Propriamente, lo studio della dottrina di quei pensatori che la Chiesa considera Padri della Chiesa (➔ padre), ma anche, in senso lato, di tutti gli scrittori cristiani vissuti nello stesso periodo, cioè [...] e lo studio filologico-letterario ha portato al congiungimento delle due nozioni. Oggi per patrologia si intendono le grandi raccolte delle opere dei Padri (in particolare la P. latina e la P. greca, edite da J.-P. Migne) e dei manuali di patristica. ...
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Nome con cui, nella patristica greca e latina, sono indicati il periodo di sei giorni della creazione del mondo (ἡ ἑξαήμερος [περίοδος]) e il racconto biblico della creazione.
È titolo frequente di commenti [...] alla Genesi ...
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Costantino nella patristica latina tra IV e V secolo
Gaetano Lettieri
Dopo Lattanzio, per ritrovare tentativi originali di riflessione sulla figura di Costantino che vadano al di là di consuete formule [...] encomiastiche, deformazioni controversistiche, espressioni isolate di reverenza o condanna, resoconti storici più o meno censurati, è necessario attendere la fine del IV secolo e le complesse teologie ...
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teandrico Nel linguaggio teologico (soprattutto della patristica greca posteriore allo Pseudo-Dionigi, che creò forse per primo l’espressione ϑεανδρικὴ ἐνέργεια), aggettivo usato per indicare il carattere [...] divino-umano delle operazioni del Cristo. Il teandrismo è la dottrina teologica relativa alle operazioni teandriche del Cristo ...
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Teologo svizzero (Lucerna 1905 - Basilea 1988). Riprese le tematiche della patristica greca ponendo in termini nuovi il rapporto della riflessione teologica con il pensiero moderno. L'opera maggiore è [...] e quindi alla tematica della "nouvelle théologie": di qui soprattutto la forte ripresa della tematica teologica propria della patristica greca cui ha dedicato molti studi (Kosmische Liturgie. Das Weltbild Maximus' des Bekenners, 2a ed. 1961, trad. it ...
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Teologo (Herrera, Valencia, 1509 circa - Roma 1584). Erudito, studioso di patristica orientale e greca, pubblicò molti testi inediti di Padri e dottori della Chiesa. Fu teologo pontificio al Concilio di [...] Trento. Entrò, già anziano, nella compagnia di Gesù ...
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Archeologo (Napoli 1812 - Roma 1885), gesuita. Esperto negli studî di teologia, patristica e lingue classiche e orientali, investigò acutamente anche problemi di antichità classica, ebraica e cristiana. [...] Scrisse: Storia dell'arte cristiana nei primi otto secoli (6 voll., 1873-1881), Sylloge Inscriptionum Latinarum (1877), Monete dell'Italia antica (1885); scrisse inoltre sui vetri ornati di figure in oro ...
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Teologo oratoriano (Aix-en-Provence 1619 - Parigi 1695) di vastissima erudizione, soprattutto patristica, autore di trattati teologici (particolarmente importanti i Dogmata theologica, 1680, 1684, 1689; [...] ma l'opera è rimasta incompleta) e giuridici (Vetus et nova ecclesiae disciplina, 3 voll., 1688, più volte ristampata) ...
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Storico e filologo belga (Gand 1872 - Lovanio 1950). Gesuita, prof. a Lovanio di patristica (1906) e storia dei dogmi (1915), poi all'Univ. Gregoriana di Roma (1925-32). I suoi interessi per la storia [...] siècle, 1914, 2a ed. 1948). Con eguale perizia storica ha studiato lo svolgersi del pensiero e del linguaggio teologico nella patristica (Pour l'histoire du mot Sacramentum, vol. I, Les Antinicéens, 1924; e i varî saggi raccolti poi in Patristique et ...
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patristica
patrìstica s. f. [dall’agg. patristico1, sostantivato al femm.]. – Lo studio storico e dottrinale delle opere dei Padri della Chiesa e comunque degli scrittori dall’età sub-apostolica al sec. 7° in Occidente e al sec. 8° in Oriente...
patristico1
patrìstico1 agg. [der. del lat. pater -tris, gr. πατήρ -τρός «padre», con riferimento ai Padri della Chiesa] (pl. m. -ci). – Dei Padri della Chiesa: la filosofia, la teologia p.; opere, dottrine p.; studî p.; periodo p., epoca...