Partitocomunista dell'Unione Sovietica (PCUS)
Partitocomunista dell’Unione Sovietica
(PCUS, Kommunističeskaya partija sovetsgogo sojuza, KPSS) Partito politico russo, continuatore dell’esperienza [...]
Dopo la vittoria sul nazismo e il graduale formarsi di un «campo socialista» il partito accrebbe il suo prestigio. Nel 1952 assunse il nome di Partitocomunista dell’Unione Sovietica (PCUS). L’anno seguente, la morte di Stalin aprì il problema della ...
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Partitocomunista cinese (PCC)
Partitocomunista cinese
(PCC) Partito politico cinese fondato a Shanghai nel luglio 1921 in presenza di 12 delegati, rappresentativi di gruppi creati nel 1920 in Cina [...] l’elemento centrale della lotta al capitalismo e infine ponendosi come partito-guida alternativo al Partitocomunistasovietico. Questa linea non mancò di produrre contrasti nel partito, che esplosero nel 1965 con la Rivoluzione culturale, in cui Mao ...
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Uomo politico russo (Sverdlovsk 1931 - Mosca 2007). Come segretario del partitocomunistasovietico (1985-87), ha promosso il processo di riforma già avviato, accentuandone le spinte innovatrici. Presidente [...] 1989 fu eletto presidente della Repubblica federativa sovietica russa e nel luglio si dimise dal nel suo territorio, sciolse il partito, assunse il controllo delle forze fronte del 32,4% andato al leader comunista G. Zjuganov. E. vinse comunque il ...
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Cultore di scienze agrarie russo (Karlovka, Poltava, 1898 - Kiev 1976). In polemica con la genetica classica, nel 1935-36 sostenne una teoria di impronta neolamarckista, secondo la quale i caratteri acquisiti [...] del patrimonio ereditario degli organismi. L. fu a lungo sostenuto da Stalin e dal Partitocomunistasovietico, fino a quando non fu riconosciuta la fallacia delle sue ipotesi.
Vita e attività
Lavorò presso gli istituti di orticoltura di Poltava ...
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Uomo politico iugoslavo (Draževac 1909 - Dubrovnik 1983). Aderì al partitocomunista nel 1928; si unì a Tito nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale, assumendo lo pseudonimo di Marko; [...] 'URSS, nell'aprile 1957 si schierò contro l'intervento sovietico in Ungheria e nel maggio 1958 rivolse a Lubiana aspre critiche alla politica di Chruščëv e del partitocomunistasovietico. Vicepresidente della Iugoslavia dal 1963, in connessione col ...
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Termine russo («ristrutturazione») adottato nella politica interna sovietica e poi accolto dal giornalismo internazionale per indicare l’insieme di riforme politico-economiche (ricambio nei vertici di [...] che hanno caratterizzato l’azione di M.S. Gorbačëv a cominciare dal marzo 1985, quando divenne segretario del Partitocomunistasovietico. A p. è solitamente associato il termine glasnost´ – che letteralmente significa «possibilità di far sentire la ...
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Termine affermatosi nella pubblicistica occidentale per indicare l’insieme degli atteggiamenti e provvedimenti che, soprattutto sul piano interno, caratterizzarono la politica dell’URSS e della maggioranza [...] dei paesi ‘satelliti’ dopo la morte di Stalin (1953) e, soprattutto, dopo le critiche formulate alla sua politica dal XX (1956) e XXII (1961) Congresso del partitocomunistasovietico. ...
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Diplomatico sovietico (Char´kov 1906 - Mosca 1980); esperto dell'Estremo Oriente, ambasciatore a Tokyo (1942-45), quindi (1946) consigliere politico sovietico nella Commissione di controllo alleata in [...] importante nelle trattative per la soluzione concordata del conflitto coreano. Membro del Comitato centrale del Partitocomunistasovietico (1952; 1953-60), e poi ancora ambasciatore a Londra (1953-60) e vice ministro degli Esteri (1960-67), dal ...
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Forma abbreviata di Političeskoe Bjuro Central’nogo Komiteta Vsesojuznoj Kommunističeskoj Partii («Ufficio politico del comitato centrale del partitocomunista dell’URSS»), organo direttivo del Partito [...] comunistasovietico che dirigeva il lavoro politico del comitato centrale, nel periodo compreso fra le sedute plenarie di questo (dette plenum). Creato nel 1917, dal 1952 al 1966 assunse la denominazione di Praesidium del comitato centrale. ...
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Dottrina che, sulla base delle formulazioni teoriche di K. Marx e F. Engels, propugna un sistema sociale nel quale sia i mezzi di produzione sia i mezzi di consumo sono sottratti alla proprietà privata [...] le spinte riformatrici negli altri paesi socialisti, dall’altra spinse i partiticomunisti occidentali, in specie l’italiano, a differenziare le proprie posizioni da quelle dei sovietici.
Gli anni 1970 e 1980 fecero registrare importanti novità in ...
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comunista1
comunista1 s. m. e f. e agg. [dal fr. communiste, der. di commun «comune1»] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Chi professa il comunismo, o è iscritto a un partito o a un movimento che ne propugna la dottrina, oppure fa, o faceva, parte...
sovietico
soviètico agg. [der. di soviet] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dei soviet, costituito o formato dai soviet: l’organizzazione s.; Unione Sovietica o, più propriam., Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS), denominazione della...