, in un luogo sacro, prevalentemente a scopo votivo o penitenziale, è tipica del cristianesimo [...] civiltà medievale ha del proprio territorio culturale. Fare storia, nel Medioevo, da Beda il Venerabile a Rabano Mauro, da OnorioAugustodunense a Bernardo di Chiaravalle a Ugo di San Vittore, è infatti raccontare un viaggio, i suoi pericoli, le sue ...
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ESTETICA
V. Stella
La riflessione sull''estetico' nel pensiero medievale non coincide con l'enucleazione di un aspetto in concezioni sistematiche che, come in quell'età fu proprio più che in ogni altra, [...] -CXII; Giovanni Scoto Eriugena, Opera, ivi, CXXII; id., De divisione naturae, a cura di C.A. Schlüter, Münster 1938; OnorioAugustodunense, Opera, in PL, CLXXII; Pietro Abelardo, Opera, ivi, CLXXVIII, CLXXX; id., Scritti, a cura di M. Dal Pra, Milano ...
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PAPA
M. Mihályi
Fin dalle sue confuse origini l'episcopato di Roma puntò ad affermare il proprio vescovo come p., guida di tutti i seguaci di Cristo: compito difficile, il cui carattere subì nei secoli [...] l'Ecclesia implica l'intenzione di esprimere che la sua unione con la Chiesa costituiva il tema iconografico fondamentale. OnorioAugustodunense, teologo del sec. 12°, aveva già affermato che l'Ecclesia Romana recava al p. una ricca dote; ampliando l ...
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AQUILA
F. Panvini Rosati
L'a. aveva avuto straordinaria importanza nella mitologia e nell'arte del mondo antico, orientale, greco e romano; era stata infatti considerata uccello divino e, in quanto [...] che porta le anime a Dio. Passi riguardanti l'a. si trovano anche in altre fonti dei secc. 12° e 13°: OnorioAugustodunense (Speculum ecclesiae; PL, CLXXII, col. 958A), Guillaume le Clerc (Le bestiaire, a cura di R. Reinsch, Leipzig 1890), Brunetto ...
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