Modo che nel sistema verbale di alcune lingue ha la funzione di esprimere il desiderio e la possibilità.
Nella famiglia linguistica indoeuropea l’o., in età storica, appare conservato in indoiranico, in tocario e in greco, e in parte nel baltico, sotto la forma del permissivo, e in slavo, in alcuni tipi di imperativo; in altre lingue invece è stato assimilato dal congiuntivo, che ne continua le funzioni. ...
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In sanscrito, speciale forma di ottativo, detta anche benedettivo, sorta in parte dall’ottativo dell’aoristo, non più vitale in epoca postvedica; il nome deriva dal fatto che è usato specialmente nell’invocazione [...] di una divinità al fine di ottenerne il favore ...
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INDICATIVO
Giacomo Devoto
. Formazione modale del verbo che, in confronto con le più o meno numerose sfumature del congiuntivo, dell'ottativo e dell'imperativo, ecc., indica la realtà pura e semplice, [...] secondo il valore etimologico della parola, coniata dai grammatici latini ...
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In grammatica, modo indicante la volontà, la possibilità, la proiezione nel futuro dell’azione pensata (quindi spesso usato a designare il futuro). Il suo impiego viene sovente a coincidere con quello [...] ; ciò ha fatto sì che in latino e in germanico i due modi si siano fusi in uno e che nel greco della koinè l’ottativo sia scomparso lasciando in eredità al c. le proprie funzioni. Nelle lingue moderne l’uso del c. è molto ristretto.
In italiano, il c ...
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POTENZIALE (fr. potentiel; sp. potential; ted. Potentiell; ingl. potential)
Giacomo Devoto
Valore modale del verbo che indica una pura possibilità. Teoricamente rappresentato dal modo congiuntivo (v.). [...] Storicamente troviamo l'uso anche dell'ottativo come indicazione della possibilità. In italiano la possibilità, oltre che col modo, può essere indicata col tempo o addirittura con la semplice costruzione della frase, senza particolari forme del verbo ...
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iam
L'avverbio latino è fra le parole pronunciate dallo spirito animale all'apparizione di Beatrice: Apparuit iam [ " ora "] beatitudo vestra (Vn II 5).
Anche nel ‛ descort ' trilingue attribuito a D. [...] (Iam audi[vi]ssent verba mea Graeci!, Rime dubbie V 4), dove tutta l'espressione ha valore ottativo: " avessero già udito ", ecc. ...
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aggio
Luigi Vanossi
. Crudo francesismo di Fiore CLII 9 Ché sie certana, s'i' fosse dell'aggio, / figliuola mia, che tu se' or presente..., dove è memoria del luogo " Quant j'estaié de vostre aage " [...] (Roman de la Rose 12762), trasposto da un piano obiettivo a uno ottativo. Il termine significa " età ", e non è ignoto ad antichi testi toscani, come, ad es., G. Villani II 8, VIII 76; anche A. Pucci Centiloquio c. XX terz. 11. Nella pittoresca ...
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. Parola ebraica ('āmēn), passata anche in altre lingue semitiche (siriaco, etiopico, ecc.), nelle versioni greche e latine del Vecchio Testamento e nei varî testi del Nuovo. Deriva dalla radice semitica [...] ! certo!"), sia per dare enfasi alla propria asserzione ("in verità! con sicurezza!"); qualche volta ha pure un significato ottativo, esprimendo il desiderio che avvenga ciò che si è detto. Quest'ultima accezione ha largamente diffuso l'impiego della ...
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WINDISCH, Ernst
Vittore Pisani
Glottologo e indianista, nato a Dresda il 4 settembre 1844, morto ivi il 30 ottobre 1918: fu professore nelle università di Heidelberg, Strasburgo e Lipsia.
Tra i suoi [...] Curtius' Studien, II, 1869) e la collaborazione al l ibro di B. Delbrück sull'uso sanscrito e greco del congiuntivo e del'ottativo (1871); più tardi tornò a questo genere di studî con la memoria Über die Verbalformen mit dem Charakter R im Arischen ...
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LATINA, LINGUA
Pier Gabriele Goidànich
Il latino è una lingua indoeuropea e fa parte del gruppo italico di esse lingue (v. indoeuropei; italici).
Una serie di fatti ci addita uno stretto rapporto che [...] bubhudē), -re -ro (da cui, con un -i analogico l'ind. -rē); -ront è la forma di 3ª plur. medio che s'incontra nell'ottativo ind. ā́sīran; -stī risulta dall'unione di -s- carattere dell'aor. + -tī, e questo è un continuatore di -tha (greco οἷσϑα), con ...
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ottativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo optativus (modus) «modo del desiderio», traduz. del gr. εὐκτική (ἔγκλισις)]. – Modo che nel sistema verbale di alcune lingue ha la funzione di esprimere il desiderio e la possibilità. Nella famiglia linguistica...
precativo
agg. e s. m. [dal lat. precativus, der. di precari «pregare»]. – In sanscrito, (modo) p., speciale forma di ottativo, sorta in parte dall’ottativo dell’aoristo in uso solo nel periodo vedico; il nome deriva dal fatto che esso era...