Arte
Palad’altare (dipinta, talora anche scolpita) costituita da vari elementi (scomparti) uniti fra loro, talvolta anche con cerniere, in modo che possano essere chiusi come sportelli. P. a due o tre [...] detti dittici e trittici, anche di piccole dimensioni e portatili, erano già diffusi in età classica e tardoantica. Come palad’altare, il p. è proprio del mondo occidentale e si diffonde soprattutto dal 13° secolo. Lo sviluppo orizzontale, a unico ...
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D'ANDREA, Caio (Anton)
Servus Gieben
Discendente da nobile casato di Cortina d'Ampezzo, nacque il 5 genn. 1849 a Innsbruck. Studiò presso i frati minori di Bolzano e, vestito l'abito francescano (25 [...] , di cui furono stampate oleografie. Nello stesso anno, in occasione della loro beatificazione, dipinse una palad'altare con Carlo da Sezze e Umile da Bisignano per i suoi confratelli di Pupping in Germania. Intanto aveva ripreso le sue lezioni ...
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Pittore (m. forse a Siena nella pestilenza del 1348). Attivo soprattutto a Siena e ad Assisi, risentì dell'arte di Duccio da Boninsegna e assimilò le suggestioni volumetrico-spaziali di Giotto, aggiungendovi [...] opere. La sua prima opera certa è il Polittico per l'altare maggiore della Pieve di Arezzo, commissionato dal vescovo Tarlati nel 1320 accessibile a tutti i fedeli. Nel 1329 eseguì una palad'altare a Siena, ora in parte alla Pinacoteca. Del 1342 ...
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Pittore e architetto (Urbino 1483 - Roma 1520). Figlio di Giovanni Santi R. poté ricevere dal padre, morto nel 1494, solo un primo indirizzo alla pittura. Grande importanza ebbero invece per la sua formazione [...] 'Incontro di Attila e Leone Magno. Nel frattempo R. aveva proseguito i suoi studî volti al rinnovamento della palad'altare, giungendo a soluzioni moderne e originali nella Madonna Sistina (1513-14, Dresda, Gemäldegalerie) e soprattutto nella Santa ...
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Pittore (Ferrara 1460 - Mantova 1535). Alla formazione nell'ambito di Cosmè Tura, evidente nel S. Sebastiano (Dresda, Gemäldegalerie), si affiancò un sensibile influsso di Ercole de Roberti, al seguito [...] della Fama e Trionfo della Morte, 1490) e nella cappella della rocca di Poledrano (1491). Nel 1492 eseguì la palad'altare della cappella de' Rossi in S. Petronio rivelando, con richiami al Francia (che lavorava nella stessa chiesa), un addolcimento ...
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Filosofo e teologo (Roccasecca 1225 o 1226 - Fossanova 1274). Fanciullo, oblato nel monastero di Montecassino, studiò poi a Napoli ove ebbe maestri (la notizia è di G. Tocco) Martino di Dacia e Pietro [...] una piccola stella, è spesso raffigurato nella sua apoteosi mentre gli rendono omaggio santi, dottori della chiesa e filosofi pagani (palad'altare di F. Traini per la chiesa domenicana di S. Caterina a Pisa, 1345; affresco di Andrea da Firenze nella ...
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Caravàggio, Michelangelo Merisi (o Amerighi) detto il. - Pittore (Milano 1571 - Porto Ercole 1610), detto C. dal paese d’origine della famiglia. Allievo di S. Peterzano a Milano (1584), intorno al 1592 [...] andò a Roma, dove il Cavalier d’Arpino lo avrebbe applicato «a dipingere fiori e frutta». Protetto dal cardinale F. M. del alcune fonti sarebbe stata richiesta una seconda versione della palad’altare) e avviò la celebrità dell’artista. Dopo i ...
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(ted. Sitten) Cittadina della Svizzera (29.304 ab. nel 2009), capitale del cantone del Vallese, situata a 512 m s.l.m., alla confluenza della Sionne nel Rodano e dominata dai due colli del Tourbillon e [...] del Sempione, la città divenne un notevole centro di commercio e d’altronde, per l’appoggio dato ai suoi vescovi contro i Savoia , notevoli alcune tombe di vescovi (15° sec.), una palad’altare intagliata del 1474; nel tesoro, reliquiari dall’8° al ...
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Pittore (Firenze 1535 - ivi 1607). Scolaro e aiuto di Angiolo Bronzino (da cui derivò il soprannome), ne imitò lo stile; ma dal maestro si distinse per un'immaginazione più vivace e una tendenza chiaramente [...] studiò a lungo a Roma (1554-59), come si vede nella sua prima opera datata, eseguita al ritorno a Firenze (palad'altare e affreschi della capp. Montanti nella Ss. Annunziata, 1560). Della sua successiva, vastissima attività, in Firenze e fuori, si ...
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Pittore (Verona 1480 circa - ivi 1555); fu scolaro di Liberale, del quale sviluppò le tendenze formali e cromatiche. Subì pure l'influsso del Mantegna e, durante un soggiorno a Milano, fu certo in contatto [...] e atmosferici. Tra le sue molte opere in Verona, citiamo gli affreschi della cappella Spolverini in S. Eufemia, la palad'altare coi tre arcangeli nel Museo di Castelvecchio, un polittico in S. Giorgio in Braida, la Madonna in Gloria con quattro ...
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pala1
pala1 s. f. [lat. pala; cfr. palo]. – 1. a. Attrezzo per smuovere e caricare materiali incoerenti (terre, carboni, cereali, ecc.), di forma diversa secondo gli usi, ma costituito essenzialmente di un manico (lungo circa 1 metro e mezzo,...
predella1
predèlla1 s. f. [dal longob. *predel, *pretel «assicella» (cfr. ted. Brett «asse1»)]. – 1. a. Specie di pedana, costituita da una bassa piattaforma di legno che serve di base a un mobile, generalm. un banco, una cattedra o un letto;...