Nel linguaggio teologico, parola, atto o desiderio contrari alla legge divina: un’offesa a Dio, nel rifiuto del suo amore, che ferisce la dignità dell’uomo.
Nella manualistica teologica, soprattutto cattolica, [...] e i doni preternaturali; il p. e i suoi effetti si trasmettono nei posteri per via di generazione, non perché gli uomini peccano a imitazione del loro capostipite; il p. è insito in ciascun uomo come qualche cosa di proprio, anche se in pratica come ...
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veniale, peccato Nella teologia morale cattolica, trasgressione di una legge di importanza secondaria; è sempre un’offesa a Dio, ma, a differenza del peccato mortale, cui si contrappone, non priva l’anima [...] della grazia ed è emendato con una pena temporanea ...
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peccato [plur. anche peccata]
Antonietta Bufano
Philippe Delhaye
Attilio Mellone
Le occorrenze del termine nell'accezione più comune di " colpa verso Dio " sono, ovviamente, più numerose nella Commedia; [...] ma se ne ha qualche esempio anche nelle altre opere.
Spesso si allude a un p. generico: così in Rime XCIII 13, dove si parla di una donna d'ogni peccato netta / come angelo che stia in paradiso, o in Cv II I 7 è vero... che ne l'uscita de l'anima dal ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Peccato e filosofia
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il secolo XII costituisce un momento di svolta nella storia della [...] in alcun modo inquinare l’anima, se non ciò che procede dall’anima, vale a dire il consenso, che solo abbiamo detto che è peccato; non la volontà che lo precede o l’azione che lo segue […]. Io penso poi che nessuno ignori quanto spesso le azioni che ...
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PENITENZA
Raffaele Pettazzoni
. Storia delle religioni. - La penitenza è correlativa al peccato. Col peccato è turbato un ordine di cose che con la penitenza vuol essere ricomposto. Quest'ordine di [...] delle sue colpe al Sole o gettava un mazzo di erbe nell'acqua corrente; il gran sacerdote dichiarava nel tempio i suoi peccati all'Essere supremo e gettava un mazzo di erbe sul fuoco, poi le sue ceneri nell'acqua.
In ambienti di civiltà progredita ...
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Bonifazio (Fieschi)
Eugenio Chiarini
Espia il peccato di gola nel penultimo girone del sacro monte (Pg XXIV 28-30) con Ubaldin da la Pila e molti altri. Il poeta lo fissa nell'atto di masticar a vuoto [...] (per fame a vòto usar li denti), e ne determina l'identità, con arguzia allusiva intonata alle contigue presentazioni di papa Martino e messer Marchese degli Orgogliosi, dicendo di lui che pasturò col ...
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usura
Ovidio Capitani
In senso proprio - come di peccato che si compie col prestare a interesse una somma di denaro - l'u. è menzionata due volte nella Commedia, in If XI 95 e in Pd XXII 79. La prima [...] dedicato un lungo trattato all'u., insistendo sul carattere di contrarietà alla natura che essa comportava (cfr. O. Capitani, Il " De peccato usurae " di Remigio de' Girolami, in " Studi Medievali " s. 3, VI [1965] 537-662; spec. pp. 556-561 e 580 ss ...
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salvezza
Giovanni Fallani
Nel senso teologico s. significa la liberazione dal peccato e il conseguimento del bene ultimo nell'al di là, per opera della grazia. La soteriologia, problema fondamentale [...] rende giusti, è la causa formale. Dio ha promesso all'uomo di salvarlo: nel Vecchio Testamento Mosè e i profeti, per uscire dal peccato, raccomandano l'osservanza della legge (Deut. 4, 1; 6, 4; Lev. 18, 5; Ezech. 18, 5), la fede in Dio e nel Messia ...
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malservizio
s. m. Cattivo funzionamento di un servizio.
• Peccato però che ieri i viaggiatori recatisi nei vari tabacchini di Rovereto per acquistare i nuovi famigerati biglietti, ne siano usciti a mani [...] vuote: […] A rassicurare i viaggiatori preoccupati a causa del malservizio ci pensa poi l’assessore [Renzo] Azzolini, che promette massima tolleranza fino a lunedì per i viaggiatori abusivi e confusi della ...
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Nella dottrina cattolica relativa alla giustificazione, il dolore del peccato commesso, che grava come un peso sull’animo del penitente, conscio di avere perduto i benefici divini e meritato il futuro [...] anche ‘contrizione da timore’, distinta dalla contrizione di carità o contrizione perfetta, che si ha quando il dolore per il peccato proviene dall’amore di Dio amato più di ogni cosa. La contrizione di carità rimette le colpe veniali e ottiene ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...