Poeta comico greco della commedia attica (seconda metà del 5º sec. a. C.); se ne ricordano 16 commedie di cui tre furono giudicate spurie già dagli antichi. Dei frammenti rimasti il più importante è dai [...] Μεταλλῆς ("I minatori"), forse satira delle concezioni orfiche sull'oltretomba. ...
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KRATEIA (ΚΡΑΤΕΙΑ)
G. Gualandi
Forse personificazione di una forza femminile, che appare assieme a Mitos e al loro figlio Pratolaos nella scena erotica di un frammento di vaso cabirico proveniente dal [...] Kabeirion tebano. Esisteva una commedia Krateia di Alexis, fonte per le numerose rappresentazioni orfiche di K. e di Mitos.
Bibl.: W. H. Roscher, in Roscher, II, i, 1890-94, c. 1409 s., s. v.; Kern, in Pauly-Wissowa, XI, 2, 1922, c. 1608 s., s. v., n ...
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PARTENOPE (Παρϑενόπη, Parthenŏpe)
Olga Elia
Una delle Sirene, figlie, secondo Esiodo, di Forco, secondo altre fonti di Acheloo e della Terra, o di una musa, Tersicore. Demone femminile alato raffigurato [...] con corpo di uccello e testa di donna, simbolo della potenza magica del canto. Secondo la più antica tradizione delle Argonautiche orfiche, P. e le altre due Sirene, Ligeia e Leucosia, vinte nel canto da Orfeo, si gettarono nel mare, dove furono ...
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(o Argonauti; ᾿Αργοναυτικά) Poema del poeta greco Apollonio Rodio (circa 295 - circa 215 a.C.), in 4 libri nei quali sono narrate le vicende legate all’impresa degli Argonauti nella Colchide. Causa di [...] tra il Apollonio e il suo maestro Callimaco, l’opera fu poi oggetto di ispirazione per altri poemi dallo stesso titolo (Argonautiche orfiche; V sec. d.C.) anche presso gli scrittori latini (al terzo libro s'ispirò Virgilio per l'episodio di Didone ...
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ORFISMO
Guido Calogero
. La setta religiosa greca degli orfici trae il suo nome dalla leggendaria personalità di Orfeo: ma difficile a determinare (v. per ciò orfeo) è fino a che punto la figura del [...] da Atena che lo reca a Zeus, il quale lo inghiotte per poi generarne il terzo ed ultimo Dioniso (e qui il mito orfico si fonde anche con quello propriamente dionisiaco, per cui Dioniso è figlio di Zeus e di Semele, ma, essendo stata questa folgorata ...
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Città della Creta settentrionale le cui rovine si trovano presso il moderno paese di Prinés, sul pendio settentrionale di un promontorio dell'Ida, circa 10 km. a sud del capo Khóndros. Sull'acropoli esistono [...] sulle pendici si vedono le rovine della città. Dai resti dell'antica necropoli uscì una laminetta d'oro con iscrizioni orfiche. Ebbe costituzione analoga a quella delle altre città cretesi; circa il 220 a. C. cedette a Polirrenia abbandonando l ...
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(gr. Κρόνος) Il più giovane dei Titani della mitologia greca, figlio di Urano (il Cielo) e di Gea (la Terra). Secondo la Teogonia esiodea, C. mutilò il padre che, timoroso di perdere la signoria del mondo, [...] altri Titani (Titanomachia) che alla fine furono relegati nel Tartaro. Secondo un’altra versione del mito, rielaborato da interpretazioni orfiche, C., dopo aver regnato sulla terra nel primo felice periodo dell’umanità, diviene il sovrano di un mondo ...
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ORFEO (῾Ορϕεύς, dorico ῎Ορϕης; Orpheus)
A. Bisi
Mitico aedo di Tracia, considerato dalla tradizione greca figlio del re Eagro e della musa Calliope.
1. - L'origine della sua figura è difficilmente individuabile: [...] da una lunga tradizione poetica, che dall'età arcaica discende fino a Valerio Flacco e all'ignoto autore delle Argonautiche Orfiche; la sua partecipazione all'impresa si spiega facilmente se si pensa al potere magico del suo canto, che è detto ...
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Filologo italiano (Roma 1835 - Firenze 1927), prof. di letteratura greca all'univ. di Pisa (1859), poi (1872) di Firenze e, per breve tempo, di Roma; socio nazionale dei Lincei (1875); senatore dal 1891. [...] papiri di Ercolano, diede l'edizione di alcuni di essi (Index Stoicorum) e ne propugnò lo studio; si rivolse poi alle epigrafi greche dell'Italia merid. e di Creta; illustrò la grande iscrizione di Gortina (1893) e infine le laminette orfiche (1910). ...
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Storico italiano dell'antichità (Napoli 1911 - Roma 2010). Prof. di storia antica (1950-81) in varie università, è stato direttore dell'Istituto italiano di studi storici dal 1960 al 1986, divenendone [...] Mycenaea (1964); le raccolte di saggi Scritti sul mondo antico (1976) e Tra Cadmo e Orfeo (1990); Lamine d'oro «orfiche» (1993). Direttore della rivista La parola del passato, che ha fondato nel 1946, è stato direttore dell'Enciclopedia dell'arte ...
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orfico
òrfico agg. e s. m. [dal lat. Orphĭcus, gr. ᾿Ορϕικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo a Orfeo, mitico cantore greco: musica o.; la cetra o.; canti orfici. b. Che si riferisce al movimento e alla dottrina dell’orfismo, e al culto...
orfismo
s. m. [der. del nome di Orfeo, il mitico cantore greco che, secondo la tradizione, avrebbe fondato il movimento]. – 1. Orientamento religioso della civiltà greca, di origini antiche (miticamente riferito a Orfeo, ma già presente nel...