Scrittore francese (Isola della Riunione, allora Isola Bourbon, 1753 - Parigi 1814). Cominciò a pubblicare dei versi nell'Almanach des Muses del 1777; nelle Poésies érotiques (1778), il cui tono, nonostante il titolo, è più che altro elegiaco, cantò una giovane creola che non poté sposare per l'opposizione di suo padre. Nel 1799 conobbe il successo con un poema irreligioso, La guerre des dieux anciens ...
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Attrice francese nata a Parigi nel 1760, morta nel 1813. Esordì al Théâtre Français nel 1776, come prim'attrice giovane. Alla scuola del grande Préville la C., vivace e briosa, educò e formò la sua arte [...] scene. Attaccata violentemente dal Geoffroy, nel 1808 chiese la pensione. Da dieci anni circa aveva sposato il nipote del poeta Parny; e, dopo aver brillato sul teatro, brillò ancora in società, regnando con la sua distinzione e col suo spirito in ...
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Poeta, nato a Mezzano Superiore (Parma) il 27 giugno 1742, morto a Vienna il 30 giugno 1821. Gesuita, insegnò a Padova; e, dopo la soppressione dell'ordine (contro la quale protestò con una famosa canzone, [...] , epigrammi, poemetti. In questi ultimi hanno qualche valore La giornata villereccia (1773), in ottave, che fu imitata dal Parny nella Journée champêtre; La moda (1772), in versi sciolti, e, nello stesso metro, Le conversazioni, che il Delille ...
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(ἐλεγεία, elegīa).
L'elegia greco-romana. - Concezione generale dell'ellenismo più tardo è che in origine l'elegia fosse una querimonia in onore dei defunti, un ϑρῆνος: di essa si vedeva, insomma, un tipo [...] istinto di armonia, e quell'adorazione della bellezza che era la sostanza più profonda della sua natura. Bertin, Parny, Millevoye, Chénier furono poi lettura prediletta di Lamartine; e certamente conducono alle Méditations; ma col romanticismo il ...
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SAINT-LAMBERT, Jean-François de
Mario Bonfantini
Poeta francese, nato a Nancy il 26 dicembre 1716, morto a Parigi il 9 febbraio 1803. Di famiglia nobile ma decaduta (prese più tardi gratuitamente il [...] poeta si ricorda soltanto come il capo di quella scuola descrittiva che contò tra i suoi adepti il Roucher e E.-D. de Parny, e fu illustrata da J. Delille; le sue cose migliori sono da ricercarsi tra le Poésies fugitives. Come filosofo non fu che un ...
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RAPISARDI, Mario
Pietro Paolo Trompeo
Nacque a Catania il 25 febbraio 1844 e vi morì il 4 gennaio 1912. Nella città natale trascorse la più gran parte della vita, professore di letteratura italiana [...] suoi santi con oscene scurrilità che farebbero pensare, se non fosse la pesantezza retorica, al Voltaire della Pucelle e al Parny della Guerre des Dieux, ma più ancora ricordano il Casti. Venne poi Giustizia (1883), raccolta lirica di contenuto, se ...
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LAMARTINE, Alphonse-Marie-Louis de
Pietro Paolo Trompeo
Nato a Mâcon il 10 ottobre 1790, morto a Parigi il 28 febbraio 1869. La sua famiglia paterna era stata nobilitata verso la metà del sec. XVII. [...] Vallon, Le Lac, L'Automne. I residui degli elegiaci settecenteschi, le reminiscenze di Ossian, i motivi epicurei ereditati da Parny, sono avvolti e quasi fusi nella malinconia religiosa che è l'atmosfera di questo libro, come nella figura femminile ...
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Poeta francese, nato il 20 ottobre 1762 a Galata (Costantinopoli), morto il 25 luglio 1794 a Parigi. Il padre, Louis, commerciante a Costantinopoli, ove tenne anche l'ufficio di console, aveva sposato [...] davanti agl'Inglesi, anche se qualche spunto deve a Shakespeare, a Thomson, a Young. Predilige gli elegiaci, Parny, Bertin, e gli anticheggianti come Lebrun-Pindaro. Omaggio ai maestri antichi sono le prime composizioni, continuate anche più ...
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PUŠKIN, Aleksandr Sergeevič
Ettore Lo Gatto
Poeta russo, nato il 26 maggio (6 giugno) 1799, a Mosca, da una famiglia di antichissima nobiltà ma decaduta. La madre apparteneva alla famiglia degli Hannibal, [...] maturità creativa senza gl'indugi e le ricerche che, sia con l'interesse per i classici francesi (Molière, Voltaire, Parny, Chénier ed altri), sia con l'entusiasmo per Byron, avevano caratterizzato il periodo precedente. Quello che più recisamente fu ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Settecento la poesia sembra non toccare l’altezza dell’estrosa lirica secentesca [...] di Lefranc de Pompignan, né sulla felice abilità descrittiva di Delille o sull’intimismo venato di tristezza di certo Parny, dedichiamo qualche considerazione ad André Chénier, considerato universalmente come il più originale e dotato fra i poeti del ...
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