PERTINACE (Publius Helvius Pertinax)
F. Panvini Rosati
1°. - Imperatore romano.
Nato in Liguria nel 126 d. C. da famiglia di umili origim, percorse la carriera militare, fino ai più alti gradi sotto [...] naso piccolo e camuso, barba lunga e terminante a piccole ciocche.
Non si conosce nessun ritratto sicuramente appartenente a Pertinace. L'identificazione con il busto del Museo Vaticano, Sala Rotonda n. 556 (Lippold, Die Skulpturen des Vaticanischen ...
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PERTINACE (Publius Helvius Pertinax iunior)
F. Panvini Rosati
2°. - Figlio di P. Elvio Pertinace. Nacque nel 18o d. C. Quando il padre fu eletto imperatore, il Senato conferì al figlio il titolo di Cesare, [...] : il titolo appare tuttavia sulle monete di zecca provinciale. Severo lo nominò flamen del collegio creato per gli onori a Pertinace senior. Forse fu cos. suff. per il 212; nello stesso anno fu fatto uccidere da Caracalla perché considerato tra gli ...
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Imperatore romano (Alba Pompeia 126 - Roma 193); nato da umile famiglia, fu console (suffetto 175, ordinario 192), proconsole dell'Africa, dove batté i Mauri (190), e prefetto di Roma. Ucciso Commodo (192), il principale congiurato, il prefetto del pretorio Emilio Leto, riuscì a fare accettare dai pretoriani come imperatore P., che, essendo persona gradita al senato, poteva dare all'assassinio il carattere ...
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TITIANA (Flavia Titiana)
M. Floriani Squarciapino
Moglie di Pertinace, che fu imperatore per due mesi nel 193. Figlia di Flavio Sulpiciano, fu chiamata Augusta per decreto del Senato; sembra che fosse [...] effigie appare solo su poche monete imperiali greche, tra cui sicure quelle di Alessandria datate dagli anni di regno di Pertinace. Si presenta con un viso piuttosto allungato, ma con guance piene, con grande occhio dalla palpebra superiore pesante e ...
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MENS
W. Köhler
Personificazione della mente accorta. Su un denaro dell'imperatore Pertinace una figura femminile tiene in mano gli attributi: ghirlanda e cornucopia. L'iscrizione suona menti laudandae, [...] C., quando i Cimbri minacciarono Roma. Circa 300 anni dopo ne appare nuovamente il nome, ma questa volta sulle monete. Pertinace trovò Roma in uno stato simile dopo il malgoverno di Commodo; per domare il disperato stato di confusione era necessario ...
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Grammatico latino del 2º sec. d. C., nativo di Cartagine, maestro di Aulo Gellio e di Pertinace. Scrisse in esametri gli argomenti dei libri dell'Eneide e in senari quelli delle commedie di Terenzio. ...
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Cognome degli imperatori Antonino Pio, Marco Aurelio, Commodo, Caracalla, Diadumeniano, Eliogabalo. Raramente tale cognome viene attribuito anche a Lucio Vero, Pertinace, Didio Giuliano, Settimio Severo, [...] Geta, Macrino e ai Gordiani. Col nome di A. si indica comunemente la serie degl'imperatori da Antonino Pio a Commodo ...
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RIBBENTROP, Joachim von (App. I, p. 968)
Angelo TAMBORRA
Di carattere debole e superficiale, di scarsa cultura, ma freddo e pertinace realizzatore, sul piano diplomatico, dei successivi obbiettivi di [...] espansione segnati da Hitler alla Germania, v. R. dopo Monaco assunse sempre più un atteggiamento decisamente guerrafondaio, sottolineato da grande leggerezza di giudizio e irresponsabilità nelle iniziative. ...
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Uno dei sei autori della Storia Augusta a cui, nella tradizione manoscritta, sono attribuite le vite di Antonino Pio, Marco Aurelio, Lucio Vero, Pertinace, Clodio Albino, Macrino, di Massimino e del figlio, [...] dei tre Gordiani, di Massimo e Balbino ...
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Prefetto del pretorio (192 d. C.); temendo per la propria vita ordì una congiura contro Commodo e lo uccise. Favorì l'elezione di Pertinace, che poi fece deporre; fu quindi ucciso da Didio Giuliano (193). ...
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pertinace
agg. [dal lat. pertĭnax -acis, comp. di per-1 (che indica insistenza) e tĕnax -acis «tenace»]. – 1. Che dà prova di grande costanza e tenacia nel proprio modo di pensare e di agire: essere p. nei propositi, nel perseguire i proprî...
pertinacia
pertinàcia s. f. [dal lat. pertinacia, der. di pertĭnax -acis «pertinace»]. – Carattere, qualità di chi è pertinace; costanza ostinata nel pensare o agire in un dato modo: sa difendere con p. le proprie opinioni; parole ripetute...