Malattia infettiva e contagiosa dovuta a un microrganismo specifico, Yersinia pestis o cocco-bacillo di A. Yersin e S. Kitasato, dal nome dei ricercatori che lo scoprirono nel 1894.
La p., oltre all’uomo e ad alcuni carnivori (come la volpe), colpisce i roditori selvatici (topo, ratto, marmotta, scoiattolo, coniglio, lepre) che costituiscono il serbatoio biologico dell’agente pestoso. In essi l’infezione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A metà Trecento, dopo un periodo di relativo benessere, la vita delle popolazioni di [...] fine del 1347 al 1350 circa – considerando la diffusione in aree più o meno lontane dai primitivi focolai di infezione, la peste uccide da un quinto a un quarto della popolazione totale europea. Si tratta solo di una media, che tiene insieme i dati ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La peste del 1348, prima spaventosa ricomparsa del morbo nel mondo occidentale dopo [...] Black Death, 1951). Perché quei provvedimenti e quelle difese contro il potere patogeno dell’epidemia, su cui ci hanno edotti le pesti letterarie di Daniel Defoe, di Alessandro Manzoni, di Albert Camus, sono ancora di là da venire. E solo a partire ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ivana Ait
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Popolazione, produzione e consumo, cresciuti in modo ininterrotto fra XI e XIII secolo, invertono [...] , che spesso falcidiano quanti non avevano avuto modo di immunizzarsi durante precedenti fasi di contagio (è il caso della “peste dei bambini”, l’epidemia inglese del 1363-1364): la perdita di quote importanti di popolazione prossime all’età fertile ...
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Le "temporali calamità"
Alberto Tenenti
Introduzione
Vergando il prologo della sua Cronica, all'indomani della Peste Nera e delle sue sequele, sin dalle prime righe Matteo Villani evocava quella che [...] le sepolture; cf. ibid., nrr. 187 e 191, pp. 98 e 100 e nr. 189, p. 100.
27. Cf. E. Carpentier, Une ville devant la peste, p. 100: "Le cas d'Orvieto n'est pas isolé, c'est au contraire le cas général. Même dans les villes qui prendront les mesures ...
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Epiteto attribuito a coloro che durante la peste di Milano del 1630 furono sospettati di diffondere il contagio ungendo persone e cose con unguenti velenosi; contro di essi si scatenò spesso l’ira popolare [...] e si dette anche corso a persecuzioni giudiziarie. Le unzioni effettivamente ci furono, ebbero carattere di continuità e, nel colmo della peste, furono assai frequenti, soprattutto da parte degli stessi monatti che, interessati a perpetuare con la ...
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Scrittore tedesco del sec. 16º, morto di peste a Worms nel 1565. Scrisse Die fröhliche Heimfahrt (1552), poema allegorico di argomento cavalleresco, un Lob der Musika (1561), a testimonianza dei suoi contatti [...] con la scuola dei maestri cantori di Worms, e la gioiosa prosa Lobrede des Maien (post., 1568). Tradusse in versi rimati tedeschi il poema in versi latini Grobianus di F. Dedekind (1552) ...
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Medico (n. Foligno, fine 13º sec. - m. di peste a Perugia 1348), prof. di medicina a Bologna, poi a Padova, e autore di numerosi scritti, tra cui Consilia peregregia ad quaevis morborum corporis humani [...] genera (stampato nel 1492) ...
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Processo flogistico coinvolgente più linfonodi. P. maligna è sinonimo di peste bubbonica (➔ peste).
Poliadenopatia Tumefazione (detta anche poliadenia) di linfonodi in più sedi contemporaneamente. ...
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peste
pèste s. f. [dal lat. pestis «distruzione, rovina, epidemia», prob. affine a peior, pessimus]. – 1. a. Malattia infettiva e contagiosa, ad alta mortalità, dovuta al batterio Yersinia pestis, trasmesso all’uomo dalle pulci dei generi...
pesta
pésta s. f. [der. di pestare (o femm. sostantivato di pesto); v. anche pista]. – 1. a. Orma, impronta lasciata sul terreno da animali o persone; è usato quasi esclusivamente al plur.: i cacciatori seguono le p. della selvaggina; improvvisamente...