Finanziere e patriota (Livorno 1808 - Firenze 1899). Prese parte al movimento liberale toscano, fu deputato, ministro delle Finanze (1861-62), senatore, ed ebbe il titolo di conte per aver riordinato il debito pubblico. Costituì la Banca toscana di credito, promosse la Società delle strade ferrate meridionali e le presiedette entrambe fino alla morte. Ha lasciato una pregevolissima raccolta di oltre ...
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In questo nome si riassume quello che è insieme uno strumento tecnico di eccezionale importanza e un grande istituto economico, sotto il cui esclusivo dominio si sono svolti gli scambî terrestri di tutto [...] di salde possibilità finanziarie (merita particolare menzione una concessione fatta con legge 21 agosto 1862 al conte PietroBastogi, dalla quale trasse origine la Società italiana per le strade ferrate meridionali, una delle più vitali società ...
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Trasporti e comunicazioni
Stefano Maggi
Le vicende del Risorgimento furono accompagnate dal dibattito sulle strade ferrate. Dopo il 1830, infatti, si cominciò a discutere sempre di più sul ruolo del [...] collaboratore di Cavour), poi sostituita da un Commissariato generale.
Nell’agosto del 1862 venne concessa al conte PietroBastogi, banchiere livornese, già ministro delle Finanze nel primo governo Ricasoli, la messa in opera della ferrovia Adriatica ...
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Bilancio e finanza pubblica
Vera Zamagni
Fra i compiti più ardui che i governi del nuovo Stato dovettero affrontare va annoverata la costruzione della finanza pubblica, la colonna su cui l’amministrazione [...] .
Un solo passo poté essere compiuto senza indugio dal primo ministro delle Finanze del Regno, l’uomo d’affari livornese PietroBastogi, e fu l’unificazione dei debiti pubblici esistenti negli Stati che vennero a formare l’Italia. Con le due leggi ...
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DE FERRARI, Raffaele Luigi, duca di Galliera
Giovanni Assereto
Nato a Genova il 6 luglio 1803, da Andrea e Livia Ignazia Pallavicino, aveva avuto il nome del nonno paterno, il quale nel biennio 1787-89 [...] era in ballo la ferrovia dell'Italia centrale da Pistoia a Bologna, Modena e Parma. Per essa premeva il livornese PietroBastogi, ma a partire dal maggio 1856 entrò nelle trattative la Compagnia lombardo-veneta rappresentata dal D. e riuscì, tra ...
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BANDI, Giuseppe
Sergio Camerani
Nacque a Gavorrano (Grosseto) il 15 luglio 1834 da Agostino e da Emilia Mazzinghi.
Seguì il padre, avvocato e funzionario granducale, per le varie sedi della Toscana, [...] Popolo, La Nazione), poi nel 1872, con l'appoggio di PietroBastogi e di Luigi Guglielmo de' Cambray Digny, fu chiamato a dedicarsi poi sempre più assiduamente alla stesura di romanzi storici (Pietro Carnesecchi, Firenze 1873; La Rossina, ibid. 1875; ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
La nascita del sistema ferroviario e il ruolo della tecnica
Andrea Giuntini
I primi passi dell’esperienza ferroviaria preunitaria
L’introduzione delle ferrovie nella penisola italiana prima del 1861 [...] preparati per sfruttare l’occasione propizia; non è un caso che finanzieri del calibro di Ubaldino Peruzzi e PietroBastogi di lì a qualche anno si ritroveranno ai vertici del nuovo Regno. Favorito dalla concezione accentuatamente privatistica che ...
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PERUZZI, Ubaldino
Marco Manfredi
PERUZZI, Ubaldino. – Nacque a Firenze il 2 aprile 1822, primo dei due figli di Vincenzo e di Enrichetta Torrigiani, appartenente a una delle famiglie aristocratiche [...] pontificie dando vita alle Romane, che assieme all’altro grande gruppo di derivazione toscana, le Meridionali di PietroBastogi, sancirono il dominio del capitale ex granducale sull’azionariato ferroviario.
Dopo i contestati fatti di Torino, Peruzzi ...
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CORSI, Tommaso
Nidia Danelon Vasoli
Nato a Livorno il 6 marzo 184 da Matteo e da Maria Romagnoli, ancora fanciullo rimase orfano del padre, commerciante, e la madre, per offrirgli maggiori opportunità, [...] , L. Galeotti, V. Salvagnoli, G. Massari, C. Cavour, Roma 1959, ad Indicem;E. Passerin d'Entrèvès-L. Coppini, PietroBastogi, in La "Società italiana per le strade ferrate meridionali" nell'opera dei suoi presidenti (1861-1944), Bologna 1962, pp. 26 ...
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CINI, Tommaso
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a San Marcello Pistoiese il 20 febbr. 1812, da Giovanni e da Anna Rosa Cartoli. Compiuti i primi studi sotto la guida dell'abate M. Piermei, il C. dimostrò [...] delle miniere e delle ferriere granducali, fosse singolarmente vicina a quella proposta, proprio in quei mesi, dal banchiere livornese PietroBastogi, molto legato sempre ai Cini, e che, di fatto, si realizzò, il 19 luglio 1851, con la formazione ...
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