Nella Roma antica, il termine in origine indicava l'insieme delle famiglie discendenti dai patres, i capostipiti dei clan gentilizi presenti al momento della fondazione di Roma. Fino agli inizi dell'età repubblicana i membri del p. costituirono una chiusa élite di potere, poiché solo a loro erano riservate le magistrature e le cariche religiose; in seguito, però, con l'apertura delle cariche ai plebei ...
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Gregorio XII
Gherardo Ortalli
Angelo Correr, appartenente al patriziatoveneziano, figlio di Niccolò di Pietro e di una Polissena di cui non si conosce la famiglia, si ritiene solitamente nato verso [...] Repubblica perché annullasse la norma che impediva ai suoi patrizi di ricevere incarichi o doni da papi e principi a cui fu sempre intimamente vicino fin dai tempi in cui a Venezia era entrato in contatto con lui. Supposizioni, stramberie e sospetti ...
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Antichissima famiglia del patriziatoveneziano, di provenienza incerta. Per lunga tradizione, però non accertata, è stata considerata come continuazione della famiglia Candiano. Affermatasi nella storia [...] di Ferrara, e da Marin il Giovane (v.); di San Polo, che ebbe come membro più illustre Benedetto, provveditore nelle guerre di Venezia contro Carlo V; e di San Severo, in cui si distinsero Marin il Vecchio (v.) e Livio (v.). La famiglia si estinse ...
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Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziatoveneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] 1443 e del 1475 il maggior consiglio istituì l'"avvocato dei poveri prigionieri", affidando questa carica a un patrizioveneziano dell'età di almeno trentacinque anni, incaricato di seguire l'iter delle cause giudiziarie dei carcerati, di parlare ...
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Patriziato e giurisdizioni private
Sergio Zamperetti
Un ceto eterogeneo
Nella tarda primavera del 1646 i fratelli Ottoboni patrizi veneziani non lo erano ancora diventati. Anzi, la complessa trattativa [...] gli Ottoboni, vale a dire le nuove o le di lì a poco aggregate, le uniche nell’eterogeneo ambito del patriziatoveneziano a valutare con interesse, ad accarezzare e talora anche a realizzare prospettive di tale natura.
Non che le principali casate ...
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Comune del Veneto (415,9 km2 con 261.362 ab. al censimento del 2011, divenuti 258.685 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Veneziani), capoluogo di regione e città metropolitana. L’insediamento storico [...] del 13° sec., lasciando nelle singole città il reggimento locale, sottoposto a podestà scelti nel patriziatoveneziano. In Dalmazia il diretto dominio veneziano si affermò con difficoltà: dopo la creazione di un arcivescovo primate di Dalmazia a Zara ...
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MURANO (lat. Amurianum; A. T., 22-23)
Elio MIGLIORINI
Gino FOGOLARI
Roberto CESSI
Località della Laguna veneta, che dal dicembre 1923 fa parte del comune di Venezia, a N. di questa città, con cui [...] Grande e collegate dal Ponte Lungo, costruito nel 1545, prendeva figura di una Venezia in miniatura, e diventava il desiderato soggiorno estivo del patriziatoveneziano, come era stato ospizio di ricchi e preziosi monasteri, a similitudine delle ...
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Navigatore, dalla nobile casata, originaria forse di Lodi, ascritta al patriziatoveneziano sino dal 1297. Alvise (o Luigi), nacque nel 1432. Cointeressato nell'azienda del cugino Andrea Barbarigo, ripetutamente [...] . I delle Navigationi (1550) e figura nel volume Il viaggio di Giovan Leone e le Navigazioni di Alvise Da Cadamosto, Venezia 1837. L'importanza delle relazioni del Da Mosto, per quanto sfuggita al De Barros, fu riconosciuta dai geografi e dai critici ...
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. Famiglia veneziana, una delle più remote del patriziatoveneziano, di cui si hanno notizie sicure fino dal sec. XI: essa appartiene a quel nucleo del patriziato mercantile che contribuì all'espansione [...] Cinque dogi di questa famiglia si succedono nel corso del sec. XVII a breve distanza in momenti epici per la storia di Venezia. Brevissimo il dogado di Francesco, figlio di Bertucci (8 settembre 1623-6 dicembre 1624) e poco attivo, dopo la crisi dell ...
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Famiglia della Marca Trevigiana, di cui si ha notizia nella donazione di Rambaldo all'abbazia di Nervesa, e nei diplomi di Ottone III nel 994 e di Enrico VI nel 1191 a favore di Marco e Tolberto di C., [...] territorio trevigiano. Già al tempo di Pietro Gradenigo (19 marzo 1306), la famiglia C. era stata ascritta al patriziatoveneziano in riconoscimento dei servigi prestati alla repubblica, e dopo l'occupazione territoriale della regione i loro diritti ...
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patriziato
s. m. [dal lat. patriciatus -us (con il sign. astratto), der. di patricius «patrizio»]. – Dignità di patrizio. In senso concr. e collettivo, la classe dei patrizî, cioè la nobiltà dell’antica Roma. Per estens., con riferimento a...
pozzo
pózzo s. m. [lat. pŭteus]. – 1. a. Scavo ad asse verticale, a sezione per lo più circolare, effettuato nel terreno per raggiungere gli strati acquiferi sottostanti, da cui attingere l’acqua (p. filtrante, p. freatico); anche, il manufatto...