Baritono italiano (Trieste 1928 - ivi 2005). Esordì a Milano, nel 1956, in Pagliacci; nel 1962, a Firenze, cantò in Rigoletto accanto ad A. Kraus e R. Scotto. Memorabile la sua interpretazione della Lucia [...] di Lammermoor, nel 1964, alla Scala. Nel 1992 venne coinvolto in un grave incidente automobilistico, che lo costrinse al ritiro dalle scene e a dedicarsi da quel momento solo all'insegnamento ...
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Tenore drammatico danese (Copenaghen 1890 - Santa Monica 1973). Esordì in Danimarca come baritono nei Pagliacci (1913): cinque anni dopo si presentava al pubblico come tenore e dal 1926 al 1950 ha cantato [...] in tale ruolo al Metropolitan di New York. Trasse fama soprattutto dai ruoli wagneriani, al cui studio fu invogliato da Cosima e Sigfrido Wagner, e dei quali fu considerato uno dei maggiori interpreti ...
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Musicista italiano (Napoli 1857 - Montecatini 1919). Compose musica teatrale, di solito su libretti proprî. Si rivelò con l'opera I pagliacci (Milano, 1892), il cui clamoroso successo gli permise di presentare [...] P. Mascagni, G. Puccini, U. Giordano e F. Cilea, L. rappresenta il teatro musicale di tendenza "verista" dell'ultimo decennio del sec. 19º. Ebbe, almeno nei Pagliacci, senso drammatico e generosa, seppur non sempre raffinata, ispirazione melodica. ...
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LEONCAVALLO, Ruggiero (Ruggero)
Johannes Streicher
Nacque il 23 apr. 1857 nel quartiere Chiaia di Napoli, secondogenito del magistrato Vincenzo, pugliese, e di Virginia D'Auria, figlia del pittore Raffaele. [...] dovette occuparsi in veste di magistrato, mentre il L. l'avrebbe, a suo dire, preso come spunto per la sua opera più nota, Pagliacci, composta a distanza di più di un quarto di secolo dai fatti.
Ritornati a vivere a Napoli, nel 1868, il L. fu avviato ...
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circo
Margherita Zizi
Lo spettacolo più bello del mondo
Presso gli antichi Romani il circo era l'edificio adibito alle corse dei carri, corrispondente all'ippodromo greco. Il circo quale lo conosciamo [...] sono i trapezisti, che volteggiano sospesi a incredibili altezze, spesso senza rete di protezione ‒ e gli intermezzi comici affidati ai pagliacci o clown. Il primo clown fece la sua comparsa nel circo Astley nel 1870, e a poco a poco questa figura ...
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Soprano bulgaro naturalizzato austriaco (Borisovo 1913 - Vienna 1996). Dopo aver studiato il violino, si dedicò al canto e dal 1931 fu allieva di T. Lierhammer all'accademia di Vienna. Nel 1936 esordì [...] a Graz nei Pagliacci e nel 1944 interpretò Salome sotto la direzione di R. Strauss dando inizio a una brillante carriera internazionale. Soprano lirico-drammatico di grande potenza vocale e presenza scenica, emerse soprattutto in opere di G. Verdi ( ...
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Pittore italiano (Colognola ai Colli 1896 - Mendrisio 1955); esordì nel 1924; la sua pittura, che raccoglie alcune influenze di C. Carrà, si sviluppa in direzione espressionistica: prevalgono i toni aspri [...] e profondi, mentre i temi favoriti sono maschere e pagliacci. ...
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Regista cinematografico (Vienna 1892 - Bournemouth 1962); regista, drammaturgo e attore cinematografico, nel 1923 realizzò Die Strasse (l'azione vi è svolta in modo da riuscire comprensibile senza didascalie). [...] Altri suoi film: Arabella (1924); Am Rande der Welt (1926); Königin Luise (1927); Pagliacci (1936). ...
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pagliacciata
s. f. [der. di pagliaccio]. – Azione, manifestazione, comportamento da pagliaccio; buffonata (quasi sempre in senso spreg.): la cerimonia è stata una p.; basta con queste pagliacciate!
pagliaccio
pagliàccio s. m. [der. di paglia; il sign. 2, con riferimento all’abito di tela grezza simile al rivestimento di un pagliericcio]. – 1. ant. Paglia; pagliericcio, paglione: bruciare il p., lo stesso che bruciare il paglione (v....