(gr. Πεσσινοῦς) Antica città della Galazia, nell’od. Turchia, famosa per il santuario della Magna Mater, Cibele. Le rovine di P. si trovano presso l’odierna Ballihisar, a SE di Eskișehir. L’acropoli, fortificata solo in epoca tarda, è stata localizzata sulla collina di Hisar Sirti. Del tempio, già attivo nel 3° sec. a.C., e della piazza antistante restano interessanti avanzi attribuiti alla fase ellenistica ...
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PESSINUNTE (Πεσσινοῦς, Pessinus)
A. Di Vita
Antica città della Frigia presso le falde del monte Diudino, su un importantissimo incrocio di vie. Oltre che centro commerciale notevolissimo, fu la città [...] sacra per eccellenza alla Magna Mater, Cibele, il cui idolo, che si diceva caduto dal cielo, vi si conservava con sommo onore.
L'origine del suo nome - messo più volte in relazione (πεσεῖν) con la caduta ...
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Famiglia romana. Tra i suoi membri si ricordano Gneo Tremelio Flacco (lat. Cn. Tremelius Flaccus), che (205 a. C.) trasportò da Pessinunte a Roma l'immagine di Cibele; Lucio Tremelio Scrofa (lat. L. Tremelius [...] Scrofa), questore, che vinse (142 a. C.) un sedicente figlio di Perseo re di Macedonia; Gneo Tremelio Scrofa, amico di Cicerone e di Attico, pretore (64-60 a. C. circa), autore di uno scritto sull'agricoltura ...
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SANGARIOS (Σαγγάριος)
A. Gallina
Divinità fluviale, nata dall'Oceano e da Teti (Hesiod., Theog., 344). La sua immagine compare su alcune monete imperiali di Iuliopolis e di Pessinunte: S. è una figura, [...] vestita di lungo himàtion, a sinistra della quale vi è un'urna.
Bibl.: O. Höfer, in Roscher, IV, 1915, col. 344, s. v.; B. V. Head, Historia Numorum, 2a ed., Oxford 1911, p. 748; A. Nawrath, in Pauly-Wissowa, ...
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SCIPIONE Nasica, Publio Cornelio (P. Cornelius Cn. f. Scipio Nasica)
Alfredo Passerini
Il cognome, che restò a un ramo degli Scipioni significa "dal naso aquilino". Nel 204, giovanissimo, Nasica fu scelto [...] come vir bonorum optimus per andare incontro ad Ostia al simulacro della Magna Mater di Pessinunte. Fu edile curule nel 197; pretore nel 194, e riportò molte vittorie nella Spagna sui Lusitani e sui Turdetani. Dopo un insuccesso elettorale, fu ...
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Nome («Grande Madre») che i Romani diedero alla dea frigia Cibele, traducendo la formula greca Μεγάλη Μήτηρ, quando il suo culto entrò in quello pubblico romano. Secondo la tradizione la dea fu introdotta [...] a Roma il 4 aprile 204 a.C. per suggerimento dei Libri Sibillini, e vi giunse da Pessinunte e da Pergamo sotto la forma di una pietra nera; ospitata nel tempio della Vittoria al Palatino, il 10 aprile 191 a.C. le fu dedicato un suo tempio. Questa ...
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MEGALESIE (Megalesia)
Gioacchino Mancini
Erano feste che si celebravano nell'antica Roma, accompagnate da giuochi pubblici. Il loro nome, derivato dal greco, ricordava le solennità che si celebravano [...] (μεγάλη μήτηρ), epiteto di Cibele (v.). In Roma ricorrevano nell'anniversario del solenne ingresso della pietra sacra trasportata da Pessinunte nell'anno 204 a. C.
Le feste, in gran parte adattate dalle cerimonie frigie, avevano inizio il 15 marzo ...
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MARSIA (Μαρσύας, Marsyas, Marsya)
E. Paribeni
È in Frigia un antico dèmone delle acque, collegato con una fonte presso la città di Kelainai nella vallata del Meandro. Gli è proprio il flauto e, per estensione [...] buon'ora associato con Cibele, la grande dea anatolica, nel cui culto i flauti avevano larga parte: e non lontano da Pessinunte, il massimo centro di culto della dea, veniva mostrato il sepolcro del dèmone-sileno. Sempre in Asia Minore M. ha rapporti ...
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(gr. Κυβέλη, lat. Cybĕle) Divinità identificata con la Grande Madre, dal 2° millennio a.C. oggetto di culto nel mondo antico a partire da una vasta area dell’Asia Minore, poi in Grecia e in Occidente (Kubaba).
La [...] ° sec. a.C., fu poi diffuso in tutto il mondo romano, è la C. già venerata dai Frigi, che aveva a Pessinunte il suo santuario principale. Caratteristica primaria del culto era l’orgiasmo sfrenato: i devoti si esaltavano al fragore di timpani, cembali ...
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GALATIA (ἡ Γαλαστία, Galatia)
G. C. Susini
A. Comotti
Con questo nome viene designata comunemente la provincia romana dell'altipiano anatolico centrale a cavallo dei bacini idrografici dell'Egeo, del [...] . Successivamente la stessa G. fu divisa in Prima, ad E, con capitale Ancyra, e Salutaris, ad O, con capitale Pessinunte. I governatori della provincia romana della G. furono di rango pretorio; furono consolari nel periodo da Vespasiano a Traiano.
La ...
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