. Il cursus è una cadenza o clausola ritmica, molto ricercata nella prosa "regulata" latina del Medioevo, cadenza o clausola che chiude armoniosamente i periodi e membri di periodo, e che comprende almeno [...] , e perfino cándida nostra sígna. Il trispondaicus è costituito da un polisillabo seguito da un quadrisillabo, ambedue parossitoni: ésse videátur, (una) vóce clamavérunt.
Assai dibattuta è la questione dell'origine del cursus. Indagini recentissime ...
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. Col nome di dalmatico intendiamo l'idioma neolatino preveneto della Dalmazia oggi estinto, formatosi dalla diretta continuazione del latino sulla costa dalmata completamente romanizzata. Dante non fa [...] era di tipo -́--̀, ne viene di conseguenza che, nel vocalismo atono, la postonica del proparossitono scompare mentre la finale resta; al contrario, nei parossitoni, tutte le vocali finali cadono e solo -a resta. Ma sia nei proparossitoni, sia nei ...
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Nell'unirsi dei suoni in sillabe, delle sillabe in parole e delle parole in proposizioni, si produce una gradazione ritmica dipendente dalla varia forza e durata della corrente espiratoria, e una gradazione [...] ne è l'indice più significante), se nelle eccezioni ἰδέ, ἐλϑέ, εὑρέ, λαβέ, εἰπέ, πιέ, ϕαλέ, ϕαϑί, rispetto alla generale parossitonia di tutti gli altri imperativi bisillabi (ἴϑι, λίπε, δάκε, ecc.), si tratti di residui di forme ortotone (infatti ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] che non ha del resto impedito che il dittongo si producesse in lievito, suocero, ecc.). Per le eccezioni presenti tra i parossitoni (pochissime, se si prescinde dai latinismi come rosa) sono state proposte spiegazioni ad hoc: per nove < nŏvem si è ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] ɲ] (per es., gnomico, gnoseologia); la ritrazione dell’accento nei forestierismi privi di accento grafico, interpretati come parossitoni in considerazione del fatto che in italiano l’accento grafico viene obbligatoriamente segnalato solo nelle parole ...
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Il nome, la sua estensione e le sue vicende. - L'origine del nome Abruzzo (la forma singolare è la più corretta anche per designare tutto il paese), Aprutium nel latino medievale, è ignota. Il nome, sconosciuto, [...] che subiscono le vocali in tutto il territorio abruzzese-molisano (territorio linguisticamente inscindibile). Quivi l'á, nei parossitoni, quando sia libero, cioè in condizioni di estrema sensibilità, volge ad ea "un suono che incomincia con ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] ei, au (mîn hûs = mein Haus; secolo XIII). Meridionale è pure la tendenza a sopprimere l'e atona finale dei parossitoni [Asch(e), Ruh(e), Ochs]. Il basso-tedesco precede il bavarese nell'allungamento delle toniche brevi in sillaba aperta, ma mantiene ...
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-ne
– Sillaba paragogica, o epitetica, che, nella lingua ant. e ancor oggi nell’uso pop. di alcune regioni centr. e merid. (Toscana, Umbria, Lazio, Marche, Abruzzo, e, nella forma -ni, in Calabria e Sicilia), viene aggiunta in fine a parole...